R: [pace] Su ONU,mediazioni,Dall'Oglio,



Marco, qui non si tratta di scuole di pensiero, di convincere chissà chi delle proprie opinioni, non c’è nessuna conversione da fare: si tratta di convincersi con i fatti.

 

Io scrivo che non ci sono guerre all’orizzonte volute da Nato o ONU, che non si è mai stato sul punto di farle, nei fatti, e questo lo si riconosce dalle dichiarazioni dei politici, da quello che fanno gli eserciti, dal fatto che la Russia all’ONU pone veti e la Nato cioè Europa e America non la vogliono sfidare, e dal comportamento dei media che pur spingendo in tal senso non danno quello spazio che è tipico di una campagna voluta politicamente: se tra due settimane c’è una guerra simile, sarà la storia a convincermi, non tu.

 

Il punto è: se tra due settimane, tra un mese, non ci sarà nessuna guerra ONU e Nato, tu ti convincerai che tale guerra NON era appunto in programma, o continuerai a pensare che è in programma e che è imminente da un anno e c’è sempre qualcosa (cosa?) che la impedisce all’ultimo minuto?

 

Staremo a vedere quello che verrà, sperando tutti (o quasi tutti: non so la Rizzo e Raveroni) NON ci sia alcuna guerra ONU. I caschi blu peraltro sembrano per te essere equivalenti a una guerra ONU con bombardamenti. Io penso che noi pacifisti possiamo fare poco, in ogni caso, in questa situazione, ma aspetto di vedere quel che succede.

 

Intanto evitiamo di atteggiarci a vittime di risse verbali immaginarie.

 

Ti ricordo infatti che non c’è stata alcune rissa verbale nei tuoi confronti, a meno che ti aspetti che in lista pace si accolga tutti con un che bello una manifestazione che diceva di essere per la pace ma anche per Assad, anzi diceva Dio patria Assad, che aveva un volantino fascistoide e che aveva al suo interno i fascisti, una manifestazione a sostegno dichiarato di un regime dittatoriale, come quella a cui hai partecipato a Roma il 16. L’unico che ha commentato malamente quella manifestazione sono stato io e non ho fatto nessuna rissa verbale, ho detto solo che i pacifisti sono diventati quello che era la loro caricatura: sostenitori di regimi dittatoriali andando a quelle manifestazioni, e questo mi sembra un fatto così come era un fatto che quella manifestazione era pro-regime.

 

Lorenzo Galbiati

 

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di marco palombo
Inviato: venerdì 13 luglio 2012 7.22
A: pace at peacelink.it; nowaroma at googlegroups.com
Oggetto: [pace] Su ONU,mediazioni,Dall'Oglio,

 

Settimana cruciale per il Siria, si discutera' una nuova risoluzione ONU che dovra' decidere il percorso dell' Onu per fermare il conflitto siriano.

 

Qualche considerazione, con la premessa che si entrera' in una fase caldissima quindi IO in questi giorni provero' ad esporre il mio pensiero cercando di evitare di incrementare le risse verbali che invece temo arriveranno puntuali.

 

Primo punto-La confusione-ONU e gli uguali diritti dei diversi soggetti.

 

Nelle ultime settimane ci sono state iniziative diverse (Conferenza di Ginevra, Amici della Siria, Colloqui di Kofi Annan).

Bisogna tentare di capire il piu' possibile il contenuto reale del dibattito, e le posizioni e i ruoli ufficiali.

 

Se l' ONU e' il soggetto mediatore, gli stati del Consiglio di Sicurezza hanno uguali diritti.

 

Il Consiglio di Sicurezza e' gia' non democratico per come e' costituito, alcuni stati hanno infatti diritto di veto e una presenza fissa (non e' un giudizio solo mio, vedi Galtung "La pace con mezzi pacifici").

 

Comunque la Russia e la Cina hanno gli stessi diritti e i loro interessi come Stati Uniti,  Francia  e  Gran bretagna.

 

 

-2-Le mediazioni si fanno tra i diversi soggetti del conflitto.

 

Se c'e' un conflitto tra diversi attori, le mediazioni e i negoziati devono essere fatti con chi e' coinvolto nel conflitto.

Dire che in Siria non bisogna trattare con Assad e' un assurdo, visto che e' l' attuale Presidente (credo che il suo ruolo ufficiale sia questo).

 

Non trattare vuol dire che deve essere fatta una guerra ?

 

Padre D'Oglio lo nega,

pero' vorrebbe inviare i caschi blu  nel paese governato da Assad senza parlarne con Assad, secondo lui devono mettersi d' accordo Usa e Russia (ha detto davvero questo a Roma)

 

 

Metto solo questi due punti che ritengo scontati.

 

I prossimi giorni saranno cruciali il rischio piu' grande,secondo me, e' la solita guerra Nato che la stessa Clinton ,cioe' chi la potrebbe decidere, ha definito catastrofica.

 

La guerra civile c'e' gia' e va fermata,

ma la  guerra Nato moltiplicherebbe ancora morti e distruzione. E' un copione gia' visto, ritengo giustificato temere che si verifichi nuovamente.

 

Ci saranno bombardamenti mediatici e risse verbali.

 

 Ma se i pacifisti si muoveranno per trovare le strade meno cruente per la soluzione dei conflitti siriani e faranno attenzione a ragionare e agire con calma tra bombardamenti mediatici e risse verbali, qualche vita la salveranno davvero.(ovviamente se ci muoveremo in tanti, non in tre o quattro)