| Concordo con Nicoletta Crocella e sottoscrivo. Enrico 
Peyretti   
 
  ----- Original Message -----  Sent: Wednesday, December 30, 2009 2:33 
  PM Subject: Re: [pace] E l'Iran? Almeno tra noi, dovremmo ragionare intanto sulla informazione, 
  sbilanciata, falsa, fuorviante... Ci dicono tanto dell'Iran forse perchè 
  stanno preparando il terreno ad un intervento armato contro l'Iran, che 
  colpirà quelle stesse persone che ora manifestano e cercano faticosamente di 
  far evolvere la loro realtà. Ovviamente sto semplificando, il discorso è molto 
  più complesso, ma dobbiamo fare molta attenzione a sottolineare che per 
  solidarietà con i popoli non esistono guerre giuste, che l'opzione militare 
  blocca sempre le spinte riformiste e le aperture, compattando tutti nella 
  difesa del paese attaccato, anche perchè gli "effetti collaterali" prodotti 
  dagli eserciti che dicono di voler portare la democrazia sono tali da creare 
  disgusto e rifiuto. Allora ancora una volta, mentre dichiariamo la nostra 
  solidarietà a chi cerca una via di evoluzione della propria società in senso 
  più libero e democratico, dobbiamo affermare con determinazione che siamo 
  contrari a qualunque azione di forza, E questo andrebbe detto a tutti quelli 
  che nell'area hanno le armi puntate. E non dobbiamo dimenticare la situazione 
  globale della zona, con Israele che cerca l'occasione per allargare il 
  conflitto ed andare nella disattenzione generale verso la distruzione della 
  Palestina...
 Soltanto ora che il governio egiziano ha offerto ai pacifisti 
  della Gaza Freedom March una "polpetta avvelenata" come diceva ieri un 
  partecipante in collegamento, aprendo un varco per 100 persone su 1500, per 
  l'intervento "umanitario", cercando così di bloccare il significato politico 
  della marcia, soltanto ora in Italia si comincia a parlarne, poco e quasi di 
  straforo. E non ditemi che i temi non sono collegati: ampi servizi forniti 
  sulle manifestazioni in Iran, e per una volta il blocco dei giornalisti e 
  delle informazioni ufficiali non ferma le notizie, mentre nulla si dice sulla 
  continua repressione dei palestinesi, sugli omicidi a sangue freddo,-(solo in 
  questi ultimi giorni tre ad Ebron, ammazzati in casa, e tre a Gaza, questi 
  ultimi,ovviamente definiti "terroristi", stavano semplicemente raccogliendo 
  rottami di ferro,)- e poco o nulla sulla marcia, cercando di cancellarne il 
  significato politico, visto che non si può nascondere del tutto, per parlare 
  soltanto degli aiuti umanitari....
 In questo gioco di disinformazione 
  organizzata ovviamente ha un ruolo notevole il rilievo che viene dato alle 
  beghe di casa nostra, alle esternazioni del premier e alla poca capacità 
  reattiva di un'opposizione che purtroppo è sulla stessa china. Credo che sia 
  importante parlare d'altro, della vita, dei problemi delle persone, della 
  immigrazione e della solidarietà, del razzismo che sta esplodendo da noi, e di 
  come si autoconferma e si giustifica con eventi lontani da qui, e di come la 
  guerra di religione sia un modo arretrato, antico, di ragionare, che però 
  viene rispolverato dai razzisti di casa nostra.
 E credo che sia importante 
  fare un lavoro di disvelamento di quello che sta dietro le notizie ufficiali, 
  di come la nostra emozione viene diretta ed incanalata e di come gli stessi 
  comportamente stigmatizzati in Iran, ad esempio, vengano accettati se agiti 
  altrove "per combattere il terrorismo" per affermare la propria giurisdizione 
  di paese sovrano, per sostenere l'occidente contro il nemico che lo attacca, e 
  via di questo passo.
 Nicoletta Crocella
 
 Il giorno 30 dicembre 2009 12.27, Claudio Bazzocchi 
  <claudio.bazzocchi at poste.it>  
  ha scritto:
   
    C'è una cosa che mi 
    sorprende molto in questi giorni leggendo questa lista pace.
    Si tratta del silenzio 
    sull'Iran. È una situazione classica di ribellione civile contro 
    l'oppressione e per la libertà che dovrebbe interessare i nonviolenti, sia 
    per la cosa in sé sia perché si tratta di un caso in cui le tecniche di 
    azione nonviolenta risultano molto efficaci. E invece niente. Tutti a 
    parlare di Berlusconi, della sinistra che avrebbe tradito (interessante la 
    categoria del tradimento, che evoca scenari inquietanti proprio a sinistra), 
    di Obama, ecc... Strano, 
    no? 
 Claudio 
    Bazzocchi Bologna
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