R: R: [pace] Un intervento di Giuliana Sgrena sulla Siria



 

 

-----Messaggio originale-----
Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Sebastiano Cosenza
Inviato: sabato 23 giugno 2012 12.43
A: pace at peacelink.it
Oggetto: R: R: [pace] Un intervento di Giuliana Sgrena sulla Siria

 

Condivido il punto di vista di Giovanni.  Il nostro nemico è l'Impero

anglo-statunitense che  con l'aiuto dei suoi vassalli opprime i popoli che

aspirano ad un nuovo modello di relazioni internazionali. Il nostro

disgraziato paese,   con le pezze al culo, tutto pizza e mandolino,  e tra i

più succubi e ubbidienti, soprattutto in campo d armamenti e guerre (in casa

altrui). Il giorno che ci libereremo   delle basi  americane del

vassallaggio  e potremmo decidere del nostro destino avranno un senso  anche

i discorsi della Sgrena.  Chi lotta contro l'impero  e ci è compagno di

strada,  anche per un breve tratto , è benvenuto anche se si chiama Assad.

Non bisogna  impostare il discorso sulle ideologie , se un domani sarà  un

rinato impero  neosovietico ad opprimerci  lotteremo anche contro quello.

sebastiano

 

p.s.

 Chi sa perché la Sgrena  non fa la sua lotta anche in Baharein  e a Gaza

 

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Queste frasi di Sebastiano sono quanto di peggio si possa sentire per un pacifista nonviolento. Io mi dissocio totalmente e dichiaro chiaramente che se lui è un pacifista

Nonviolento, allora io faccio parte di un pacifismo nonviolento che non ha nulla a che fare col suo. Mi auguro che si dissocino il più possibile altri lettori, sennò alla fine hanno ragione i tanti che vedono nei pacifisti dei sostenitori delle dittature e da un po’ di tempo, leggendo i messaggio dei commentatori di questa lista, tra questo, quelli di chi è andato alla manifestazione del 16 a Roma ecc. (ma ci si sarebbe dovuti dissociare subito da quella manifestazione, e invece ricordo Marinella e un’altra donna dissociarsi dalla mia forte critica a quella manifestazione!) non posso, per amore della verità, non ammettere che le accuse di essere pro-dittatori lanciate al mondo pacifista NON sono prive di un qualche fondamento.

Una situazione davvero molto triste.

Lorenzo Galbiati