"La Libia può cadere in mano agli estremisti". Ma è già caduta in mano ai signori della guerra



Per Mary

Dire che sei chiusa in una gabbia mentale non è un insulto.  E' una mia opinione (me la devi lasciare, dato che in Italia siamo in democrazia) e mi è confermata dal fatto che non sei favorevole all'ipotesi di elezioni in Libia con la supervisione di osservatori internazionali.
Non mi interessa quanti libici sostengano pubblicamente una politica di pace. So che è dovere dell'Onu e nostro mettere in campo una proposta di cessate il fuoco, prima che sia troppo tardi. Chi è d'accordo sulla pace spesso non può parlare. Lo dimostra la storia, e io sono un docente di storia.
Tu credi che tutti i libici siano d'accordo su una linea di libertà e di democrazia?
Leggi qui.


Nuovo governo libico, leadership divisa su ruolo Islam

E la Nato avverte: paese può cadere in mano agli estremisti. Il presidente del Cnt: "Siamo moderati". Ma non tutti d'accordo

"I rischi che la nuova Libia possa finire nelle mani sbagliate sono reali. Ci sono ripetuti segnali che la leadership dei ribelli si sia già divisa su una serie di questioni, tra cui il futuro ruolo delle milizie islamiche che hanno contribuito in maniera determinante alla rivoluzione libica. E la grande rivalità tra le differenti brigate, per la maggior parte strutturate sulla base delle diverse etnie e tribù locali, rappresenta un motivo di grande preoccupazione oltre a riflettere divisioni che non sono solo militari ma politiche. Non è un caso che proprio il primo ministro del Cnt, Mahmoud Jibril, nelle ultime settimane, si sia impegnato molto a rafforzare la sua autorità al cospetto di potenti comandanti come Abdulhakim Belhadj, nuovo capo del Consiglio militare di Tripoli, con un passato da leader del Gruppo islamico di combattenti libici, ritenuto vicino ad al Qaida".

Fonte: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110913_132858.shtml


Ultima cosa. Conosci Voltaire?

Scriveva: "l più grande dei crimini, almeno il più distruttivo e di conseguenza il più contrario al fine della natura, è la guerra ma non vi è alcun aggressore che non colori questo misfatto con il pretesto della giustizia".

Non offriamo agli attuali assedi in Libia la pervenza del "giusto assedio". Sono atti che mettono a rischio i civili e basta.
Buona giornata

Alessandro


Il 13/09/2011 12.50, mary r ha scritto:
astenersi dagli insulti, per favore! in un paese dove elezioni sono stati resi illegali, bannati come "contro il popolo", i libici sanno meglio di voi quanto efficace elezioni sarebbe stato! La guerra l'ha iniziato quello che massacrava e puniva i dissentori.  In ogni caso, vedo 3 cose: 1) non avete ANCORA detto chi se alcuni libici sostengono le manifestazioni italiani, 2) possiamo andare avanti per mesi con un pezzo a contradire un'altro pezzo... ecco la situazione dell'informazione! non ho il tempo ne l'energia. 3) ho offerto di farvi comunicare direttamente con persone coinvolte in modo personale, per capire e dialogare, se volete, bene, se no, le gabbie mentali cercate dentro di voi.
mr

-----Messaggio originale----- From: Alessandro Marescotti
Sent: Tuesday, September 13, 2011 12:33 PM
To: Lista pace Peacelink
Subject: R: [pace] per Mary e Alessandro

Alberto, concordo pienamente con quello che scrivi.

Creare le condizioni per libere elezioni (il caso della fine della guerra in Salvador ne e' un esempio) e l'invio di osservatori internazionali indipendenti era la strada da perseguire, per evitare che tutto si risolvesse con la guerra delle armi e la guerra delle bugie.

Quanto a Mary, sembra che non legga le notizie quando scrive "nessuno ha invocato la morte
di Gheddafi" quando vi sono state dichiarazioni come questa http://www.altopascio.info/2011/08/31/libia-uccidere-gheddafi-un-diritto/

E' chiusa nella sua gabbia mentale. Le guerre creano disastri e ingabbiano la mente delle persone.
Ciao
Alessandro


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "Alberto Cacopardo" <alberto.cacopardo at alice.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Tue, 13 Sep 2011 10:56:16
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] per Mary e Alessandro

Per Mary e Alessandro

Sono stato e sono contrarissimo all'intervento NATO in Libia, ma mi sembra
che le argomentazioni e le informazioni di Mary siano molto utili per capire
il punto di vista di quanti hanno sostenuto in buona fede la posizione
contraria (che in Italia devono essere tanti, vista la deprecabile debolezza
dell'opposizione a questa guerra).
Perciò vorrei chiedere a Mary: se gli insorti erano tanto sicuri di avere il
sostegno della grande maggioranza dei libici, perché non hanno accettato le
proposte di cessate il fuoco e libere elezioni sotto controllo
internazionale avanzate più volte da Gheddafi, in particolare il 10 aprile,
in seguito all'iniziativa dell'Alta Commissione ad hoc del Consiglio per la
Sicurezza e la Pace dell'Unione Africana che agiva in base alla risoluzione
ONU 1973?
Ti sembra giusto e conforme a quella risoluzione che la NATO abbia
proseguito i bombardamenti proprio mentre l'Alta Commissione visitava
Tripoli e Bengasi?
Se conosci così bene la Libia, saprai che oltre ai tanti che lo avversavano,
c'erano anche molti libici che sostenevano Gheddafi. E' inutile accusare di
questo la propaganda, anche perché in Libia era molto inefficace e molto
irrisa. La propaganda infuria in molte democrazie, guarda l'Italia o gli
Stati Uniti. Allora perché il CNT non ha preteso che si tenessero elezioni
libere e pienamente regolari, in modo da poter accertare e dimostrare a
tutti chi era in maggioranza, piuttosto che invocare la morte
dell'avversario? Ti sembra un comportamento democratico?
Per favore non mi rispondere che con Gheddafi al potere nessuna libera
elezione sarebbe stata possibile. Gheddafi non era al potere in metà della
Libia e soprattutto aveva gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
Cordialmente,
Alberto Cacopardo

Per chi è vicino a Firenze, segnalo qui sotto una delle pochissime
iniziative sulla Libia, che si terrà domani:

mercoledì 14 settembre - nella Festa regionale di SEL Toscana
Firenze, l.no A. Moro, area verde Teatro Tenda-Saschall

ore 21.00, Palco centrale

Guerra di Libia: il sopruso e l'inganno

ne parliamo con:

Alberto Cacopardo - antropologo, membro dell'Ist. Italiano per l'Africa e
l'Oriente

   “Guerra o diritto: Onu, Nato, Italia e l'inganno dell'ingerenza
umanitaria”

Stefano Pellò - Univ. Venezia, dipart. studi sull'Asia e l'Africa
Mediterranea

   "La società libica, Gheddafi, la guerra tribale e i bombardamenti Nato"

Paolo Solimeno - Forum Democrazia giustizia diritti di SEL Firenze

   "1911-2011: italiani brava gente fra genocidio e guerre inutili"



----- Original Message ----- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
To: "Lista pace Peacelink" <pace at peacelink.it>
Sent: Tuesday, September 13, 2011 9:19 AM
Subject: R: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal
massacro


Per Mary

Leggi quello che ha scritto Amnesty Internazional nel suo ultimo rapporto.

Secondo Amnesty, infatti, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt)
libico deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi, in modo
da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha
dichiarato Amnesty, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei
diritti umani durante il conflitto libico. Il rapporto, di 107 pagine,
intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture",
ha denunciato le violenze commesse dalle forze pro-Gheddafi, ma accusa
anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani, che in alcuni
casi si configurano come "crimini di guerra".

Questa e' la mailing list di PeaceLink sulla pace e non possiamo sostenere
una guerra. Per di piu' una guerra in cui i vincitori si stanno macchiando
di crimini di guerra di cui pochissimi mass media parlano.

Chiederci di chiudere un occhio su queste cose e' fuori dalla nostra
"mission" di persone impegnate per la pace e i diritti umani. In passato
abbiamo come PeaceLink abbiamo criticato il regime di Gheddafi mentre il
nostro governo (con il consenso dell'opposizione del Pd) siglava un patto
di amicizia che prevedeva anche una collaborazione militare, oltre che un
muro anti-immigrazione. Adesso quegli stessi pessimi provvedimenti
verranno rinnovati con il governo del Cnt, assieme ai contratti
petroliferi: un cinismo unico!

In questo momento va fermata la guerra.

Il compito dell'Onu non e' quello di far vincere la guerra ai "buoni",
altrimenti andrebbe riscritto lo statuto dell'Onu.
In un conflitto scegliere i buoni da far vincere e' cosa ardua e - lo
insegna la storia - la guerra e' un gioco sporco, e prima la si bandisce e
meglio e'.

La nostra posizione e' dunque a favore di un cessate il fuoco, sulla base
di quanto previsto dalla risoluzione (non applicata) dell'Onu n.1973.

Ciao
Alessandro


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 12 Sep 2011 16:08:38
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal
massacro

è veramente bizzarro. Faccio parte di tanti gruppi Libici (in esilio, in
Libia) che compongono nell'insieme forse 8000 persone o più (ovviamente,
loro rappresentano tante persone che non sono iscritti)... a parte 3 o 4
voci discordanti, I LIBICI, gente che ama la pace e la giustizia, non
sostenete i vostri punti di vista. Sono capacissimi di decidere per sè se
tutto questo è "una guerra NATO" oppure un passo sulla loro propria
liberazione, un USO proprio dell'occidente e non un essere usato
DALL'occidente. Quanti Libici sono dalla vostra parte in queste
manifestazioni? E sono persone che nel passato hanno avuto legami o
ottenute
favori per il loro affiliazione o "fedeltà" con Gheddafi? Perché
veramente,
a vedervi così, sembra che fregate del tutto dei libici e pensate solo ai
vostri dogmatismi.
Mary


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