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Re: R: R: consumo di carne - argomento aperto
- Subject: Re: R: R: consumo di carne - argomento aperto
- From: Giorgio <gioyann at aruba.it>
- Date: Wed, 09 Feb 2005 15:58:00 +0100
- Organization: Facolta' di Medicina Veterinaria - Universita' di Pisa - AGG.2003 - Toscana - Italy
Gianluca Miano wrote:
Io intendevo dire che, nella crescita di un bambino, la stessa persona sempliciotta avrà bisogno di uno specialista nel caso voglia crescere il figlio correttamente secondo una dieta vegana, mentre non avrà bisogno di nessuno (anche se oggi si fa largo, e inutile, uso di pediatri) nel caso di una dieta "tradizionale". Con questo sono ben lungi dal giudicare negativamente la dieta vegana. Uno parla dei mali che affliggono il mondo e gli si risponde ANCORA su quanto fa bene (oppure male ) la carne, io la interpreto come derisione... Ti sono stati semplicemente contestati dei dati che tu stesso hai definito contestabili. Continuo a non vederci niente di "derisorio" o di superficiale. Il non voler vedere il problema nel suo complesso, e , come consumatore critico (e responsabile), non prendere atto che è il caso di cominciare a fare qualcosa, di cominciare ad invertire la tendenza sminuendo di fatto un problema che invece è gravissimo [...] Le prime due cause di effetto serra tra le attività umane sono la Zootecnia e l'agricoltura, (insime fanno più danni della siderurgia) e siccome la seconda per il 65% sfama animali e non gli uomini, di fatto gettando fuori dalla finestra proteine che potrebbero sfamare l'intero pianeta (basta un calcolo matematico non serve una laurea) rende bene l'idea di quanto l'agricoltura sia AL CENTRO DEL PROBLEMA e non il contrario! Nessuno vuole negare o sminuire niente. Solo dati contestabili, come quelli che parlano del bilancio delle proteine sprecate nella zootecnia. Fino a prova contraria l'energia non si crea nè si distrugge quindi tutto rientra nel ciclo del carbonio degli elementi. Il voler fare un solo bilancio delle proteine è assurdo, primo perchè gli animali producono anche grassi che non entrano nel bilancio finale delle proteine contate dai dati che tu riporti (e il grasso animale è l'alimento più nutriente in natura: lo sanno i cuccioli che crescono velocemente a base di latte grazie ai grassi in esso contenuti, lo sanno gli orsi del canada che mangiano solo la pelle dei salmoni, ricchissima di grassi, lasciando il resto agli animali spazzini). Quindi le calorie totali andrebbero contate contando anche i grassi, cosa che non ho ancora sentito fare nei dati "a disposizione". Il problema, come al soltio, è la re-distribuzione. Come vedi non è la volontà di sminuire il problema, bensì di osservarlo da più punti di vista e evitare superficialismi di parte. Mi sono prodigato per ripetere che è necessario ridurre i consumi di carne, che sono d'accordo con te sul fatto che allevamenti intensivi e fabbriche di animali non siano etici e vadano boicottate.E come le boicottiamo secondo te? Se non riducendo pesantemente il consumo di carne? Dicendo che i fagioli fanno male e possono persino essere letali? Quante notizie si hanno di gente che si è ammalata ed è deceduta a causa di fagioli? Io lo chiamo scherno questo, scusami eh? Come le boiccotiamo ?!?! Scusa, ma a questo punto mi sento schernito io. Perchè non mi sento ascoltato, ripeto 150 volte le stesse cose e nonostante tutto mi ritrovo a controbattere le stesse accuse. Lo trovo più offensivo che parlare del karma della lattuga. Le boicottiamo promuovendo l'acquisto da allevamenti non intensivi, che non stravolgano l'ambiente, che riciclino il letame per scaldare case, concimare o alimentare i motori a metano, che non usino pesticidi o antibiotici, che rispettino il benessere animale durante l'allevamento, che non pratichino mutilazioni, che lascino libertà di movimento ecc. ecc. ecc. ecc. La storia dei fagioli che fanno male era in un altro contesto, quello nel quale si parlava della salubrità di una dieta piuttosto di un'altra: prego di non snaturare la discussione. Intere popolazioni sono affamate dal nostro smodato modo di consumare e da cosa consumiamo, interi popoli si ingozzano di grassa e succulenta carne ed altri interi popoli non possono cibarsi altro che di the, ne vogliamo parlare seriamente oppure facciamo la gara su come sono sopravvissuti i nostri nonni in tempo di guerra? Ne vogliamo parlare seriamente. E infatti parliamo tutti di ridurre i consumi e ridistribuire le risorse. E ne parliamo dall'inizio, ma sembra di parlare contro un muro e a persone che non vogliano ascoltare ma solo criticare. Rifaccio qui una domanda: ma se è cosi' naturale uccidere, perché lo si fa di nascosto? Perché i macelli sono tra i luoghi più inaccessibili nella nostra società? Ma perchè ti fanno entrare, senza permessi, in una ditta che produce intonaci (dico il primo prodotto che mi viene in mente). O in una ditta di riciclaggio dei rifiuti ? Se sono posti inaccessibili è perchè molti giornalisti muoiono dalla voglia di campare di sensazionalismo e basta una foto anche poco chiara per scatenare valanghe di ispezioni, grane giudiziarie ecc. ecc. Ti sembra così strano ?? Giuro che a volte mi stupisco di certe argomentazioni.... Il karma della lattuga e la sofferenza della carota è stata una provocazione che è saltata fuori si e no mezza volta e tu la stai scorrettamente usata, di continuo, per prerpretare il tuo senso di "vittima immolata sull'altare del cosnumo critico". Sarà l'ora di rivedere questa posizione ??? Sarà l'ora di smettere di pensare di essere deriso ??Guarda che non sono io la vittima immolata Giorgio, non me ne puo' fregare di meno. Le vittime immolate sono i 150.000.000 (centocinquantamilioni) di animali uccisi ogni giorno, sono il 1.300.000 (unmiliardotrecentomilioni) di persone che potrebbero essere nutrite con la soia e i cereali destinati al consumo dei bovini, sono i 40.000 bambini che muoiono di fame OGNI GIORNO, la vittima immolata è GAIA che sta morendo! Non dovrebbe essere usata nemmeno quella mezza volta una provocazione cosi' stupida a fronte di una realtà cosi' drammatica! Ed invece, viene usata TUTTE le volte che si toccano questi argomenti, TUTTE LE VOLTE, SEMPRE! Sono anni che me lo sento dire, sono anni che tra questa ed altre "provocazioni" il tema viene spostato altrove. Guarda che il Karma della lattuga è stato toccato perchè hai parlato di concetto karmico di rispetto per gli animali uccisi. E' chiaro che parlando di karma in questi termini ti venga tirato fuori, visto che si parla di metafisica e ognuno è libero di credere o meno al karma, il karma della lattuga e la sofferenza della carota. Ma il contesto è ben altra storia dalle disgrazie di cui parli qui sopra, dai morti per fame o da GAIA che muore. Nessuno ti verrebbe a parlare di karma della lattuga se tu parlassi solo della fame nel mondo, e lo sai bene. Sei scorretto se usi questo argomento, nel contesto in cui è stato usato in questa discussione, per sentirti deriso. Io non vedo l'ora di smettere di pensare di essere deriso Giorgio, ma sono anni che chi fa scelte come la nostra si sente parte di una "minoranza tra le minoranze", e ti posso garantire che non è facile, non è affatto facile. Lo so bene. E' uan cosa che vivo ogni giorno per altri argomenti che riguardano il consumo critico, il riciclaggio (quante volte mi sono sentito rispondere: "che palle, sei fissato" quando cercavo di non far buttare tutto nel solito cestino al lavoro o alle feste,), l'inquinamento (sai quanti mi guardano pensando che sia matto a guidare un'auto trasformata a metano ??) ?? ci sono abituato, combatto e difendo le mie idee. Concludendo, io ho posto il problema in termini drammaticamente seri e confortato da numeri (che non sono mie visioni) che chiunque può trovare ed analizzare, mi si puo' rispondere che anche di vegetali si muore? Di la verità, ti sembra serio? Si, se il contesto in cui si discute riguarda la salubrità e non il consumo critico. E non ti si è parlato del fatto che di vegetali si muore nel contesto della fame del mondo. Saluti di pace, antispecisti e vegan Gianluca Saluti di pace, senza distinzione fra categorie di persone. Giorgio |
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- From: "Gianluca Miano" <gianluca.miano at piccolopopolo.org>
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