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Re: R: emergenza Jugoslavia - Intervista portavoce UCK - DiePresse
>Oh! Trovato! In tedesco ovviamente.
>La mia "traduzione" e' possibile grazie a riesumazione di tedesco
>scolastico. No garanzia qualita', gradite correzioni.
>F.
Grazie Francesco, il tedesco non lo parlo, pero' ho visto molte interviste
con i leader NLA/UCK in questi giorni (qualcosa devo aver mandato in lista).
>Il portavoce UCK Ahmati: "Abbiamo preparato la guerra per due anni"
>
>Intervista del "Presse". Sadri Ahmati, comandante dei ribelli
>albanesi, accampa diritti anche sulla capitale macedone Skopje.
Io avevo la citazione (che riporto sotto) di Agence France Presse che cita
Koha Ditore (quotidiano kosovaro) di cui e' editore Veton Surroi, che fra
l'altro secondo me (e un bel po' di altra gente) una delle poche persone
ragionevoli di tutti i Balcani, ed uno dei pochi che non ha paura di
cantarle chiare a mafiosi, primitivi e violenti fra la sua stessa gente; la
prossima volta che mi capita sottomano qualcuno dei suoi famosi editoriali
lo spedisco.
-- The National Liberation Army (UCK) have named Ali Ahmeti as their chief,
the newspaper Koha Ditore reported on Sunday. The UCK handed Ahmeti a
mandate "to try to find a way to advance the negotiation process with the
Macedonian government", the paper reported. Ahmeti, from Kicevo in
Macedonia, is believed to have been active for many years in the banned
Popular Front for Kosovo (LPK), Koha Ditore said.
Quindi, Ali Ahmeti (e' questo il nome che io ho trovato dappertutto, non so
se Sadri Ahmati sia un'errore di stampa o abbiano pescato su un comandante
a caso... ci sono gruppi molto piu' estremisti di altri, e' verissimo che
alcuni hanno idee stravaganti). Ali Ahmeti e' la persona designata
ufficialmente, come vedi sopra, per negoziare con il governo.
Il primo comunicato ufficiale NLA e' dell'11 marzo (il giorno prima della
nomina di Ahmeti, raccolto dal servizio albanese di Deustche Welle, e
questo e' l'elenco delle richieste:
>> In a statement sent Saturday to the Albanian language section of
Germany's Deutsche Welle radio, the rebels spelled out their demands,
including an internationally supervised census to firmly establish the
size of the ethnic Albanian community in Macedonia, a Vermont-sized
nation of 2 million people.
They also called for constitutional changes to grant ethnic
Albanians -- who make up about a quarter of the population -- a greater
share in running the country as well as social and economic benefits.
Although ethnic Albanian politicians serve in the Macedonian
government, the rebels dismissed them as part of a power structure that
has ignored the poor. They insisted they were ready to negotiate with
the government.
``If they are ready to go forward, we are too,'' Sokoli said.
(***Sokoli e' il nome di battaglia di un altro dei comandanti riconosciuti
dalla maggior parte delle fonti che ho visto io)
>(...)
>DIE PRESSE: Quali obiettivi ha l'UCK ?
>AHMATI: noi desideriamo la liberazione dell'intero nostro territoro
>dall'occupazione delle forze di sicurezza macedoni.
Qui c'e' bisogno di spiegare una cosa: in quella che era la Jugoslavia, la
questione della composizione etnica delle forze di polizia e' sempre stata
una delle cause del contendere. Da notare che l'esercito, come da noi,
nella sua parte di massa e' composto (come era per tutta la Jugoslavia,
cosi' e' per la Macedonia) soprattutto da coscritti, quindi inesperti e
comunque presenze temporanee, mentre la polizia e' composta da
professionisti a lungo termine, quindi importante strumento di controllo
sociale nonche' ambita come fonte di posti di lavoro, specialmente in zone
ad alta disoccupazione dove i servizi statali sono uno dei rari sbocchi
occupazionali, come appunto in Macedonia.
Insomma, il controllo della polizia e' un fattore chiave. In Croazia era lo
stesso, i croati si lamentavano che i poliziotti erano stati in maggioranza
serbi per tutto il dopoguerra. E metter mano a un cambiamento etnico nelle
forze di polizia, dall'altro lato, fu una delle mosse del nuovo governo
(dal '90 in poi) che spavento' di piu' i serbi di Croazia, contribuendo ad
accelerare il patatrac...
Quindi "liberare il territorio dalle forze di sicurezza macedoni" in prima
battuta significa proprio questo, perche' anche in questo caso gli albanesi
di Macedonia lamentano che i poliziotti sono in gran maggioranza macedoni
(slavi), anche se si e' messo in gran rilievo che a Tetovo il capo della
polizia e' albanese - e si e' anche messo in rilievo che da quando sono
scoppiati i combattimenti non conta piu' nulla. Nel villaggio di
Tanusevci-Tanusa, dove sono avvenuti i primi scontri, si lamentavano da
tempo casi di brutalita' della polizia macedone nei confronti degli
abitanti albanesi
>Si tratta peraltro
>di quei territori, sui quali gli albanesi mantengono la maggioranza
>della popolazione. Noi rivendichiamo pero' anche diritti su quelle
>citta' che sono storicamente nostre citta'.
>DIE PRESSE: Questa e' una pretesa molto vasta. Cio' comprende anche la
>rivendicazione [*Anspruch] della capitale macedone Skopje?
>AHMATI: Si'.
>(...)
>
>[* Anspruch puo' voler dire sia pretesa, rivendicazione, che
>occupazione militare, ma il discorso verte sul territorio e non sui
>diritti di cittadinanza.]
Mah, non ti sembra che Die Presse abbia tagliato un po' corto? (ho dato
un'occhiata al testo che hai riportato in coda, ed hanno tagliato li',
"Ja") Io personalmente, da giornalista, sarei andata avanti a chiedere cosa
esattamente signifca "rivendicazioni".
Ad ogni modo, ancora il sacchetto di caramelle non te lo sei meritato,
eheheheh... L'avevo promesso a chi mi trovava riferimenti a NLA che
dichiara di voler realizzare la Grande Albania, e anche qui se noti bene
non la si nomina neppure, ne' si parla di annessioni all'Albania, e neppure
di alleanze o almeno sostegni morali, collegamenti tecnici... niente.
Perche' Tirana e' stata la prima a lavarsene ufficialmente le mani. Le
ragioni le ho gia' spiegate.
E' una questione tutta interna alla Macedonia, pur con la questione di
"anspruch"/rivendicazioni di cui sopra. Siccome leggo decine di testi al
giorno, posso dirti che quelli che mi sono passati sott'occhio fin qui
riguardano rivendicazioni sul fatto che gli albanesi non sono meno
autoctoni dei macedoni. Vogliono cambiare la costituzione perche' non gli
basta di essere una minoranza etnica. Che poi pretenderlo a suon di bombe
sia del tutto questionabile, e' un'altra faccenda.
Ho trovato si' commenti, raccolti da vari reporter che si sono recati in
prima linea fra i ribelli, di singoli che ammettevano di desiderare una
riunificazione dei territori abitati da albanesi, ma finivano per
concludere: "ascoltiamo quello che ci dicono i capi".
Per ora, questo e' quanto ho letto io.
paola