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Re: Out of the house, into legislature (Christian Science Monitor,OCTOBER 23, 2000)



>Sarebbe da chiedere alle donne non albanesi del Kosovo se sono
>d'accordo, ma non si sa bene dove siano finite.

Forse tu non lo sai, io sono da anni su una mailing list internazionale di
organizzazioni femminili e ti posso dare un po' di nomi e cognomi se vuoi
(a parte Natasa Kandic di cui si e' parlato molto ultimamente, una delle
persone piu' coraggiose che esista) di donne kosovare e serbe che hanno
continuato a parlarsi e a offrirsi sostegno reciproco in tutto questo
periodo disgraziato. Le uniche persone che ho sentito offrire parole di
comprensione e sostegno a membri dell'altro gruppo, devo dire, sono state
donne. Poche, ma buone.


Comunque, a proposito di voto, i Serbi del Kosovo hanno deciso di
boicottare le elezioni amministrative di sabato. Cosi' come gli Albanesi
hanno boicottato quelle jugoslave il mese scorso.

I Serbi non vogliono vivere in un Kosovo indipendente quindi hanno paura
che votare alle elezioni significhi accettare l'indipendenza del Kosovo.
Per la stessa ragione, ovvero la paura di dover rientrare in una Jugoslavia
che non vogliono, gli Albanesi non hanno voluto votare alle elezioni
jugoslave. Che pero' i Serbi del Kosovo in qualche modo hanno organizzato
anche laggiu', in case private, con Kouchner che non sapeva che cavolo
fare: da una parte, ufficialmente il Kosovo e' pur sempre Jugoslavia,
dall'altra non si voleva appoggiare il voto voluto da Milosevic. Alla fine
li hanno lasciati fare, con un tot di protezione delle forze ONU ma senza
co-organizzazione o finanziamenti. Situazione assolutamente ridicola,
ovvero verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

Insomma, e' un bel pasticcio. Non vogliono vivere insieme, nessuno dei due
gruppi, a meno di non essere sicuri di essere quelli che comandano. Hanno
paura entrambi e purtroppo non si puo' andar sinceramente a dire ne' agli
uni ne' agli altri che hanno torto.

Kouchner dice "come pretendete che io metta a posto il Kosovo in un anno
quando sono tredici secoli che questi si fanno la guerra?". Tant'e' che lui
si e' gia' stufato, sta con le valige in mano. Spera di pigliare l'incarico
di Alto Commissario per i Rifugiati, quello che vorrebbe anche Emma Bonino.

Se davvero Bush vince le elezioni Usa e davvero ritira le sue truppe dai
Balcani (ma non lo fara', e' una balla elettorale, e poi gli Usa hanno una
bella megabase militare a Urosevac, da mezzo miliardo di dollari, ha anche
un bel nome espressivo "Camp Bondsteel") possiamo pure prepararci a
riaprire i campi profughi... Dindijc da Belgrado ha gia' detto che vuole
rispedire l'esercito jugoslavo in Kosovo come regalo di Natale, e tutti i
leader Albanesi in coro (compreso il pacifista Rugova) hanno detto:
"provateci e sara' guerra".

Speriamo che passata l'ubriacatura di chiacchiere sugli eventi di Belgrado
all'ONU trovino qualcuno con la testa sulle spalle da mandare a Pristina.
Magari una donna.


paola