incontro pace e giustizia porta futuro ven.dom. ROMA



Scusate chi viene ? Forse potremmo fare un workshop lì sulla questione, non so è per via del mezzo non diretto di comunicazione , ma mi sembra che ci si ripeta a vicenda
Io ci saro da venerdi all'una...Forse potrebbe essere occasione di organizzarci per il 16 con un segnale forte e chiaro di PACE.
> Date: Mon, 4 Jun 2012 20:12:33 +0200
> Subject: Re: [pace] Infatti, in passato si era contro la guerra!
> From: nicam6 at gmail.com
> To: pace at peacelink.it
>
> Ho esitato un momento a scrivere questa mail perché non verrei
> innescare nessun battibecco, intanto mi spiace perché io per prima ho
> fatto quello che lamentavo negli altri, scrivendo di getto, interrotta
> continuamente dalle bimbe che giocavano qua vicino, forse qualche
> passaggio è saltato...
> Cercherò di rimediare, e magari di scrivere qualcosa di utile: intanto
> la mia mail precedente era frutto della lettura in sequenza di molte
> mail, quindi non era diretta in specifico a quella a cui ho risposto,
> pensavo che fosse chiaro, ma evidentemente no...
> con chi me la prendo, allora? Ma con tutti, e tutte, a cominciare da
> me, per la sensazione di disastro incombente e di incapacità a
> fermarlo che avverto, mentre facciamo una ampia discussione, e va
> bene, ma non arriviamo quasi mai al dunque di passare oltre, verso una
> concretezza di azione che possa servire... Così sono d'accordo con la
> proposta di una manifestazione che sia contro la guerra, ogni forma di
> guerra e di violenza, e vorrei sottolineare il peso che hanno le varie
> potenze ad armare i ribelli, ed a tentare di dirigere il gioco per
> arrivare ad una situazione disastrosa, in cui venga invocato un
> intervento riparatore, che sarà distruttivo, ma è idea comune che
> “bisogna stare peggio per riuscire a stare meglio” e quindi anche chi
> ora è contro un intervento armato temo che alla fine si troverà a
> richiederlo, di fronte ai disastri, quelli veri, quelli fatti ad arte,
> e quelli inventati. Avendo visto che cosa è successo in Libia e prima
> ancora in Iraq, per nulla pacificata, divisa e depredata, io purtroppo
> temo che ci vorrà troppo tempo, ci vorranno troppi disastri e troppe
> morti per arrivare, forse, se mai a stare meglio, e davvero temo che i
> ribelli di adesso, se sperano di essere portati al potere da appoggi
> esterni, diventeranno i cattivi di domani, i nuovi dittatori da cui
> liberare i siriani...
> Per questo mi chiedo che cosa possiamo fare per aiutare e sostenere i
> siriani verso un processo di cambiamento che sia solamente loro, e che
> porti ad una loro forma di convivenza e democrazia, non
> necessariamente quella che noi pensiamo vada bene. Dato come stanno le
> cose da noi d'altronde anche qui si dovrebbe cercare nuove forme di
> democrazia che si avvicinino maggiormente a quello che il nome
> significa “Governo del popolo” e non delle banche e delle varie
> lobbies, partiti e potentati economici. Ma per tornare al tema: mentre
> il lavoro della propaganda ha grandi mezzi e specifici studi, mentre
> lasciamo correre come una cosa scontata che il presidente degli Stati
> Uniti possa redigere una kill list (il mio compagno ha reagito alla
> notizia dicendomi “ah, non lo sapevo di Obama, ma molti governi
> occidentali hanno liste simili, segrete, ovviamente”) mentre ad ogni
> TG riceviamo la nostra dose di orrori e di buoni sentimenti artefatti,
> gli strumenti che abbiamo noi persone comuni , ma impegnate a cercare
> di capire, sono minimi, difficili da tenere sempre in opera e da
> manovrare in modo costruttivo, e troppo spesso quando esterniamo i
> ragionamenti che ci conducono ad alcune convinzioni, o raccogliamo
> notizie da fonti diverse e discordanti, rischiamo di passare per i
> pessimisti, piantagrane, per delle Cassandre profete di sventura... Io
> almeno mi sento così un mucchio di volte, per questo dico ma non
> vedete? Non vi accorgete? E poi mi chiedo, è soltanto pessimismo il
> mio, o la percezione del disastro imminente poggia su basi abbastanza
> solide? Rimango con questa idea, anche se vorrei tanto che avesse
> ragione chi mette in dubbio la possibilità di un intervento esterno. E
> per quanto riguarda gli oppositori al regime di Assad, credo che il
> nocciolo sia quello di essere disposti a compromessi per ottenere ad
> ogni costo la sua caduta: è giusto dialogare con tutti, ma si dovrebbe
> ottenere una disponibilità al dialogo anche con il regime, i
> cambiamenti reali non possono avvenire senza incontri e dialogo anche
> con il nemico, il nostro sostegno è sufficiente, ben diretto,
> riuscirà a proteggerli dalla pressione dei gruppi armati? Lorenzo ci
> dice che sono stati minacciati, e lo credo, e penso che i gruppi
> armati siano pesantemente infiltrati dalla peggiore feccia, siano
> fondamentalisti religiosi o semplicemente assassini prezzolati non
> cambia molto: la controinformazione ci ha fornito immagini di interi
> quartieri o città terrorizzate dagli insorti, ed insieme magari ci
> saranno tanti che hanno scelto questa strada convinti di fare la cosa
> giusta, non sparare sui civili dovrebbe essere uno degli obiettivi,
> che non sempre gli riesce. E come sanno bene tutti i rivoluzionari che
> si sono trovati dentro un percorso del genere, quando si comincia si
> rimane intrappolati dentro logiche da cui non si sfugge facilmente, ed
> il dissidente diventa nemico, traditore, e quindi da eliminare...
> Ancora una volta che cosa possiamo fare per fermare la china? Abbiamo
> visto che le manifestazioni servono soltanto sino ad un certo punto,
> se dopo ce ne torniamo tutte e tutti a casa aspettando il prossimo
> evento pubblico, quindi penso che potrebbe servire, forse, un poco,
> cominciare a cercare di sfruttare tutti gli strumenti di
> controinformazione che abbiamo per diffondere almeno le poche cose su
> cui siamo concordi, che mi sembra siano: la violenza è da varie fonti,
> esecrabile comunque, ma la interferenza esterna sta inquinando il
> processo di cambiamento, e la volontà contraria dei governi
> occidentali non fa che inasprire lo scontro, chiediamo quindi con
> fermezza ai nostri governanti, a tutti i nostri governanti, ai
> ministri degli esteri in primis, ma a tutti, di fare la loro parte
> usando la diplomazia ed una attenzione al dialogo, gli chiediamo di
> incontrare anche gli altri gruppi di dissidenti e di non dare fiducia
> a senso unico, chiediamo di riaccogliere gli ambasciatori e di avviare
> un lavoro molto determinato e indipendente di incontro tra le parti,
> di apertura del dialogo, di fermo alle violenze da ogni parte esse
> vengano, e di non lasciarsi tentare dal ricorrere a forme di
> interferenza attiva, di armamento degli insorti o di sostegno sul
> terreno. Non lo faranno, ma che sappiano almeno che siamo in tanti ad
> esigere che facciano bene il loro lavoro e si sentano un po' pressati
> anche da questo lato!
> E sempre per sottolineare che purtroppo siamo anche noi vittime della
> propaganda: nessuna voce si è levata, nessuna indignazione corale per
> l'assedio a Gaza, i bombardamenti di questi giorni, il muro
> dell'aparthied, ed è certamente urgente, più urgente, più lungo,
> distruttivo di un intero popolo, e credo che le cose siano connesse:
> se si può permettere ad Israele, uno stato amico, sostenuto
> ottusamente qualunque azione faccia, di fare tutto ed il contrario,
> imprigionare, respingere chi vuole andare in Palestina, chiudere
> frontiere, mandare droni assassini, imprigionare bambini, fare
> violenze quotidiane di ogni genere, che sono risapute ma non esecrate
> pubblicamente e non hanno spazio sui grandi media, come si può
> legittimamente pretendere che Assad non reprima i dimostranti, non
> incarceri e spari? Se c'è spazio per la violenza e la tortura in un
> posto, la voragine è aperta, e prima o poi ci finiremo tutti dentro.
> Naturalmente sono consapevole che queste cose ce le diciamo tra noi,
> che più o meno condividiamo, ma continuare a ricordarcele non credo
> sia inutile.
>
> Il 03/06/12, lorenz.news at yahoo.it<lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:
> > Nicoletta, con chi te la stai prendendo? Qui nessuno è favorevole a una
> > guerra e a sostenere i ribelli armati, tranne forse la signora Mary Rizzo.
> >
> > Quindi, di nuovo, a chi ti riferisci? Hai letto bene le mail?
> > Il quando ci sveglieremo (che è una cosa un po' offensiva e presuntuosa da
> > parte di chi la dice) a chi è riferito?
> >
> > La verità molto semplice è che io ho sottolineato una pagina face book in
> > cui si diceva sulla Siria: "in difesa del popolo siriano, in difesa del suo
> > Presidente."
> >
> > Riscrivo qui, testuale: "Per il 16 giugno la comunità dei Siriani in Italia
> > ha indetto a Roma una manifestazione contro l’imminente guerra. Una
> > manifestazione che, verosimilmente, sarà anche a sostegno del governo
> > Assad;
> > un governo certamente lontano dai nostri valori ma al cui fianco è oggi
> > schierato il popolo siriano, che non vuole fare la fine del popolo iracheno
> > o libico."
> >
> > Leggete qui: https://www.facebook.com/events/244174155688165/
> >
> >
> > E ho chiesto, e lo rielaboro e spiego qui:
> >
> > 1 quando mai i pacifisti nonviolenti si schierano a difesa di un dittatore?
> > E' forse possibile essere a difesa di un popolo oppresso e al contempo a
> > difesa del suo dittatore?
> > IL TITOLO DI QUESTE EMAIL è SI ERA CONTRO LA GUERRA: MA SI ERA ANCHE IN
> > DIFESA DEI TALEBANI O DI SADDAM HUSSEIN? SI ANDAVA IN GIRO A DIRE CHE
> > SADDAM HUSSEIN E I TALEBANI AVEVANO IL CONSENSO DELLA POPOLAZIONE?
> >
> > 2 Ci sono dei rivoluzionari nonviolenti in Siria, coordinati nel CSCD. E'
> > normale che dei nonviolenti non li sostengano nella lotta nonviolenta al
> > dittatore?
> > I NONVIOLENTI DEVONO PREOCCUPARSI DI DIFENDERE DEI REGIMI SANGUINARI, DI
> > NON
> > DARE LORO COLPA DI NESSUNA STRAGE ONDE EVITARE UNA GUERRA DELL'ONU (AMMESSO
> > CHE SIA COSì CHIARA LA VOLONTà DI FAR GUERRA ALLA SIRIA DA PARTE DI USA E
> > ALLEATI, COSA SU CUI NON SIAMO D'ACCORDO) O DOVREBBERO PREOCCUPARSI DI DIRE
> > LE RESPONSABILITà DI TUTTI E DI SOSTENERE I NONVIOLENTI? CE NE FREGA
> > QUALCOSA DEL FATTO CHE CI SONO ATTIVISTI NONVIOLENTI IN SIRIA CHE DA UN
> > ANNO
> > MANIFESTANO DISARMATI E CHE VENGONO UCCISI DAL REGIME O DOBBIAMO NEGARLO
> > perché A DIRLO SI INCITEREBBE LA GUERRA? CE NE FREGA QUALCOSA CHE CI SONO
> > DEI NONVIOLENTI IN SIRIA E IN ESILIO CHE CI CHIEDONO AIUTO PER METTERE IN
> > RISALTO LA LORO LOTTA NONVIOLENTA CONTRO IL REGIME, O A NOI INTERESSA SOLO
> > SMENTIRE QUELLO CHE DICONO QUESTI NONVIOLENTI perché TENIAMO DI Più A
> > SOSTENERE IL REGIME CHE C'è, A DIRE CHE HA IL SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE, E
> > IN PRATICA VOGLIAMO CHE TUTTO RESTI COME ERA è perché CI IMPORTA SOLO
> > EVITARE UNA GUERRA?
> >
> > Allora, questi sono i temi. Se si vuole andare avanti a discutere, si inizi
> > a rispondere sulle questioni nel merito, senza tanti disfattismi del tipo,
> > ah come ci siamo divisi ah quando ci sveglieremo, che non significano
> > nulla.
> >
> > Lorenzo Galbiati
> >
> >
> > Ps PER CACOPARDO: come fai a sostenere "di poter ritenere che i siriani
> > che,
> > a conti fatti, preferiscono Assad ai ribelli siano qualcosa di più della
> > metà del totale: ma non credo sia onesto ignorare l'esistenza degli
> > altri."?
> >
> > Credi davvero si possa misurare come genuino il consenso che ha una
> > dittatura se la gran parte della popolazione ci è nata, sotto dittatura, e
> > non ha mai potuto aver altra possibilità di scelta? Credi forse che il
> > fatto
> > di aver paura di lotte tribali e religiose, se prevalgono gli insorti
> > armati
> > significhi sostegno al regime? Pensi che chi non manifesta contro il regime
> > lo sostenga o ne abbia paura? E poi, la scelta è tra Assad e i rivoltosi
> > armati? O forse la scelta è tra Assad, rivoltosi armati e un cambiamento
> > democratico, che porti gradualmente alla cessazione del regime e che è
> > quello che sostenevano e sostengono i tanti rivoluzionari pacifici
> > coordinati dal CSCD?
> >
> > "Aggiungo che, mentre non sono certissimo che <la gran parte dei rivoltosi>
> > sia proprio <pilotata> dall'Occidente"
> > Il punto è distinguere i rivoltosi armati da quelli nonviolenti, o no?
> > Ma questa iniziativa face book purtroppo confonde tutto e mette insieme
> > piani tra loro incompatibili.
> >
> > Mi limito inoltre a sottolineare che non è certo tutta la comunità siriana
> > a
> > voler manifestare in questo modo, ed è offensivo scrivere una cosa del
> > genere per quei dissidenti siriani nonviolenti che vivono in Italia perché
> > son dovuti figgire alla carcerazione, alle torture o all'uccisione da parte
> > del regime.
> >
> >
> >
> > -----Messaggio originale-----
> > Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
> > di Nicoletta Crocella
> > Inviato: domenica 3 giugno 2012 12.33
> > A: pace at peacelink.it
> > Oggetto: Re: [pace] Infatti, in passato si era contro la guerra!
> >
> > comincio a sentirmi quasi disperata leggendo di seguito le mail su
> > questa lista, vorrei proprio che almeno su una cosa ci dichiarassimo
> > daccordo, e cioè che SIAMO PER LA PACE, QUELLA VERA, senza interventi
> > armati o sostegno agli armati! E poi possiamo anche discutere se è più
> > cattivo Assad o i "ribelli":- In altri tempi, e per azioni molto meno
> > gravi si sarebbero chiamati senza esitazione terroristi, ma tant'è,
> > neppure loro sanno che chi li sostiene oggi domani li accuserà delle
> > azioni commesse con il suo sotegno e ne farà i nuovi nemici da
> > distruggere- ma per favore,che senso ha continuare ad insultare chi
> > ricerca e cerca di svelare i meccanismi perfidi che ci coinvolgono e
> > poi conducono alla guerra, santa, giusta, ma sempre guerra, e
> > apripista di altre guerre! Nascondersi dietro i popoli oppressi per
> > aspprovare l'idea di interventi armati che cambino la faccia e il nome
> > dell'oppressore mi sembra senza senso!
> > Non sento altrettanta indignazione per le quotidiane uccisioni
> > extragiudiziali, per le detenzioni amjministrative, per le menzogne, i
> > patti sottoscritti e subito traditi che sono la normalità della vita
> > dei Palestinesi e dell'oppressione da parte degli Israeliani. Mi
> > sorprende il continuo uso di differenti valutazioni di fatti simili,
> > ed il fatto che non sposti neppure per un momento la sensibilità dei
> > sostenitori dei ribelli il fatto che persino ad un tg si sia detto che
> > ha provocato scandalo il fatto che una fotografia usata per dimostrare
> > la strage di Hula, che purtroppo c'è stala, sia stata scattata da un
> > fotografo italiano durante l'ultima guerra del golfo, una strage di
> > bambini quella, causata dalla Nato che andava a liberare dal terribile
> > dittatore la popolazione irachena! Non vi fa pensare che continuino ad
> > uscire immagini intercambiabili?, che persino per documentare un fatto
> > che sembra provato, verificato dagli osservatori ONU almeno nei suoi
> > terribili effetti, se non negli autori, si usino dei falsi così
> > clamorosi? Dobbiamo usare ogni mezzo per sostenere e fomentare
> > l'orrore e l'indignazione? e poi restare a discutere tra noi,
> > screditando e svalutando chi si interroga e mette dubbi ed
> > osservazioni, intanto anche sulle nostre divisioni, sulla svalutazione
> > dell'altro, sulle barriere che si creano gli eserciti si armano, gli
> > ambasciatori sono rimandati a casa, si prepara insomma ancora una
> > volta uno scenario di guerra che renderà sempre peggiore la condizione
> > delle persone, uomini, donne e bambini che vorrebbero solo una vita
> > tranquilla!
> > I governi occidentali fremono per scaricare la loro crisi in una bella
> > guerra, e sentono come un disturbo tutti i tentativi di colloqui, di
> > incontri, tutti i metodi, più lunghi e più faticosi che la diplomazia
> > può mettere in campo per fermare i massacri e cercare delle soluzioni
> > negoziate.
> > E noi invece di appoggiare con determinazione il lavoro di incontri,
> > di scambio, invece di cercare di sostenere anche i siriani che si
> > trovano qui verso un processo di pace e di scambio ci schieriamo...
> > che fine ha fatto il pacifismo vero? quello che cercava di inventarsi
> > scudi umani, ambasciatori di pace, movimenti dal basso contro la
> > guerra? Come siamo finiti? Come siamo finite? staremo a casa ad
> > spettare il ritorno del guerriero, a piangere i morti, o partiremo
> > anche noi per una nuova guerra giusta? Il cammino verso la pace è
> > difficile, ma se vogliamo davvero che la guerra esca dalla storia
> > dobbiamo escluderla dalle nostre idee per la soluzione dei conflitti,
> > dobbiamo noi elaborare piani e progetti di reti che ci possano
> > sostenere e rendere capaci di resistere e svelare l'orrore della
> > propaganda di guerra, subdola ed invadente altrimenti, come dice
> > giustamente Marinella, quando ci sveglieremo sarà troppo tardi".
> >
> > Il 02/06/12, Mari Cor<mari.liberazioni at yahoo.it> ha scritto:
> >> Come dice Pilar, dal tempo della prima guerra del Golfo (1991) in poi, si
> > è
> >> manifestato contro la guerra (e si è cercato di svelarne le bugie
> > necessarie
> >> per farla digerire) in massa, senza temere di essere accusati di essere
> > pro
> >> Saddam pro Taliban, pro Milosevic (anche se c'era chi ci dava dei
> > "nipotini
> >> di").
> >>
> >> Questo è durato fino a PRIMA della guerra contro la libia. Che ha visto
> >> la
> >> morte dell'impegno antiguerra, salvo pochi gruppi e persone sparse.
> >>
> >> E proprio mentre chi voleva dar digerire la guerra ha alzato il tiro
> >> delle
> >> menzogne, in un corto circuito che ha coinvolto media ufficiali, social
> >> network, "giornalisti cittadini", Ong umanitarie internazionali,
> >> intellettuali di sinistra ecc. Il tutto senza che nessuno ricordasse
> > episodi
> >> precedenti di disinformazione. E senza che nessuno facesse ammenda
> > pubblica
> >> dei propri errori, omissione e bugie (magari in buona fede). E' stato un
> >> anno incredibile, e l'anno continua.
> >>
> >> Quando ci si sveglierà sarà troppo tardi
> >>
> >> marinella
> >>
> >>
> >> ________________________________
> >> Da: pilar anita quarzell castel <pilarcastel at hotmail.it>
> >> A: pace at peacelink.it
> >> Inviato: Sabato 2 Giugno 2012 9:55
> >> Oggetto: [pace] manifestazione 16
> >>
> >>
> >>
> >> Benvenga! Manifestare contro la violenza e la guerra di qualsiasi natura
> >> sia... SIAMO PACIFISTI , NON SOSTENITORI OD OPPOSITORI di fazioni in
> >> guerra. Dimostriamo ,eccome ,se c'è l'occasione !
> >> Abbiamo dimostrato fino alle 3 del mattino contro l'invasione dell'Iraq
> >> e
> >> non certo perchè eravamo filo Saddam. Ma che vi prende a tutti quanti ?
> >> Siamo contro la guerra o no? Contro le armi o no? Contro la violenza o
> >> no?
> > E
> >> allora scendiamo in piazza e urliamolo ( poi ognuno porterà i suoi
> >> particolari), come dice Lidia Menapace :'FUORI LA GUERRA DALLA
> >> STORIA!!!!'
> >> paci, pilar
> >>
> >>
> >> ________________________________
> >> Date: Sat, 2 Jun 2012 08:19:44 +0200
> >> From: valeria.sonda at alice.it
> >> To: pace at peacelink.it
> >> Subject: R: [pace] Ma qualcuno della lista intende partecipare (o anche
> >> pronunciarsi)
> >>
> >>
> >> Spero che il popolo siriano trovi una via d'uscita, la meno dolorosa
> >> possibile e la libertà che auspicano.
> >> Ma io, che mi ritengo uguale a qualsiasi essere umano nel mondo, non
> > andrei
> >> a costringere esseri umani, armi alla mano, a manifestare con me
> >> minacciandola di morte.
> >> E tantomeno li ucciderei trovassero il coraggio di dirmi di no.
> >> Io non affronterei l'esercito usando come scudi gli esseri umani che non
> >> stimo.
> >> C'è qualcosa di estremamente distorto in quello che stanno facendo i non
> >> pacifisti , non sono rivoluzionari ma ubbidiscono a ordini spaventosi. E
> >> '
> >> inquietante anche che i pacifisti li coprano: potremmo sapere da loro
> >> cosa
> >> sta succedendo ai dissenzienti della rivoluzione, ma non è così. Credo
> >> che
> >> siano minacciati anche i pacifisti e che si sentano costretti a
> >> continuare
> >> per il terrore che subiscono. Posso intuire che sperino che la vittoria
> >> della rivoluzione possa rappresentare la fine a questo incubo, ma credo
> > che
> >> sappiano già che non sarà una vittoria di una rivoluzione ma sarà la
> >> vittoria di una controrivoluzione gestita da fuori della Siria, da eguali
> > se
> >> non peggiori di Assad.
> >> Ora capisco perchè tutti avessero paura di parlare. Non avevano paura
> >> solo
> >> del governo, ma di chi gli sta accanto. E' terribile.
> >> Mi dispiace dire queste cose, ma sono le cose che penso. Non mi permetto
> > di
> >> giudicare, la situazione è gravissima. Spero di non ferire nessuno con le
> >> mie parole.
> >>
> >>
> >> ----Messaggio originale----
> >>>Da: lorenz.news at yahoo.it
> >>>Data: 2-giu-2012 5.12
> >>>A: <pace at peacelink.it>
> >>>Ogg: R: [pace] Ma qualcuno della lista intende partecipare (o anche
> >>> pronunciarsi)
> >>>
> >>>Reputo molto negativa questa impostazione,
> >>>Non si può dire di manifestare in difesa del POPOLO siriano e del
> >>>Suo Presidente, perfavore! Come si fa a mettere insieme la difesa
> >>>Di un popolo oppresso da decenni di dittatura con la difesa del
> >>>Del suo dittatore??!!
> >>>Qui ormai stiamo dando i numeri.
> >>>
> >>>Cardosi, frase infelice dire che un dittatore sia il male minore, sempre,
> >>>esiste sempre una terza via alla dittatura e alla guerra.
> >>>
> >>>-----Messaggio originale-----
> >>>Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per
> >>> conto
> >>>di tiziano cardosi
> >>>Inviato: sabato 2 giugno 2012 0.28
> >>>A: pace at peacelink.it
> >>>Oggetto: Re: [pace] Ma qualcuno della lista intende partecipare (o anche
> >>>pronunciarsi)
> >>>
> >>>oddio, partecipare proprio ad una manifestazione pro assad mi tornerebbe
> >>>male
> >>>non abito a Roma, ma non credo parteciperei; anche se purtroppo penso
> >>>che adesso assad sia il meno peggio che può accadere in Siria
> >>>
> >>>Il 01/06/2012 22:05, Francesco Santoianni ha scritto:
> >>>> sulla purtroppo unica manifestazione contro la guerra in Siria che si
> >>>> terrà a Roma il 16?
> >>>> Io penso di parteciparvi anche se sono certo incontrerò persone con
> >>>> idee molto diverse dalle mie. E anche per questo, insieme ad alti
> >>>> compagni qui a Napoli, ho redatto un appello (che ho inviato a questa
> >>>> lista ma che non ho ancora visto pubblicato) e creato un evento
> >>>> facebook https://www.facebook.com/events/272803262817318/
> >>>> Posso sperare che questa mia mail sia pubblicata su questa Lista?
> >>>> Grazie
> >>>> Francesco Santoianni
> >>>>
> >>>
> >>>--
> >>>Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> >>>Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> >>>Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> >>>Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> >>>Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> >>>http://web.peacelink.it/policy.html
> >>>
> >>>
> >>>--
> >>>Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> >>>Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> >>>Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> >>>Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> >>>Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> >>>http://web.peacelink.it/policy.html
> >>>
> >>>
> >>>
> >
> >
> > --
> > Nicoletta Crocella
> >
> > --
> > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> > Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> > http://web.peacelink.it/policy.html
> >
> >
> > --
> > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> > Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> > http://web.peacelink.it/policy.html
> >
> >
>
>
> --
> Nicoletta Crocella
>
> --
> Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
> Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
> Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> http://web.peacelink.it/policy.html
>