Re: [pace] lettera dalla siria



Lorenzo, ho capito una cosa, ci sono provocatori che vogliono solo provocare. Ti accusano con il tuo nome di cose che non hai detto o fatto, non sono capace di chiedere scusa. Esiste una mobbing neanche sottile, con annessi insulti tipo "linguaggio marziano" da persone che si azzardano di chiamarsi "il dialogo", ma non sono chiamato alla buona educazione. ho notato settimane fa anche una specie di divieto di parlare di Siria! Ma, ovviamente, era visto da me come un meccanismo di togliermi di mezzo, siccome solo io non interveniva più (nemmeno rispondendo alle continue provocazioni) ma i provocatori erano liberi di continuare. Regole che sono fatte ma non rispettate... forse tenute in serbo. mentre insulti hanno la dignità di rimanere parte della "discussione". E io sono qui, aspettando l'atteso resoconto della manifestazione "con Assad". Ho visto filmati dei Brownshirts, dove il popolo siriano era definito come "ratti". Vorrei tanto sapere come si sta con i fascisti che credono che la permanenza del leader è il valore assoluto.

-----Messaggio originale----- From: Davide Bertok
Sent: Monday, July 09, 2012 11:48 PM
To: pace at peacelink.it
Subject: Re: R: R: [pace] lettera dalla siria

Il 07/07/2012 2.34, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:
Caro Davide, io ho chiesto delle scuse pubbliche a
Cosenza, e quindi non sto intasando niente e non sto insultando nessuno,
senza contare che sono un redattore di Peacelink e scrivo sulla tematica
pace e in assenza del moderatore mi sento in dovere di dire a tutti i limiti
da non superare.

Allora non ci capiamo!
Se scivolate sul privato e vi scrivete con epiteti vari che non
interessano a nessuno allora è meglio che proseguite fuori dalla lista.
Non credo di parlare arabo, è il mio ultimo intervento sul tema, se non
capisci non è un problema mio.

Davide



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