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Re: Out of the house, into legislature (Christian Science Monitor, OCTOBER 23, 2000)



*  On:           25 Oct 00,    at 15:21
*  Subject:   Re: Out of the house, into legislature (Christia
*  Paola Lucchesi <pck-yugoslavia@peacelink.it>   wrote:

> >Sarebbe da chiedere alle donne non albanesi del Kosovo se sono
> >d'accordo, ma non si sa bene dove siano finite.
> 
> Forse tu non lo sai, io sono da anni su una mailing list internazionale di
> organizzazioni femminili e ti posso dare un po' di nomi e cognomi se vuoi
> (a parte Natasa Kandic di cui si e' parlato molto ultimamente, una delle
> persone piu' coraggiose che esista) di donne kosovare e serbe che hanno
> continuato a parlarsi e a offrirsi sostegno reciproco in tutto questo
> periodo disgraziato. Le uniche persone che ho sentito offrire parole di
> comprensione e sostegno a membri dell'altro gruppo, devo dire, sono state
> donne. Poche, ma buone.

Quio non si parla di singoli casi, ma delle elezioni amministrative volute da 
Kouchner e da tutti - Uck e minoranze comprese - viste quantomeno inutili se 
non illusorie o peggio causa scatenante di nuovi guai grossi. Ben vengano 
notizie di dialogo, che a livello individuale non mi meravigliano, ma non mi 
pare il caso di esultare per 'le opportunità politiche offerte alle donne' con le 
elezioni nella provoncia jugoslava occupata dalla Nato e amministrata 
comunque dall'Onmik, cui rimane il potere decisionale sulle delibere delle 
amministrazioni che saranno elette e perfino il potere di scioglierle d'autorità. 

Vi allego un breve articolo dal Manifesto. 

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http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/24-Ottobre-2000/art22.htm

24 Ottobre 2000 

 L'Uck minaccia Rugova

 Ibrahim Rugova, leader della Lega democratica del Kosovo (Ldk), è arrivato 
ieri a Djakovica, dove il suo  partito è da giorni oggetto di attentati, per 
tenere un comizio elettorale davanti a circa 7mila simpatizzanti. 
Non ha potuto farlo per il clima di violenza in tutta la città e perché 
all'improvviso è stata  tagliata l'energia elettrica in tutta l'area per boicottare 
la sua presenza. 
Rugova ha accusato duramente Hasim Thaqi, leader del Partito democratico 
e ex capo dell'Uck, di "intimidire e minacciare" i candidati  moderati 
kosovaro-albanesi alle elezioni amministrative che si terranno il 28 ottobre. 
Il clima pesante è continuato al punto che lui e le sue guardie del corpo 
hanno dovuto lasciare la città sotto scorta del contingente italiano della Kfor-
Nato. 
 Un attentato dinamitardo era stato compiuto domenica notte contro 
l'abitazione a Djakovica (Kosovo  occidentale) di Fahri Morina, candidato 
alle elezioni amministrative del prossimo 28 ottobre e dirigente della Ldk.  
L'esplosione ha provocato molti danni ma stavolta nessuna vittima. Nella 
stessa notte, secondo fonti del partito di Rugova, altri tre attentati erano stati 
sventati nella  stessa città contro altrettanti esponenti della Ldk.
 Fin dalla fine del 1999, ma più intensamente a partire dall'agosto scorso 
quando in Kosovo è cominciata la  campagna per le elezioni - senza serbi e 
volute a tutti i costi dall'amministratore Onu Bernard Kouchner - ci sono stati 
numerosi episodi di violenza a sfondo politico gran parte dei quali hanno 
avuto per obiettivo esponenti moderati della Ldk, con 20 uccisioni. 
Il partito viene considerato favorito nei sondaggi. 

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> Comunque, a proposito di voto, i Serbi del Kosovo hanno deciso di
> boicottare le elezioni amministrative di sabato. Cosi' come gli Albanesi
> hanno boicottato quelle jugoslave il mese scorso.

Per forza, non volevano trovarsi un Kostunica nazionalista serbo 
filooccidentale tra i piedi, altrimenti addio indipendenza, e non potevano 
certo votare Milosevic (A proposito, strana dittatura quella di Slobo, in cui si 
tengono elezioni multipartitiche....) Come vuoi che ora i pochi serbi rimasti in 
Kosovo votino? per cosa, per santificare il lavoro fatto dalla Kfor e dall'Uck, 
con almeno 200.000 albanesi d'Albania ora lì residenti e almeno altrettanti 
profughi di ogni etnia scappati sia in Serbia che nel resto d'Europa? 
Non mescoloare patate con cavoli, per favore. 

> I Serbi non vogliono vivere in un Kosovo indipendente quindi hanno paura
> che votare alle elezioni significhi accettare l'indipendenza del Kosovo.
> Per la stessa ragione, ovvero la paura di dover rientrare in una Jugoslavia
> che non vogliono, gli Albanesi non hanno voluto votare alle elezioni
> jugoslave. Che pero' i Serbi del Kosovo in qualche modo hanno organizzato
> anche laggiu', in case private, con Kouchner che non sapeva che cavolo
> fare: da una parte, ufficialmente il Kosovo e' pur sempre Jugoslavia,
> dall'altra non si voleva appoggiare il voto voluto da Milosevic. 

E chi altro doveva indire le elezioni se non il Presidente jugoslavo? Le 
elezioni politiche per il parlamento federale erano in normale scadenza, 
come anche quelle amministrative. La sola novità è stata che Milosevic ha 
anticipato di 10 mesi la fine del suo mandato presidenziale (eletto dal 
Parlamento) e andare al voto in un'unica tornata. Che razza di dittatori, veh? 

> Alla fine
> li hanno lasciati fare, con un tot di protezione delle forze ONU ma senza
> co-organizzazione o finanziamenti. 

Per forza, tutti i finanziamenti sono finiti al DOS, via Ungheria. 

> Situazione assolutamente ridicola,
> ovvero verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere. 

appunto

> Insomma, e' un bel pasticcio. Non vogliono vivere insieme, nessuno dei due
> gruppi, a meno di non essere sicuri di essere quelli che comandano. Hanno
> paura entrambi e purtroppo non si puo' andar sinceramente a dire ne' agli
> uni ne' agli altri che hanno torto.
> 
> Kouchner dice "come pretendete che io metta a posto il Kosovo in un anno
> quando sono tredici secoli che questi si fanno la guerra?". Tant'e' che lui
> si e' gia' stufato, sta con le valige in mano. Spera di pigliare l'incarico
> di Alto Commissario per i Rifugiati, quello che vorrebbe anche Emma Bonino. 

Per mettere a posto le cose non basta un amministratore-governatore con la 
spada dela Nato in mano, ci vuole un politico, una politica (non parlo di una 
donna o della Bonino, parlo in senso generico...) seria e leale, quella che è 
mancata, ad esempio, a Rambouillet. 
Kouchner va a Bruxelles? Si vede che prenderebbe più soldini, è la carriera, 
da fondatore di Medici Senza Frontiere a commissario europeo, senza 
essere stato mai eletto da nessuno: un esempio lampante di democrazia 
occidentale. 

> Se davvero Bush vince le elezioni Usa e davvero ritira le sue truppe dai
> Balcani (ma non lo fara', e' una balla elettorale, e poi gli Usa hanno una
> bella megabase militare a Urosevac, da mezzo miliardo di dollari, ha anche
> un bel nome espressivo "Camp Bondsteel") 

Se lo fa lo ammazzano, come è successo a John per il Viet-Nam.

possiamo pure prepararci a
> riaprire i campi profughi... Dindijc da Belgrado ha gia' detto che vuole
> rispedire l'esercito jugoslavo in Kosovo come regalo di Natale, e tutti i
> leader Albanesi in coro (compreso il pacifista Rugova) hanno detto:
> "provateci e sara' guerra". 

Però dal punto di vista legale è giusto: è previsto pure dalla risoluzione 1244 
dell'Onu, do you know? Ma visto che l'UCK è così forte, più dell'Onu e della 
Nato, non si farà. Ti convince? 

> Speriamo che passata l'ubriacatura di chiacchiere sugli eventi di Belgrado
> all'ONU trovino qualcuno con la testa sulle spalle da mandare a Pristina.
> Magari una donna. 

Sì, la Bonino con dietro Marco con la mimetica...

ciao, yure

> 
> 
> paola
> 
> 

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Giorgio Ellero 
<glr_y@iol.it> 
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