Fwd: [Coordinamento Firenze 10+10] Conclusioni Assemblea sulla Siria a Firenze 10+10
- Subject: Fwd: [Coordinamento Firenze 10+10] Conclusioni Assemblea sulla Siria a Firenze 10+10
- From: semprecontrolaguerra <semprecontrolaguerra at gmail.com>
- Date: Wed, 14 Nov 2012 00:46:06 +0100
Martina mi ha inviato questo testo mi piacerebbe avere riscontri da chi presente ************** Assemblea sulla Siria a Firenze
10+10 10 novembre 2012 Il conflitto siriano e
le sue sfide ai movimenti per la pace: promuovere un cessate
il fuoco e una pace giusta, sostenere la riconciliazione Nel 2002 al Forum
Sociale Europeo di Firenze abbiamo discusso come mobilitarci
contro l’invasione dell’Iraq. Volevamo prevenire una guerra
costruita su falsità, che non avrebbe portato la democrazia per
la popolazione irachena ma morte, distruzione e un nuovo governo
autoritario. Dieci anni dopo, vorremmo che le potenze mondiali
avessero ascoltato il nostro grido. Oggi la Siria
dovrebbe avere un’importanza analoga per i movimenti contro la
guerra, ma questa volta le forze che si oppongono alla pace sono
molteplici. C’è un regime le cui forze armate bombardano città e
sparano a manifestanti che chiedono democrazia, ci sono ribelli
che reputano la lotta armata ormai indispensabile per promuovere
un cambiamento, ci sono potenze esterne che hanno usato questa
violenza per alzare il livello del conflitto tentando di
scatenare una guerra contro la Siria, e stanno armando
l’opposizione interna, ci sono fazioni tra i ribelli armati che
promuovono il fondamentalismo e il settarismo, compiono atti
terroristici e violazioni dei diritti umani. In questa
difficile situazione, abbiamo cercato di capire cosa possano
fare i movimenti sociali per appoggiare la popolazione siriana,
i rifugiati, e la società civile che osa immaginare una via
nonviolenta verso la democrazia, e una reale prospettiva di
riconciliazione. Concordiamo tutti che un immediato cessate il
fuoco è necessario per prevenire ulteriore spargimento di sangue
e per rallentare il corso della guerra civile. La gran
maggioranza della popolazione vuole la pace e uno stato
autenticamente democratico, quindi un processo di riforma dello
Stato deve essere costruito da tutte le componenti del popolo
siriano. La libertà d’espressione e di informazione devono
essere garantite e ogni manipolazione deve essere denunciata e
condannata. Tutti i gruppi religiosi ed etnici devono essere
protetti, con particolare attenzione ai rifugiati e alla
minoranze, in partenariato con la società civile dei paesi
circostanti dove il conflitto rischia di estendersi. E’
necessario intraprendere azioni collettive per spingere le
istituzioni europee e i governi a lavorare per una pace giusta,
invece di pianificare un intervento armato esterno o di
appoggiare fazioni armate. Riconosciamo di
essere divisi sulle priorità da assegnare a ciascuno di tali
problemi e obiettivi, ma agiremo tramite coalizioni
diversificate con i seguenti intenti:
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