Re: [pace] UNIRE LE FORZE - ma non basta l'opposizione alla guerra -



Caro Lorenzo, ho aderito e non disdico. Ma voglio ragionare.
1- Non c'è molta differenza tra l'astenersi e il votare partiti senza probabilità di incidenza: il voto di pura bandiera ideale è quasi un'astensione, perciò un regalo a chi vince, che può essere il peggiore: già visto.

2 - La violenza economica in atto (truffa planetaria chiamata crisi; sfruttamento sistematico; guerra dei super-ricchi al resto del mondo) è più grave della guerra, più occultata e mistificata, più subìta e accettata dalla società plagiata dal consumismo (e anche da tanti pacifisti), e fa più vittime della guerra.
3 - Io trovo troppo limitata la dichiarazione fondamentale del MN, contro la guerra: il vero problema è tutta la violenza a)materiale, b)strutturale, c)culturale, d)psicologica, interiore. La guerra è solo il frutto ultimo, più vistoso. La radice è altrove. L'essenziale è tutto pre-politico. Come dice un mio amico capitiniano (e Capitini stesso) il problema non è politico ma "religioso" = morale, antropologico, di senso della vita (non certo religione come istituzione religiosa).
4 - Se rifiuti la guerra devi - giustamente - rifiutare tutta la struttura finalizzata alla guerra, cioè l'esercito, e l'industria militare pesante, e ammettere solo la polizia. La differenza tra polizia e guerra, come quella tra forza e violenza, è di sostanza, non di parole. Ma questo passo è molti passi avanti alla politica, ancora per secoli.
5 - Combatto l'astensionismo, ma non ho fiducia nella politica. La quale segue la società, non la governa. Non vedo molto senso nell'agitarsi dei nonviolenti sotto elezioni. Il lavoro è quotidiano, alla radice. Sono le idee che governano.
Posso sbagliare, ma ne sono convinto. Ciao, Enrico
*
Enrico Peyretti (www.peacelink.it/peyretti) (www.ilfoglio.info) (www.serenoregis.org)
Il 10/10/2011 20:46, Lorenzo Galbiati ha scritto:
Caro Giovanni, l'idea del Manifesto è nata spontaneamente su questa newsletter a seguito della Marcia Perugia Assisi, in cui abbiamo visto sfilare e essere intervistati da tutti i media i politici di sinistra e in particolare quelli eletti in Parlamento di centrosinistra che hanno votato a favore della missione militare in Libia e di altre missioni militari. In questo senso ci è sembrato che dichiarare il non-voto fosse il modo migliore per fare pressione sui partiti in Parlamento, che dovrebbero temere di perdere parte del loro elettorato, e sui partiti che in Parlamento non ci sono, e che potrebbero, a causa di alleanze future o per altri motivi, iniziare a votare o a astenersi sulle missioni di pace. 
La tua osservazione è corretta, l'ha già fatta qui in lista Enrico Peyretti, che comunque ora ha aderito al Manifesto. Mi permetto di fare notare che comunque si tratta di pura questione di forma, i nonviolenti fanno ogni giorno azioni in positivo e qui, in questo Manifesto, vorremmo fare pressione sui partiti in modo tale che si abbia la sensazione che il centro-sinistra di governo rischi di perdere parte del suo elettorato. Questo credo sia l'unico modo per sensibilizzare quei partiti. Sennò continueremo a vedere per es. politici del PD venire alla Marcia come fosse una loro passerella, essere intervistati da tv e giornali e poi tornare in Parlamento e votare per il continuo della missione in Libia o in Afghanistan eccetera. 
Non crediamo che questa formulazione incentivi l'astensionismo, ci sono almeno 5 o 6 partiti piccoli, oltre a SEL, che non votano o non sono favorevoli alle missioni militari e non si diventa astensionisti firmando un manifesto. Dichiarando il voto a chi non sostiene la guerra, inoltre, si definisce un solo criterio per decidere chi votare e questo potrebbe creare problemi a chi reputa altri criteri indispensabili prima di dichiarare il suo voto. Non vorrei che dopo questo criterio altri ne proponesse in aggiunta un secondo, e poi altri un terzo, e si finisca col fare un programma politico che poi alla fine ci dividerebbe su punti non così importanti. Infine, un nonviolento potrebbe anche decidere di non votare (non è il caso mio o dei promotori), anche questa è una strategia politica con un senso, nel medio-lungo termine.
Quindi, la proposta in positivo, che tu chiedi, a me sembra implicita: voteremo i partiti che dicono No alla guerra. E chi non vota potrà continuare a non votare pur firmando il Manifesto.
Io mi auguro che non ci divideremo per questioni di forma, visto che il contenuto è chiaro e condiviso da tutti.
Se poi le principali associazioni pacifiste/nonviolente chiedessero a maggioranza di formulare in positivo (eviterei però il "rifiutano le spese militari", che potrebbe far sembrare che ogni spesa militare deve essere sospesa, ovvero che si abolisca l'esercito, lascerei solo i cacciabombardieri, che dovrebbero avere funzione offensiva), potremmo anche riformulare il Manifesto, purchè ci si unisca tutti o quasi tutti su questo punto fondamentale, il NON voto a chi sostiene la guerra, ossia il voto a chi non la sostiene ( anche se questo esclude chi preferisce il non voto perché si reputano altri punti ugualmente indispensabili e non li si trova).

Lorenzo galbiati
peacelink.


Scusate ma perchè proponete un manifesto di tipo negativo? Come nonviolenti bisogna proporre qualcosa di positivo. Ma in ogni caso un manifesto che non proponga qualcosa di positivo non ha senso ed il "non voto" è qualcosa che non ha senso, serve solo a rafforzare l'astensionismo.
Perchè invece non proponete il "voteremo solo per i partiti che rifiutano la guerra, rispettano l'art. 11, rifutano le spese militari..." ecc.
Ripeto proponiamo un manifesto positivo e non negativo.
ciao
Giovanni Sarubbi - direttore www.ildialogo.org




Da: Claudio Pozzi <clany at clany.it>
A: Lista Rete IPRI-CCP <ccpnews at liste.reteccp.org>; pace at peacelink.it
Inviato: Sabato 8 Ottobre 2011 22:32
Oggetto: Re: [pace] UNIRE LE FORZE

Comincio a dare l'elenco di quelle che conosco io:
 
Lista PACE peacelink                                                        pace at peacelink.it
Lista Rete IPRI-CCP                                                         ccpnews at liste.reteccp.org
Lista Fermiamo chi scherza col fuoco atomico               Fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com
Lista Sempre contro la guerra                                          semprecontrolaguerra@googlegroups.com   (indirizzo probabile)
Lista Rete Disarmo                                                            coordinamento at disarmo.org
Lista Studenti Corso di Laurea in Scienze per la Pace   studentipace at yahoogroups.com
 
Claudio
----- Original Message -----
----- Original Message -----
Sent: Saturday, October 08, 2011 9:54 PM
Subject: R: [pace] UNIRE LE FORZE

Una cosa da fare, come leggo in questo messaggio, e' unificare le mailing list o razionalizzarle. Chi vuol fare un censimento delle varie mailing list dell'arcipelago pacifista e nonviolento?


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