[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Re: [glt NV] Lilliput e i treni della morte.



At 16.52 24/02/2003 +0100, Marco Trotta ha scritto:
>occorre cambiare anche la nostra prospettiva: se pensi che i blocchi dei
>treni vengano fatti da gruppi organizzati, o dai "soliti" disobbedienti,
>tanto per fare nomi e cognomi, credo che tu ti stia sbagliando.

Certo, altrimenti dovrei includere tra i disobbedienti anche don Bizzotto, 
e non mi pare il caso... :-)

Cmq in definitiva la nostra differenza di vedute credo che nasca dalla 
differenza di prospettive. Cio' che a te pare indispensabile su una 
prospettiva globale a me sembra rischioso visto dalla prospettiva personale 
di un singolo manifestante che rischia delle conseguenze che non sono 
NECESSARIAMENTE proporzionate all'utilita o all'efficacia del suo gesto. Io 
penso che stiamo facendo una scommessa... sul tavolo della roulette stiamo 
puntando una possibile condanna per interruzione di pubblico servizio, e se 
qualcuno si incazza magari ci mette pure una bella associazione sovversiva 
e compartecipazione psichica per tutti i presenti, il problema e' capire 
dall'altra parte la posta qual e', perche' se si tratta di vite umane 
qualunque rischio giudiziario passa in secondo piano, ma se si tratta solo 
di azioni simboliche, cerchiamo di renderci conto che oggi per una azione 
simbolica fatta a Genova ci sono molti ragazzi inquisiti e agli arresti 
domiciliari e non perche' invischiati in una situazione che li ha spinti a 
reagire.

Quello che a mio avviso non e' assolutamente dimostrabile a priori e' che 
il gioco valga la candela, semplicemente perche' il gioco non si sa qual 
e', non sono chiari gli obiettivi e i possibili risultati, e la candela e' 
altrettanto oscura, non si conoscono fino in fondo i rischi e le conseguenze..

Io sono libero di giocarmi ai dadi anche il braccio sinistro, basta che 
siano chiare le regole (Quali sono i reati ipotizzabili? Quali le pene 
previste?) e la posta in gioco (cosa ci ripromettiamo di ottenere? A che 
costo?). La cosa minima da fare sarebbe un vademecum legale affinche' chi 
partecipa alle azioni di blocco sia consapevole fino in fondo di quello a 
cui va incontro.

Io non credo che i benefici ottenuti con la lotta al G8 siano stati 
maggiori dei danni ricevuti da tutte le persone indagate e incarcerate 
perche' hanno vissuto situazioni piu' grandi di loro e della loro capacita' 
di resistenza nonviolenta, e mi chiedo se i benefici potenziali ottenibili 
con i blocchi ai treni saranno maggiori dei danni potenziali. Tutto qui. Mi 
permetto solamente di sollevare dei dubbi, non sono certo che le azioni 
contro i treni siano delle cavolate (sulla dichiarazione di guerra 
pre-genova avevo le idee molto piu' chiare), ma non sono neppure certo che 
siano indispensabili e che siano la cosa migliore da fare.