Re: [pace] Gheddafi. Sul sito della Tavola della Pace non trovo condanne per il turpe epilogo



concordo in pieno con le vostre riflessioni e ringrazio Marescotti di avermi fatto notare la cosa, visto che non sono un assiduo frequentatore del sito della Tavola
due sono le cose che mi rattristano:
  1. la mancanza di analisi politica della Tavola e il non vedere l'abissale differenza tra i movimenti egiziani e tunisini e quelli libici e siriani; non che nei secondi non ci sia una profonda necessità di cambiamento, ma questa è sovrastata da interessi di fazioni contrapposte e infiltrata da interessi di paesi coloniali. In Siria in particolare non vedo un movimento di popolo che cerca libertà e giustizia, ma gruppi che si vogliono affrancare da Assad e il suo clan. Ho in casa in questi giorni un giovano damasceno che arriva a invocare la morte di Assad; gli chiedo che prospettive ci siano di iniziare un percorso verso una democrazia reale nel suo paese se morisse quel dittatore e qui mi riconosce della ragione quando gli prospetto il rischio di una guerra civile se il motore della rivolta sono gli interessi di Sunniti, Sciti, Cristiani (solo di questi credo ci siano 9 chiese in disaccordo tra loro su Assad), Curdi, Turchi, Palestinesi... Non a caso la piccola comunità di Mar Musa invoca un sentimento di appartenenza "siriano", che non è bieco nazionalismo, ma il tentativo di riconoscersi in una identità più ampia di quella confessionale o etnica.
  2. sulla Tavola della Pace sono da tempo in disaccordo con molti pacifisti e nonviolenti; la mia analisi è che la Tavola è il "braccio disarmato" del PD e come tale privilegia gli interessi di quel gruppo politico più che non la ricerca di vera pace. Tra l'altro non mi è piaciuta la marcia PG Assisi all'ombra di questa associazione; forse ha garantito un grande afflusso di persone, una risonanza mediatica che il movimento nonviolento non potrebbe permettersi, ma i contenuti che poi sono passati sono di una genericità che si dimostrerà negativa.
Io credo che la nonviolenza abbia potenzialità enormi, che sia la possibile risposta agli errori della sinistra novecentesca, ma deve mantenere una radicalità forte, il senso profondo di alternativa al presente, sia politicamente che economicamente. Guardare al PD non garantisce certo il cambiamento.
Un saluto
TC

Il 23/10/2011 17:33, Dante Bedini ha scritto:
trovo ancora più orrendo che il sito della tavola per la pace possa dire che l'uccisione di Gheddafi  "conferma che la tempesta araba prosegue.Gheddafi è il terzo dittatore disinstallato".