Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia Menapace



Il 21 giugno 2008 16.03, Enrico Peyretti <e.pey at libero.it> ha scritto:
> Tollerare, pur disapprovandola apertamente, la presenza italiana nella
> guerra afghana, proseguita dal governo Prodi, era per evitare quello che ora
> i "pacifisti" astratti e irresponsabili hanno ottenuto: il governo
> Berlusconi, che fa anche molto peggio, e non solo nella guerra ai taliban ma
> nella guerra alla Costituzione

Scusami Enrico, ma questo ragionamento mi sembra piu' vicino a
Machiavelli che a Gandhi.

Nessun fine, per quanto nobile, puo' giustificare il proprio appoggio
politico alla guerra.

Pero' Gandhi diceva anche che bisogna giudicare l'errore e non chi lo
commette, e da questo punto di vista non sono d'accordo con chi dice
"dopo quell'errore, la Menapace non ha piu' il diritto di parlare sui
temi del pacifismo".

La teoria del "voto utile", a mio giudizio, e' stata un inganno
culturale bello e buono.

Io ho sempre esercitato il "voto di coscienza", ben consapevole che io
posso solo rispondere delle mie azioni e non decidere dei destini del
paese.

Ci hanno ripetuto all'infinito "la salvezza del paese dal demonio
dipende da te", e non ci siamo accorti che nel frattempo stavamo
vendendo l'anima al diavolo premiando una classe dirigente politica
che avrebbe dovuto essere denunciata per crimini di guerra in serbia.

Il risultato di queste teorie e' stato catastrofico, e almeno ora
bisognerebbe riconoscerlo.

1 - Berlusconi e' andato su comunque

2 - Il "voto utile" ha spazzato via dal parlamento quei brandelli di
sinistra dove si poteva esercitare quella gradualita' del cambiamento
di cui tu parli, e che a mio avviso e' ben diversa dal dire "appoggio
azioni criminali all'estero per non far governare un criminale in
Italia", perche' se poi viene a governare una persona onesta in Italia
tu comunque risponderai in solido dei crimini commessi all'estero da
quella persona onesta.

3 - Ora i voti utili rubati a Rifondazione in nome
dell'antiberlusconismo verranno utilizzati da un partito i cui
dirigenti hanno creato i CPT in Italia, e la fregatura sara' doppia:
il demonio e' salito sul trono e il tuo voto verra' utilizzato da
demonietti di serie B

4 - Nel frattempo alcune questioni care ai movimenti per la pace non
hanno piu' cittadinanza in parlamento perche' non c'e' piu' nessuno
che se ne fa carico.

Possiamo cominciare a fare una seria autocritica sulla teoria del
"voto utile" per rispettare anche chi considera che l'unica utilita'
di un voto possa essere quella di farti guardare allo specchio con la
coscienza pulita?

> Possibile che chi crede di operare nella politica e nella storia per la
> giustizia e la pace non veda che la storia è faticosa e dolorosa gradualità,
> e non è assoluta immediata affermazione del valore?

Ci sono dei valori a cui gli amici della nonviolenza non possono
rinunciare, ed uno di questi e' la coerenza dei fini con i mezzi.

Posso rispettare chi crede che la costruzione della pace nel mondo
passi attraverso una occupazione militare in Afghanistan decisa
unilateralmente dalla piu' grande potenza militare mondiale. Pero'
questo pensiero diventa meno rispettabile se si cerca di conciliarlo a
forza con la filosofia e la prassi nonviolenta

La Menapace puo' dire "l'ho fatto a fin di bene" e va rispettata in
questa sua convinzione.

Diverso e' dire "l'ho fatto a fin di bene, ed e' stata una azione
nonviolenta nei fini adottati, nei mezzi impiegati e nei risultati
ottenuti". Questa posizione non e' accettabile.