R: [pace] per Mary e Alessandro



Alberto, concordo pienamente con quello che scrivi.

Creare le condizioni per libere elezioni (il caso della fine della guerra in Salvador ne e' un esempio) e l'invio di osservatori internazionali indipendenti era la strada da perseguire, per evitare che tutto si risolvesse con la guerra delle armi e la guerra delle bugie.

Quanto a Mary, sembra che non legga le notizie quando scrive "nessuno ha invocato la morte 
di Gheddafi" quando vi sono state dichiarazioni come questa http://www.altopascio.info/2011/08/31/libia-uccidere-gheddafi-un-diritto/

E' chiusa nella sua gabbia mentale. Le guerre creano disastri e ingabbiano la mente delle persone. 
Ciao
Alessandro


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-----Original Message-----
From: "Alberto Cacopardo" <alberto.cacopardo at alice.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Tue, 13 Sep 2011 10:56:16 
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] per Mary e Alessandro

Per Mary e Alessandro

Sono stato e sono contrarissimo all'intervento NATO in Libia, ma mi sembra 
che le argomentazioni e le informazioni di Mary siano molto utili per capire 
il punto di vista di quanti hanno sostenuto in buona fede la posizione 
contraria (che in Italia devono essere tanti, vista la deprecabile debolezza 
dell'opposizione a questa guerra).
Perciò vorrei chiedere a Mary: se gli insorti erano tanto sicuri di avere il 
sostegno della grande maggioranza dei libici, perché non hanno accettato le 
proposte di cessate il fuoco e libere elezioni sotto controllo 
internazionale avanzate più volte da Gheddafi, in particolare il 10 aprile, 
in seguito all'iniziativa dell'Alta Commissione ad hoc del Consiglio per la 
Sicurezza e la Pace dell'Unione Africana che agiva in base alla risoluzione 
ONU 1973?
Ti sembra giusto e conforme a quella risoluzione che la NATO abbia 
proseguito i bombardamenti proprio mentre l'Alta Commissione visitava 
Tripoli e Bengasi?
Se conosci così bene la Libia, saprai che oltre ai tanti che lo avversavano, 
c'erano anche molti libici che sostenevano Gheddafi. E' inutile accusare di 
questo la propaganda, anche perché in Libia era molto inefficace e molto 
irrisa. La propaganda infuria in molte democrazie, guarda l'Italia o gli 
Stati Uniti. Allora perché il CNT non ha preteso che si tenessero elezioni 
libere e pienamente regolari, in modo da poter accertare e dimostrare a 
tutti chi era in maggioranza, piuttosto che invocare la morte 
dell'avversario? Ti sembra un comportamento democratico?
Per favore non mi rispondere che con Gheddafi al potere nessuna libera 
elezione sarebbe stata possibile. Gheddafi non era al potere in metà della 
Libia e soprattutto aveva gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
Cordialmente,
Alberto Cacopardo

Per chi è vicino a Firenze, segnalo qui sotto una delle pochissime 
iniziative sulla Libia, che si terrà domani:

mercoledì 14 settembre - nella Festa regionale di SEL Toscana
Firenze, l.no A. Moro, area verde Teatro Tenda-Saschall

ore 21.00, Palco centrale

Guerra di Libia: il sopruso e l'inganno

ne parliamo con:

Alberto Cacopardo - antropologo, membro dell'Ist. Italiano per l'Africa e 
l'Oriente

    “Guerra o diritto: Onu, Nato, Italia e l'inganno dell'ingerenza 
umanitaria”

Stefano Pellò - Univ. Venezia, dipart. studi sull'Asia e l'Africa 
Mediterranea

    "La società libica, Gheddafi, la guerra tribale e i bombardamenti Nato"

Paolo Solimeno - Forum Democrazia giustizia diritti di SEL Firenze

    "1911-2011: italiani brava gente fra genocidio e guerre inutili"



----- Original Message ----- 
From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
To: "Lista pace Peacelink" <pace at peacelink.it>
Sent: Tuesday, September 13, 2011 9:19 AM
Subject: R: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal 
massacro


> Per Mary
>
> Leggi quello che ha scritto Amnesty Internazional nel suo ultimo rapporto.
>
> Secondo Amnesty, infatti, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) 
> libico deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi, in modo 
> da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha 
> dichiarato Amnesty, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei 
> diritti umani durante il conflitto libico. Il rapporto, di 107 pagine, 
> intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture", 
> ha denunciato le violenze commesse dalle forze pro-Gheddafi, ma accusa 
> anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani, che in alcuni 
> casi si configurano come "crimini di guerra".
>
> Questa e' la mailing list di PeaceLink sulla pace e non possiamo sostenere 
> una guerra. Per di piu' una guerra in cui i vincitori si stanno macchiando 
> di crimini di guerra di cui pochissimi mass media parlano.
>
> Chiederci di chiudere un occhio su queste cose e' fuori dalla nostra 
> "mission" di persone impegnate per la pace e i diritti umani. In passato 
> abbiamo come PeaceLink abbiamo criticato il regime di Gheddafi mentre il 
> nostro governo (con il consenso dell'opposizione del Pd) siglava un patto 
> di amicizia che prevedeva anche una collaborazione militare, oltre che un 
> muro anti-immigrazione. Adesso quegli stessi pessimi provvedimenti 
> verranno rinnovati con il governo del Cnt, assieme ai contratti 
> petroliferi: un cinismo unico!
>
> In questo momento va fermata la guerra.
>
> Il compito dell'Onu non e' quello di far vincere la guerra ai "buoni", 
> altrimenti andrebbe riscritto lo statuto dell'Onu.
> In un conflitto scegliere i buoni da far vincere e' cosa ardua e - lo 
> insegna la storia - la guerra e' un gioco sporco, e prima la si bandisce e 
> meglio e'.
>
> La nostra posizione e' dunque a favore di un cessate il fuoco, sulla base 
> di quanto previsto dalla risoluzione (non applicata) dell'Onu n.1973.
>
> Ciao
> Alessandro
>
>
> www.peacelink.it
>
> -----Original Message-----
> From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
> Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 12 Sep 2011 16:08:38
> To: <pace at peacelink.it>
> Reply-To: pace at peacelink.it
> Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal 
> massacro
>
> è veramente bizzarro. Faccio parte di tanti gruppi Libici (in esilio, in
> Libia) che compongono nell'insieme forse 8000 persone o più (ovviamente,
> loro rappresentano tante persone che non sono iscritti)... a parte 3 o 4
> voci discordanti, I LIBICI, gente che ama la pace e la giustizia, non
> sostenete i vostri punti di vista. Sono capacissimi di decidere per sè se
> tutto questo è "una guerra NATO" oppure un passo sulla loro propria
> liberazione, un USO proprio dell'occidente e non un essere usato
> DALL'occidente. Quanti Libici sono dalla vostra parte in queste
> manifestazioni? E sono persone che nel passato hanno avuto legami o 
> ottenute
> favori per il loro affiliazione o "fedeltà" con Gheddafi? Perché 
> veramente,
> a vedervi così, sembra che fregate del tutto dei libici e pensate solo ai
> vostri dogmatismi.
> Mary
> 

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