Re: R: [pace] io c'ero



Come appare evidente da questa discussione il dibattito contro la violenza dei gruppi di guerriglieri da strapazzo sta finendo per deviare l'attenzione dalle motivazioni politiche della grande manifestazioni e dalla denuncia propria di questo movimento degli indignati come quello n0-global della VIOLENZA DEL SISTEMA del capitalismo liberista e di democrazie sempre più formali che sostanziali (la politica interamente al servizio del Mercato finanziario globale). Approfondire all'interno del movimento come emarginare la violenza dei pochi provocatori e dei tanti disperati che si identificano erroneamente in questi guerriglieri da strapazzo è fondamentale. Ma altrettanto fondamentale è non accettare che una classe dirigente di violenti corruttori sbavi condanne della violenza di piazza, mentre bombardano la Libia, respingono in mare migliaia di immigrati, distruggono il territorio e violentano le popolazioni con le criminali grandi opere in Val di Susa, col ponte sullo stretto ecc.
Il Presidente della repubblica nella sua prima dichiarazione ha parlato di "Violenza inaudita". Su questa frase mi permetto di sviluppare un discorso meno ipocrita sulla violenza legalizzata ecc.

Definire inaudita (etimologicamente “non udita”) una violenza di cui si parla fino all’eccesso dopo le devastazioni di gruppi di idioti teppisti e facinorosi guerriglieri da strapazzo, le cui prime vittime sono coloro che lottano proprio contro la violenza del sistema economico attuale, è per lo meno etimologicamente scorretto, ma soprattutto improprio e chiaramente finalizzato a distogliere l’udito e lo sguardo dalla realtà.
In tutto d’accordo con la definizione data anche dal nostro presidente della repubblica, noi condanniamo in maniera categorica (senza se e senza ma) la vera e unica violenza inaudita di cui mai si parla, ma di cui udiamo giorno per giorno sulla nostra pelle l’urlo lacerante di miliardi di creature di questo pianeta reso ormai quasi invivibile dalla rapina INAUDITA di un sistema economico globale basato interamente sul profitto e sull’arricchimento di pochi Grandi Criminali nascosti sotto la voce MERCATI.............

(segue sul blog di Randagio Clandestino:)

http://blog.libero.it/Bonica/view.php?nocache=1254934509&ssonc=1953500545



Il giorno 18/ott/11, alle ore 12:40, m(A)uri.. ha scritto:

per opportuna conoscenza - senza personali considerazioni
 
maurizio
 
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, October 18, 2011 12:11 PM
Subject: RE: R: [pace] io c'ero

Caro Lorenzo, caro Alberto, può essere che abbiate ragione voi, se così fosse, sono il primo a condannare ogni forma di violenza conscio che la violenza non produce alcunché di positivo, sapendo, inoltre, che la violenza dei singoli o dei gruppi, per quanto organizzati, non potrà, fortunatamente, raggiungere alcun obiettivo di giustizia e pace: solo la nonviolenza può cambiare questa politica che non ci piace.
Non è, Alberto, che mi "foderi gli occhi", ma ricordo troppo bene quanto successo a Genova e ricostruire fiducia nelle forze dell'ordine, mi è ardua.
Comunque, se quanto affermate è vero, sono convinto che sia più facile raggiungere obiettivi condivisi.
Grazie, comunque, delle vostre correzioni: le apprezzo.
Paolo


From: lorenz.news at yahoo.it
To: pace at peacelink.it
Subject: R: [pace] io c'ero
Date: Mon, 17 Oct 2011 19:52:20 +0200

Mi associo a Cacopardo. Siete fuori strada, Pilar e Paolo. A Roma c’erano almeno 3000 manifestanti violenti, non si tratta di infiltrati della polizia (che possono per esserci).
Si tratta di una fazione del movimento. Ci sono testimonianze su tutta la rete, c’è pure una rivendicazione di black block. Inoltre, è probabile che ci fosse anche un gruppo di black block a se stante, che sono ormai dei gruppi paramilitari, si veda l’intervista a Repubblica,
Che si è preparato alla guerriglia da molto tempo prima.
La questione principale quindi dovrebbe essere quella del servizio di sicurezza interno per manifestazioni di questo tipo.
Lorenzo Galbiati

Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Alberto Cacopardo
Inviato: lunedì 17 ottobre 2011 19.11
A: pace at peacelink.it
Oggetto: Re: [pace] io c'ero

 

no, per favore, Paolo e Pilar, non foderiamoci ancora gli occhi di prosciutto: forse la polizia ha aggiunto qualche provocatore, forse non si è curata tanto di impedire i danni, ma quello che è certo è che dentro il movimento ci sono diverse componenti che coltivano la mentalità sfascista della rabbia, del conflitto disperato e della violenza
queste componenti sono molto dannose e invece di fingere che non esistano, bisognerebbe piuttosto preoccuparsi di convertirle alla via nonviolenta, che è larghissimamente maggioritaria, o comunque di impedirgli di nuocere, come fu fatto con grande successo in occasione del Social Forum Europeo di Firenze.
questo movimento è troppo importante: non possiamo permettere che si vanifichi per colpa della cecità e della scarsa intelligenza di alcuni
alberto cacopardo
p. s. caro paolo, a sedici anni sapevo benissimo come si fa una molotov, e sapevo già allora perché non è il caso di farne: dopo 43 anni, non ho cambiato idea, quelli che le facevano sì


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