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cokeria Ilva Taranto, lettera anonima (e 6 anni di ritardi)
Erano passate poche ore dall'ordinanza del Sindaco di Taranto sulla cokeria
ed ecco una sorpresa. Ritornando a casa dagli scrutini, verso le 19, ho
trovato nella buca della posta un fascicolo con un messaggio anonimo, molto
sbiadito e stampato con una vecchia stampante ad aghi:
"All'attenzione del prof. Alessandro Marescotti
Mi congratulo con lei per aver dato modo a chiunque di poter conoscere
veramente la realtà lavorativa nella cokeria di Taranto e per meglio capire
la gravità del problema, le consegno un raro documento: una relazione di
indagine ambientale fatta nella cokeria di Taranto nel 1995, di cui si sono
perse le tracce.
N.B. Dica a "**********" di stare attento, lo cercano".
Il bigliettino era graffettato su una vecchia fotocopia che riproduce una
relazione avente come oggetto "Trasmissione relazione di indagine
ambientale - Cokeria" inviata l'8 aprile 1995 dal Capo Servizio Igiene e
Sicurezza del Lavoro dell'allora USL TA/4, dott. Pasquale Imperatrice, alle
Segreterie Provinciali CGIL, CISL, UIL, CISNAL, CONFSAL, CISAL. In
particolare il fascicolo riporta il timbro di protocollo n.0651 del 14
aprile 1995 interno alla Camera del Lavoro CGIL di Taranto, e poco sotto il
nominativo di un membro della Fiom.
Il fascicolo è di 15 pagine e contiene la "relazione di indagine ambientale
- Cokeria ILVA - Polveri - Idrocarburi Policiclici Aromatici", firmata dai
dottori Giua e Spartera. In esso si legge nelle conclusioni: "Il D.Lgs.
626/94 (che recepisce, tra l'altro, la Direttiva CEE 88/379 sulla
protezione dagli agenti cancerogeni) pur non prevedendo valori limite per
il benzo-a-pirene, adotta l'obbligo di ridurre il livello di esposizione al
più basso valore tecnicamente possibile (art.62)". Nella relazione sono
elencati i valori delle polveri, degli IPA e del benzo-a-pirene rilevati su
50 postazioni di lavoro interni alle varie batterie della cokeria ILVA, in
cui svettano i valori altissimi di benzo-a-pirene rilevati per la mansione
"addetto coperchi" nel reparto BAT 9-10.
Tale addetto risulta esposto al benzo-a-pirene per valori 137.000 volte
superiori rispetto al valore a cui dovrebbe essere esposto un semplice
cittadino (valore guida di qualità dell'aria).
Le altre figure che contendono il primato di rischio cancerogeno sono
individuate nelle mansioni di addetto alla caricatrice e di addetto
bariletti. Chiude la relazione un prospetto statistico con il numero di
"morti attesi", calcolato sulla base di stime dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink