"Sgradevole attacco a Marinella Correggia" - mia risposta a De Angelis



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A: Enrico De Angelis
Oggetto: R: Re: Sgradevole attacco a Marinella Correggia
Inviato: 5 giu 2012 17:00

Gentile Enrico, ho letto questa risposta. Non arriva in lista pace perche' bisogna iscriversi.
Non condivido che Marinella Correggia faccia un pessimo giornalismo sulla questione siriana. E che dovremmo dire di Rainews, giusto per fare un esempio? 
Ho più volte sollevato la questione delle fonti che non vengono citate. C'e' una costante violazione dei doveri dei giornalista.
Marinella, almeno, cita tutte le sue fonti.
Il fatto che le fonti delle notizie dalla Siria e che i ribelli siano smentiti a ripetizione per le notizie non vere o esagerate che diffondono (l'attentato terroristico di maggio attribuito al regime ne e' la prova lampante) rende poco attendibile la narrazione complessiva.
Il rigore dell'informazione e la sua attendibilita' dovrebbe essere la stella polare di una rivolta che voglia essere credibile.
La credibilita' non puo' essere a giorni alterni.
Ho controllato più volte e solo uno sprovveduto puo' considerare attendibile l'informazione prevalente sulla Siria, ad esempio quella 'progressista' e 'pacifista' di Rainews (lo dico a malincuore).
 
Ma la stessa cosa vale per le agenzie come l'Ansa. 

A me e' capitato di dare l'informazione alle agenzie stampa nazionali e internazionali e ogni volta i controlli sono rigorosissimi, ti fanno l'interrogatorio tipo processo e se sgarri la prima volta non ti ricontattano più perche' non sei più credibile. Finisci nella lista nera ed e' finita. E' la regola del giornalismo: sei bruciato alla prima o al massimo alla seconda bugia. Ma come mai alcune fonti sopravvisono alla quaratasettesima bugia?

Questo rigore salta solo in contesti di guerra in cui entrano pesantenente in campo fattori che stravolgono le regole della corretta informazione.

Potrei addentrarmi nei dettagli ma chi segue con attenzione nota subito che non vengono usati i condizionali, non si adoperano le virgolette nei titoli, ecc.

Da tutta questa storia non ne esce male Marinella Correggia - che ripeto cita tutte le sue fonti - ma l'Ansa, Rainews, ecc.ecc. che dovrebbero tutelare la propria attendibilita' come la pupilla dei propri occhi. E invece... chiudono un occhio troppo spesso.
La storia delle guerre e' tutta basata su quella zona grigia del dubbio che viene regolarmente eliminata per far posto solo al bianco o al nero. 

Buona giornata
Alessandro


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Da: Enrico De Angelis
A: Alessandro Marescotti
Cc: Lista pace Peacelink
Cc: Lista Redazione Peacelink
Oggetto: Re: Sgradevole attacco a Marinella Correggia
Inviato: 5 giu 2012 15:45

Caro Alessandro, spero di essere stato sgradevole, non volevo essere gradevole.  Ma il mio non è un attacco personale. Certo faccio il nome di Marinella Correggia, ma mi riferisco solo a quello che scrive. Non la conosco e penso che su altri contesti possa aver fatto un ottimo lavoro o che personalmente sia simpaticissima e una bravissima persona. Io la attacco come attacco "personalmente" un giornalista filo-israeliano, prendiamo Fiamma Nirenstein, che racconta Gaza mostrando fotografie di mercati pieni di frutta per dire che non muoiono di fame e che stanno benissimo.  Non ho niente contro di lei se non il fatto che fa un pessimo giornalismo sulla questione siriana, e il mio attacco si riferisce unicamente a questo, perché questa è l'unica cosa che so. è chiaro che poi una volta chiarita questa cosa il suo background conta: se uno non sa niente della questione e fa cattivo giornalismo, le due cose possono essere messe in relazione. Ma in realtà non è necessariamente importante: si può anche avere il coraggio e l'abilità di raccontare certi aspetti pur non essendo esperti o non conoscendo bene il contesto. Ma evidentemente non è questo il suo caso.  Quanto alla sua ultima frase, mi fa cadere le braccia. L'appello non parla di Marinella, ma si riferisce a un ben più ampio insieme di attori che vanno dalla sinistra estrema fino alla destra estrema. Sono io che l'ho attaccata perché qualcuno faceva riferimento ai suoi report come possibili risposte al nostro appello. Di questo quindi sono io unicamente responsabile.  Secondo, dietro l'appello non ci sono giornalisti con appartenenze politiche o politici o non so chi altro, ma ricercatori indipendenti che, come ripeto, hanno posizioni assolutamente chiare contro le politiche occidentali nella regione (questo vale anche per me). Se quello che loro dicono le conferma che Marinella sulla Siria fa un buon lavoro, beh, di nuovo, mi cadono le braccia ed è davvero inutile che parliamo.  C'è uno storico belga, Piccinin, che lwww.peacelink.it