Mary Rizzo e' fuori policy



Mary Rizzo ha scritto: "Marescotti non ha nemmeno UN contatto in Siria che non sia pro-regime".

Questa accusa di Mary Rizzo nei miei confronti e' assolutamente infondata. Io non ho contatti pro-regime. Non sostengo il regime e, anzi, sono contro le violazioni dei diritti umani compiute dal regime siriano. 

E' tutto il contrario. Se Mary Rizzo guarda il sito di PeaceLink si rendera' conto che gli unici contatti siriani che abbiamo come PeaceLink sono con oppositori nonviolenti del regime.

L'"ideologia" che Mary Rizzo mi attribuisce e' a ben vedere una visione del mondo pacifista per la quale nel 1991 sono stato fra i fondatori di PeaceLink dopo la prima Guerra del Golfo. Questa e' la mia "ideologia" (visto che Mary Rizzo usa questo termine). Ed e' completamente allineata con lo spirito dell'articolo 11 della Costituzione Italiana.

Non ho alcuna intenzione di essere fantasiosamente accusato da Mary Rizzo, quasi fossi un fiancheggiatore del regime siriano. 

L'infondatezza dell'accusa la dice lunga sul contenuto di verita' delle informazioni che Mary Rizzo diffonde. 

Il fatto di considerare - da parte mia - "sciagurata" la lotta armata dell'ELS - di cui Mary Rizzo si fa evidentemente sostenitrice - non la autorizza a considerarmi pro-Assad.

Userei questo termine per tutte lotte che perseguono fini giusti con mezzi sbagliati o comunque controproducenti rispetto ai risultati attesi e auspicati.

Mary Rizzo e' liberissima di sostenere l'ELS e la sua lotta armata in Siria. Ma non lo puo' fare in questa lista che e' di PeaceLink. Questa e' una lista pacifista ed e' chiaro che Mary Rizzo si pone assolutamente fuori della policy se fa apologia della lotta armata.

Dato che il mio parlare del rifiuto della lotta armata sarebbe per Mary Rizzo "uno sputo in faccia" ai perseguitati dal regime siriano, la invito vivamente a scegliere un'altra lista più consona ai suoi scopi, dato che questa non e' quella adatta e dato che Mary Rizzo più non condivide lo spirito e l'impostazione di PeaceLink e di questa lista.

Sia chiaro: il mio non e' un intervento ideologico e persecutorio. Tengo a specificare che non e' possibile usare questa lista pace at peacelink.it - giusto per fare un altro esempio di lotta armata - neppure per sostenere, assieme alla lotta dei kurdi (massacrati dal regime turco), anche quella del PKK (Partito dei Lavoratori Curdi) che si oppone con le armi alla repressione turca.
Questa e' la "scelta" che vige in questa lista che ha fini pacifisti.
Se qualcuno fosse sostenitore del Partito comunista filippino, o delle Tigri del Tamil, o dell'Eta, o dell'Ira, o del Gruppo Combattente Islamico del Marocco, questa non sarebbe la sua lista.

Quindi sostenere un'organizzazione che promuove la lotta armata in Siria e' fuori policy. E Mary Rizzo e' fuori policy.

Il moderatore della lista Pace


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 16 Jul 2012 09:34:57 
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] sulla siria e il sud africa, una risposta

per carità! apparentemente A Marescotti non ha nemmeno UN contatto in Siria 
che non sia pro-regime. Perché basta veramente pochissimo per capire come il 
popolo ASSEDIATO in vari "città ribelle" considerano l'ESL. La realtà fa 
male quando urta con la propria ideologia, lo so, ma di chiamare quella che 
scrive Annalisa "pura propaganda" è anche uno sputo nella faccia di decine 
di migliaia di persone che non hanno difese contro l'esercito se non i 
gruppi armati dell'opposizione. Difese che non hanno ottenuto da 
nessun'altro, sia ben chiaro.


-----Messaggio originale----- 
From: Alessandro Marescotti
Sent: Friday, July 13, 2012 7:28 PM
To: Lista pace Peacelink
Subject: R: [pace] sulla siria e il sud africa, una risposta

Annalisa Roveroni parla in Siria delle "azioni, sanguinose certo ma 
prettamente di carattere difensivo, da parte dei gruppi armati 
dell'opposizione".

A me piace discutere con informazioni attendibili ma non farmi raccontare le 
favole.

Quella di Annalisa e' pura propaganda quando arriva a dire questo.


www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "a_roveroni at libero.it" <a_roveroni at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Fri, 13 Jul 2012 16:31:44
To: peace link<pace at peacelink.it>; Alessandro 
Marescotti<a.marescotti at peacelink.it>; <lorenz.news at yahoo.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] sulla siria e il sud africa, una risposta

provo a ripostare il mio messaggio di risposta  (con oggetto "letture, lotte 
e
siria") di alcuni giorni fa in quanto sembra che vi siano problemi di server 
di
peacelink e non e' arrivato alla lista.

>al signor Sarubbi e agli altri iscritti/e alla lista che hanno scritto
>risentiti e indignati dal mio messaggio:
>Sorvoliamo sulle solite accurse personali che - queste si' - niente hanno a
>che fare con la lista di discussione.
>Possibile che non si accorga che coloro che in Siria vogliono onestamente 
>il
>dialogo e la democrazia vengono accusati di fomentare gli "scioperi" e
sbattuti
>in prigione se non uccisi, o se stranieri come padre Dall'Oglio vengono
messi
>alla porta?
>Sul Sud Africa, lei si sbaglia di grosso su Mandela ! Puo' forse dispiacere
ad
>un nonviolento ( effettivo o presunto che sia ), ma i fatti stanno cosi' e
non
>si puo' stravolgerli a proprio piacimento, per sostenere i propri dogmi o
>cosrtuzioni ideologiche. Nel giorno della sua scarcerazione, nel discorso
che
>tenne davanti al municipio di citta' del capo disse testualmente: "la
liberta'
>che si profila all'orizzonte deve stimolarci a raddoppiare gli sforzi. La
lotta
>armata per porre definitivamente fine all'apartheid non e' terminata". 
>Ed
>ancora, successivamente, a proposito di dialogo, al termine di un
inconcludente
>incontro privato con De Klerk, disse: "In ogni modo come osa parlare di
>negoziati mentre lascia massacrare il nostro popolo". Egli ha parlato di
>"riconciliazione" solo successivamente, dopo circa 3 anni dalla sua
>liberazione, alla vigilia del referendum che avrebbe finalmente visto la
>vittoria della posizione dell' ANC per un sistema elettorale effettivamente
>democratico.
>Quindi, fatti tutti i debiti distiguo, il paragone con la Siria ci sta
eccome,
>perche il punto e proprio questo, che l'opposizione - tutta - al regime
>siriano, come ho letto nel resoconto dei fatti storici, molto utile, fatto
da
>Galbiati in questa lista, vuole che il Presidente responsabile dei 
>massacri,
>oppressione del suo popolo e delle incarcerazioni di professori e leaders
>dell'opposizione che continuano senza sosta anche adesso mentre egli parla
di
>accettare il dialogo, lasci il potere!
>Secondo Lei quello che scrivo non rientra negli argomenti della lista? Lei
>dovrebbe sapere, visto che disquisisce di ONU, che la Carta dell'Onu
contempla
>oltre che i mezzi pacifici anche quelli che prevedono l'uso della forza al
fine
>di ristabilire la pace internazionale (e oggi, con il nuovo diritto dei
diritti
>umani e la Corte Penale, anche i conflitti interni che causino "gross
>violations" dei diritti umani, come nel caso della Siria). Ebbene, la mia
>posizione da sempre e non solo nel caso della guerra civile in atto in 
>Siria
e'
>quella che occorre dare all'ONU - democratizzata, cioe' senza i poteri di
veto
>delle 5 grandi potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale - i mezzi
per
>intervenire direttamente con una propria polizia sovranazionale di fronte a
>queste violazioni della pace e dei diritti umani, ovunque cio' accada.  O
>almeno, visto che siamo ancora lontani da cio', dare maggiori mezzi e
strumenti
>di intervento ai caschi blu o osservatori dell'Onu dispiegati nel Paese.
Sarei
>forse una guerrafondaia per questo, come mi accuso' lei tempo fa?
Tutt'altro,
>mi preoccupo proprio di non lasciare che impunemente si violino la pace e i
>diritti umani! E' appena il caso di aggiungere, visto che le sta molto a
>cuore,  che sono particolarmente a favore che l'Onu intervenga anche per 
>far
>cessare i crimini di guerra e contro l'umanita' perpetrati dagli Stati
Uniti.
>Questo stato - ma non solo - sa benissimo infatti che questa evoluzione
>dell'ordine internazionale sarebbe per esso una grandissima minaccia alla
>propria impunita' e prepotenza globale, percio' l'ha sempre ostacolata in
ogni
>modo. Questa idea di rafforzare la governance internazionale dell'ONU e di
dare
>ad essa direttamente mezzi anche coercitivi - ma non solo!, prima di tutto
>pacifici e politici - per risolvere i gravi problemi e conflitti che vi 
>sono
>nel mondo, non e' di certo mia e neppure una novita'. E' da decenni che se
ne
>parla, penso all'Agenda per la Pace redatta proprio da Butrus Ghali quando
era
>Segretario generale dell'Onu, e che gli costo' guarda caso il "posto". Per
>quanto riguarda la mia capacita' di "attizzare rivoluzioni", non nascono
anzi
>lo sentirei come un atto di responsabilita' umana e di compassione,  avere
la
>possibilita' di aiutare gli oppositori al regime!
>Addirittura che Lei mi ritenenga in grado di "incitare la rivoluzione in
casa
>d'altri" mi sembra una enormita'. Quello che dal mio modesto osservatorio
vedo
>e' che la rivoluzione l'hanno iniziata i Siriani oltre un anno or sono, con
le
>loro manifestazioni del venerdi' per la liberta' e la democrazia effettiva
(non
>le elezioni beffa con accompagnamento di bombardamenti e arresti!) e che il
>regime ha risposto tentando senza successo di spegnerle con la violenza,
>innescando una spirale di conflitto armato che ha insanguinato il Paese.
>Veramente, trovo patetica se non fosse dannosa, questa ossessione che la
storia
>sia sempre eterodiretta, sia il prodotto di cospiratori, provocatori,
>mercenari, mandati dagli USA e dalla Nato, tutte cose che esistono ma che
>sviano l'attenzione dai protagonisti fondamentali: i quali sono senza alcun
>dubbio il popolo siriano e il regime del presidente Assad.
>Secondo Lei io mi ingerirei illegamente nei fatti interni della 
>Siria?Questa
>visione e' vecchia, statocentrica e utile solo ai poteri militari statuali
che
>pensano di poter fare cio' che vogliono contro i loro sudditi che si
ribellano.
>Che dice invece dell' Appello spedito a destra e a manca, che metteva sullo
>stesso piano i gravissimi atti del governo siriano - anche contro pacifici
>dimostranti - e le azioni, sanguinose certo ma prettamente di carattere
>difensivo, da parte dei gruppi armati dell'opposizione? Perche' mai non
dovrei
>poter esprimere il mio parere circa l'utlita' che si ricompongano in modo
>unitario i diversi partiti e movimenti dell'opposizione? Perche' non dovrei
>affermare (ma sono in buona compagnia mi pare) che sarebbe opportuno,
proprio
>in vista di una effettiva riconciliazione e pacificazione nazionale, che il
>Presidente che si e' macchiato del sangue del suo popolo si dimetta senza
>ulteriori indugi?
>Perche' la vostra posizione e' cosi' estremamente appiattita a quella della
>Russia, a quella dello stesso regime Siriano?
>Posso rispondere anche a Marinella Correggia che termina con un perentorio
>"Basta, la misura e' colma?". Non vorrei disturbare il suo gia' cosi'
provato
>sistema nervoso. A parte il fatto che non mi pare vi sia alcuna 
>solidarieta'
da
>esprimerti visto ch enon ti ho accusata di nulla, mi ero solo limitata ad
>osservare che vi sono quelli che possono entrare e muoversi liberamente in
un
>Paese sotto dittatura e quelli che non possono. A parte il fatto che 
>parlare
a
>nome di quelli che non possono esprimersi sui fatti di oggi perche' non 
>piu'
>tra noi non mi pare neanche un po' corretto. Quello che ti voglio dire e'
che
>le rivoluzioni le fanno non solo gli armati, non solo quelli che poi
prendono
>il sopravvento nel nuovo governo - quasi immancabilmente uomini e non dei
>migliori - le fanno soprattutto migliaia e migliaia di giovani, cittadini e
>cittadine semplici, che credono sia arrivato il momento per cambiare, che
>portano i simboli della rivoluzione, che scrivono nella rete internet, che
>rischiano la vita, magari anche per futili motivi o non condivisibili, ma
che
>cosi' hanno deciso per il loro Paese e il loro futuro. Quello che e' oggi 
>la
>Libia non ci piace, e' verissimo, ma ti sarebbe piaciuto maggiormente che
>Gheddafi avesse messo in pratica le sue promesse di vendetta contro i
giovani
>che si ribellavano, preferivi che i suoi aerei pilotati da mercenari
>dell'europa dell'est o da Africani neri che tanto bene guadagnavano con il
loro
>benefattore ristabilissero  lo status quo non di certo pacificamente?
>La comunita' internazionale puo' e deve fare certamente di meglio.
>Non pero' astenersi dall'agire, ma agire diversamente. Con altri soggetti e
>con altri mezzi, possibilmente pacifici e politici ma se necessario anche
con
>l'uso della coercizione. La politica deve governare anche i conflitti che
>violano la pace, oltre che le altre crisi globali come la questione
finanziaria
>e quella ambientale. Non lasciare il campo ai produttori di armi, agli
eserciti
>nazionali o multinazionali, alle grandi corporations del petrolio e alla
>finanza transnazionale del massimo profitto sulla pelle dei popoli. E il
ruolo
>dei pacifisti in primis e' proporre ai governi, ai popoli, come risolvere
con
>strumenti diversi dalla guerra le crisi internazionali e locali. Non fare 
>da
>portavoce e portabandiera di dittatori in dispregio della volonta' e dei
>diritti dei popoli!
>Buona giornata
>annalisa roveroni
>
>
>


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