per Mary e Alessandro



Per Mary e Alessandro

Sono stato e sono contrarissimo all'intervento NATO in Libia, ma mi sembra che le argomentazioni e le informazioni di Mary siano molto utili per capire il punto di vista di quanti hanno sostenuto in buona fede la posizione contraria (che in Italia devono essere tanti, vista la deprecabile debolezza dell'opposizione a questa guerra). Perciò vorrei chiedere a Mary: se gli insorti erano tanto sicuri di avere il sostegno della grande maggioranza dei libici, perché non hanno accettato le proposte di cessate il fuoco e libere elezioni sotto controllo internazionale avanzate più volte da Gheddafi, in particolare il 10 aprile, in seguito all'iniziativa dell'Alta Commissione ad hoc del Consiglio per la Sicurezza e la Pace dell'Unione Africana che agiva in base alla risoluzione ONU 1973? Ti sembra giusto e conforme a quella risoluzione che la NATO abbia proseguito i bombardamenti proprio mentre l'Alta Commissione visitava Tripoli e Bengasi? Se conosci così bene la Libia, saprai che oltre ai tanti che lo avversavano, c'erano anche molti libici che sostenevano Gheddafi. E' inutile accusare di questo la propaganda, anche perché in Libia era molto inefficace e molto irrisa. La propaganda infuria in molte democrazie, guarda l'Italia o gli Stati Uniti. Allora perché il CNT non ha preteso che si tenessero elezioni libere e pienamente regolari, in modo da poter accertare e dimostrare a tutti chi era in maggioranza, piuttosto che invocare la morte dell'avversario? Ti sembra un comportamento democratico? Per favore non mi rispondere che con Gheddafi al potere nessuna libera elezione sarebbe stata possibile. Gheddafi non era al potere in metà della Libia e soprattutto aveva gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
Cordialmente,
Alberto Cacopardo

Per chi è vicino a Firenze, segnalo qui sotto una delle pochissime iniziative sulla Libia, che si terrà domani:

mercoledì 14 settembre - nella Festa regionale di SEL Toscana
Firenze, l.no A. Moro, area verde Teatro Tenda-Saschall

ore 21.00, Palco centrale

Guerra di Libia: il sopruso e l'inganno

ne parliamo con:

Alberto Cacopardo - antropologo, membro dell'Ist. Italiano per l'Africa e l'Oriente

“Guerra o diritto: Onu, Nato, Italia e l'inganno dell'ingerenza umanitaria”

Stefano Pellò - Univ. Venezia, dipart. studi sull'Asia e l'Africa Mediterranea

   "La società libica, Gheddafi, la guerra tribale e i bombardamenti Nato"

Paolo Solimeno - Forum Democrazia giustizia diritti di SEL Firenze

   "1911-2011: italiani brava gente fra genocidio e guerre inutili"



----- Original Message ----- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
To: "Lista pace Peacelink" <pace at peacelink.it>
Sent: Tuesday, September 13, 2011 9:19 AM
Subject: R: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro


Per Mary

Leggi quello che ha scritto Amnesty Internazional nel suo ultimo rapporto.

Secondo Amnesty, infatti, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi, in modo da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha dichiarato Amnesty, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico. Il rapporto, di 107 pagine, intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture", ha denunciato le violenze commesse dalle forze pro-Gheddafi, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani, che in alcuni casi si configurano come "crimini di guerra".

Questa e' la mailing list di PeaceLink sulla pace e non possiamo sostenere una guerra. Per di piu' una guerra in cui i vincitori si stanno macchiando di crimini di guerra di cui pochissimi mass media parlano.

Chiederci di chiudere un occhio su queste cose e' fuori dalla nostra "mission" di persone impegnate per la pace e i diritti umani. In passato abbiamo come PeaceLink abbiamo criticato il regime di Gheddafi mentre il nostro governo (con il consenso dell'opposizione del Pd) siglava un patto di amicizia che prevedeva anche una collaborazione militare, oltre che un muro anti-immigrazione. Adesso quegli stessi pessimi provvedimenti verranno rinnovati con il governo del Cnt, assieme ai contratti petroliferi: un cinismo unico!

In questo momento va fermata la guerra.

Il compito dell'Onu non e' quello di far vincere la guerra ai "buoni", altrimenti andrebbe riscritto lo statuto dell'Onu. In un conflitto scegliere i buoni da far vincere e' cosa ardua e - lo insegna la storia - la guerra e' un gioco sporco, e prima la si bandisce e meglio e'.

La nostra posizione e' dunque a favore di un cessate il fuoco, sulla base di quanto previsto dalla risoluzione (non applicata) dell'Onu n.1973.

Ciao
Alessandro


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 12 Sep 2011 16:08:38
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro

è veramente bizzarro. Faccio parte di tanti gruppi Libici (in esilio, in
Libia) che compongono nell'insieme forse 8000 persone o più (ovviamente,
loro rappresentano tante persone che non sono iscritti)... a parte 3 o 4
voci discordanti, I LIBICI, gente che ama la pace e la giustizia, non
sostenete i vostri punti di vista. Sono capacissimi di decidere per sè se
tutto questo è "una guerra NATO" oppure un passo sulla loro propria
liberazione, un USO proprio dell'occidente e non un essere usato
DALL'occidente. Quanti Libici sono dalla vostra parte in queste
manifestazioni? E sono persone che nel passato hanno avuto legami o ottenute favori per il loro affiliazione o "fedeltà" con Gheddafi? Perché veramente,
a vedervi così, sembra che fregate del tutto dei libici e pensate solo ai
vostri dogmatismi.
Mary