Re: [pace] per Mary e Alessandro



Grazie Alberto;
però, mi dispiace ora perché ha proprio fornito il motivo per cui non si poteva fare elezioni liberi. Il numero di dissidenti è stato sempre sottostimato per un semplice motivo: in Libia nessuno poteva sfidare il potere in nessun modo. Quella proposta è risibile ad ogni libico. Se chiede poi del sostegno: basta pensare a Tripoli.... se fosse veramente "sostenuto" dal popolo... come mai la resa quasi immediata? Nessuno ha invocato la morte di Gheddafi (era lui che minacciava di sterminarli, parole sue!!!) hanno invocato la sua resa, cosa ben diversa. Se il suo carnefice non si arrende, tu hai il diritto della difesa, della resistenza all'oppressione. Nessuno ha tirato i Thuwar giù dai loro nascondigli per costringerli a lottare, abbiamo visto una corsa verso la fronte, con libici in esilio anche pronto a difendere la loro amata terra e popolo. Di nuovo... non vorrei sembrare una propagandista... ma parlo con cognizione di causa, ho salutato amici che andavano al fronte, ho sentito amici prima di andare a manifestare, nessuno avrebbe mai più accettato il bavaglio o la prigione per il dissenso. Si sarebbe lottato per la libertà, non erano e non sono pedine della Nato, sono persone libere.

A ritornare della sua proposta di una specie di compromesso per elezioni: nessuno poteva dissentire o offrire nulla che non fosse già nel modus operandi del regime. Non so le statistiche, ma il numero di "sparizioni" era comunque enorme. Il prigione di Abu Salim (dove 1200 erano massacrati anni fa, infatti, la manifestazione del 17 febbraio era per commemorarlo e chiedere giustizia) era strapiena di prigionieri, e i crimini erano sempre crimini di opinioni. Un rifiuto di presenziare una manifestazione pro regime era anche un crimine d'opinione. Se parla arabo o inglese, potrei metterla in contatto con gente che direttamente potrebbe rispondere ad ogni sua domanda. Al momento, però, devo essere molto sincera... stanno già pensando al dopo, e al momento il nostro impegno è verso costruire. Stiamo lavorando su la campagna "NO al IMF" e sulla organizzazione del rientro dalla Tunisia dei profughi. Se lei è sinceramente interessata, potrei metterla in contatto con la persona che sta andando in questi giorni da Djerba e forse potrebbe vedere coi propri occhi quello che è vero e quello che è propaganda e spin.

e vorrei se possibile, conoscere se libici sostengono le manifestazioni in oggetto! sono convinto che queste cose sono viste come cieca demogogia e mancanza di vero interesse nel loro popolo.
mary

-----Messaggio originale----- From: Alberto Cacopardo
Sent: Tuesday, September 13, 2011 10:56 AM
To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] per Mary e Alessandro

Per Mary e Alessandro

Sono stato e sono contrarissimo all'intervento NATO in Libia, ma mi sembra
che le argomentazioni e le informazioni di Mary siano molto utili per capire
il punto di vista di quanti hanno sostenuto in buona fede la posizione
contraria (che in Italia devono essere tanti, vista la deprecabile debolezza
dell'opposizione a questa guerra).
Perciò vorrei chiedere a Mary: se gli insorti erano tanto sicuri di avere il
sostegno della grande maggioranza dei libici, perché non hanno accettato le
proposte di cessate il fuoco e libere elezioni sotto controllo
internazionale avanzate più volte da Gheddafi, in particolare il 10 aprile,
in seguito all'iniziativa dell'Alta Commissione ad hoc del Consiglio per la
Sicurezza e la Pace dell'Unione Africana che agiva in base alla risoluzione
ONU 1973?
Ti sembra giusto e conforme a quella risoluzione che la NATO abbia
proseguito i bombardamenti proprio mentre l'Alta Commissione visitava
Tripoli e Bengasi?
Se conosci così bene la Libia, saprai che oltre ai tanti che lo avversavano,
c'erano anche molti libici che sostenevano Gheddafi. E' inutile accusare di
questo la propaganda, anche perché in Libia era molto inefficace e molto
irrisa. La propaganda infuria in molte democrazie, guarda l'Italia o gli
Stati Uniti. Allora perché il CNT non ha preteso che si tenessero elezioni
libere e pienamente regolari, in modo da poter accertare e dimostrare a
tutti chi era in maggioranza, piuttosto che invocare la morte
dell'avversario? Ti sembra un comportamento democratico?
Per favore non mi rispondere che con Gheddafi al potere nessuna libera
elezione sarebbe stata possibile. Gheddafi non era al potere in metà della
Libia e soprattutto aveva gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
Cordialmente,
Alberto Cacopardo

Per chi è vicino a Firenze, segnalo qui sotto una delle pochissime
iniziative sulla Libia, che si terrà domani:

mercoledì 14 settembre - nella Festa regionale di SEL Toscana
Firenze, l.no A. Moro, area verde Teatro Tenda-Saschall

ore 21.00, Palco centrale

Guerra di Libia: il sopruso e l'inganno

ne parliamo con:

Alberto Cacopardo - antropologo, membro dell'Ist. Italiano per l'Africa e
l'Oriente

   “Guerra o diritto: Onu, Nato, Italia e l'inganno dell'ingerenza
umanitaria”

Stefano Pellò - Univ. Venezia, dipart. studi sull'Asia e l'Africa
Mediterranea

   "La società libica, Gheddafi, la guerra tribale e i bombardamenti Nato"

Paolo Solimeno - Forum Democrazia giustizia diritti di SEL Firenze

   "1911-2011: italiani brava gente fra genocidio e guerre inutili"



----- Original Message ----- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
To: "Lista pace Peacelink" <pace at peacelink.it>
Sent: Tuesday, September 13, 2011 9:19 AM
Subject: R: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal
massacro


Per Mary

Leggi quello che ha scritto Amnesty Internazional nel suo ultimo rapporto.

Secondo Amnesty, infatti, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi, in modo da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha dichiarato Amnesty, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico. Il rapporto, di 107 pagine, intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture", ha denunciato le violenze commesse dalle forze pro-Gheddafi, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani, che in alcuni casi si configurano come "crimini di guerra".

Questa e' la mailing list di PeaceLink sulla pace e non possiamo sostenere una guerra. Per di piu' una guerra in cui i vincitori si stanno macchiando di crimini di guerra di cui pochissimi mass media parlano.

Chiederci di chiudere un occhio su queste cose e' fuori dalla nostra "mission" di persone impegnate per la pace e i diritti umani. In passato abbiamo come PeaceLink abbiamo criticato il regime di Gheddafi mentre il nostro governo (con il consenso dell'opposizione del Pd) siglava un patto di amicizia che prevedeva anche una collaborazione militare, oltre che un muro anti-immigrazione. Adesso quegli stessi pessimi provvedimenti verranno rinnovati con il governo del Cnt, assieme ai contratti petroliferi: un cinismo unico!

In questo momento va fermata la guerra.

Il compito dell'Onu non e' quello di far vincere la guerra ai "buoni", altrimenti andrebbe riscritto lo statuto dell'Onu. In un conflitto scegliere i buoni da far vincere e' cosa ardua e - lo insegna la storia - la guerra e' un gioco sporco, e prima la si bandisce e meglio e'.

La nostra posizione e' dunque a favore di un cessate il fuoco, sulla base di quanto previsto dalla risoluzione (non applicata) dell'Onu n.1973.

Ciao
Alessandro


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 12 Sep 2011 16:08:38
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro

è veramente bizzarro. Faccio parte di tanti gruppi Libici (in esilio, in
Libia) che compongono nell'insieme forse 8000 persone o più (ovviamente,
loro rappresentano tante persone che non sono iscritti)... a parte 3 o 4
voci discordanti, I LIBICI, gente che ama la pace e la giustizia, non
sostenete i vostri punti di vista. Sono capacissimi di decidere per sè se
tutto questo è "una guerra NATO" oppure un passo sulla loro propria
liberazione, un USO proprio dell'occidente e non un essere usato
DALL'occidente. Quanti Libici sono dalla vostra parte in queste
manifestazioni? E sono persone che nel passato hanno avuto legami o ottenute favori per il loro affiliazione o "fedeltà" con Gheddafi? Perché veramente,
a vedervi così, sembra che fregate del tutto dei libici e pensate solo ai
vostri dogmatismi.
Mary


--
Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://web.peacelink.it/policy.html



-----
No virus found in this message.
Checked by AVG - www.avg.com
Version: 10.0.1392 / Virus Database: 1520/3893 - Release Date: 09/12/11