per opportuna conoscenza - senza personali
considerazioni
maurizio
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, October 18, 2011 12:11
PM
Subject: RE: R: [pace] io c'ero
Caro Lorenzo, caro Alberto, può essere che abbiate ragione voi,
se così fosse, sono il primo a condannare ogni forma di violenza conscio che
la violenza non produce alcunché di positivo, sapendo, inoltre, che la
violenza dei singoli o dei gruppi, per quanto organizzati, non potrà,
fortunatamente, raggiungere alcun obiettivo di giustizia e pace: solo la
nonviolenza può cambiare questa politica che non ci piace. Non è, Alberto,
che mi "foderi gli occhi", ma ricordo troppo bene quanto successo a Genova e
ricostruire fiducia nelle forze dell'ordine, mi è ardua. Comunque, se
quanto affermate è vero, sono convinto che sia più facile raggiungere
obiettivi condivisi. Grazie, comunque, delle vostre correzioni: le
apprezzo. Paolo
From: lorenz.news at yahoo.it To: pace at peacelink.it Subject: R: [pace] io
c'ero Date: Mon, 17 Oct 2011 19:52:20 +0200
Mi associo a
Cacopardo. Siete fuori strada, Pilar e Paolo. A Roma c’erano almeno 3000
manifestanti violenti, non si tratta di infiltrati della polizia (che possono
per esserci).
Si tratta di una
fazione del movimento. Ci sono testimonianze su tutta la rete, c’è pure una
rivendicazione di black block. Inoltre, è probabile che ci fosse anche un
gruppo di black block a se stante, che sono ormai dei gruppi paramilitari, si
veda l’intervista a Repubblica,
http://www.repubblica.it/politica/2011/10/17/news/black_bloc_piani-23345453/
Che si è preparato
alla guerriglia da molto tempo prima.
La questione
principale quindi dovrebbe essere quella del servizio di sicurezza interno per
manifestazioni di questo tipo.
Lorenzo
Galbiati
Da:
pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Alberto
Cacopardo Inviato: lunedì 17
ottobre 2011 19.11 A:
pace at peacelink.it Oggetto:
Re: [pace] io c'ero
no, per favore, Paolo e Pilar, non
foderiamoci ancora gli occhi di prosciutto: forse la polizia ha
aggiunto qualche provocatore, forse non si è curata tanto di impedire i danni,
ma quello che è certo è che dentro il movimento ci sono diverse componenti che
coltivano la mentalità sfascista della rabbia, del conflitto disperato e
della violenza
queste componenti sono molto
dannose e invece di fingere che non esistano, bisognerebbe piuttosto
preoccuparsi di convertirle alla via nonviolenta, che è larghissimamente
maggioritaria, o comunque di impedirgli di nuocere, come fu fatto con grande
successo in occasione del Social Forum Europeo di Firenze.
questo movimento è troppo
importante: non possiamo permettere che si vanifichi per colpa della cecità e
della scarsa intelligenza di alcuni
p. s. caro paolo, a sedici anni
sapevo benissimo come si fa una molotov, e sapevo già allora perché non è il
caso di farne: dopo 43 anni, non ho cambiato idea, quelli che le facevano
sì
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