| Segnalo questo interessante articolo sulla 
questione crocifisso nelle aule di scuola:     Lorenzo 
  ----- Original Message -----  Sent: Wednesday, November 04, 2009 8:07 
  PM Subject: Re: R: [pace] Fwd: EPISTOLA DI 
  CRISTO SUI CROCIFISSI NELLE AULE 
 
  è possibile che in questo paese sempre più "ridicolo e orribile" 
  (PPPasolini) si debba ancora discutere di crocefissi? E' possibile che non si possa essere decentemente laici? Non sarabbe 
  necessario avere rispetto per tutti (compresi atei e agnostici! vedi il 
  discorso pubblico di Barak Obama in cui, parlando del suo paese, comprende nel 
  "noi statunitensi" islamici, cristiani, buddisti, non credenti 
ecc.ecc.)? Ricordo che da bambino, a causa della "mala educaciòn" tuttora 
  imperversante, ero rimasto "scandalizzato" che un mio coetaneo non venisse in 
  chiesa... Ma quella sua assenza ha aperto qualche varco nelle mie certezze 
  infantili. L'anno scorso, nella scuola media e plurietnica in cui insegnavo ho tolto 
  il crocefisso dopo una discussione con i ragazzini, apriti cielo (è proprio il 
  caso di dire), quello che era sembrato del tutto normale a undicenni ha 
  suscitato lo scandalo di genitori e, cosa ancora più disgustosa, dei miei 
  esimi colleghi: "non hai rispetto per la maggioranza" è stato l'argomento più 
  gettonato. Il preside, sedicente democratico e laico, ha rimesso subito al suo 
  posto il crocefisso per paura (il coraggio civile, in questo lurido paese, non è tanto 
  diffuso). Non ho capito perchè sarebbero "cazzate" gli atti minimi di rispetto 
  delle libertà altrui, in un paese sempre più egemonizzato dall'alleanza trono 
  (del piduista-mafioso-puttaniere) e altare (della chiesa potere, altro che 
  balle) Sempre più lontano da tutto ciò, vi saluto prof. Dante Bedini 
 
  
  Da: lorenzo_galbiati 
  <lorenz.news at tele2.it>
 A: pace at peacelink.it
 Inviato: Mer 4 novembre 2009, 
  18:01:26
 Oggetto: Re: R: 
  [pace] Fwd: EPISTOLA DI CRISTO SUI CROCIFISSI NELLE AULE
 
 Non ho letto l'epistola di Bonica, ma cmq ci 
  tengo a dire che dal mio punto di vista il crocifisso nei posti pubblici 
  è senza senso dal punto di vista della legge italiana, dato che la 
  religione cattolica non è più religione di stato e quindi è giusta 
  l'indignazione di un ateo o di un musulmano che si trova ad andare a votare o 
  a dormire in un ospedale in una stanza arredata di crocifisso - che è 
  inequivocabilmente simbolo religioso. Per quanto riguarda la questione dei simboli, la 
  demolizione dei simboli la fa chi li strumentalizza: i conquistadores spagnoli 
  che sterminavano in nome del crocifisso, i preti che benedivano le navi da 
  guerra, e anche chi ha deciso fin da Costantino o quasi, di dare in qualche 
  modo impronta divina o religiosa a ogni carica o ufficio pubblico. In altre 
  parole, secondo me chi ha cuore il crocifisso non dovrebbe aver bisogno di 
  vederlo esposto ovunque, anzi, dovrebbe tenere a evitarne l'esposizione in 
  luoghi pubblici. Ma quest'ultimo discorso, mi rendo conto, è una questione di 
  sensibilità personale, riguarda come ognuno vive la spiritualità. E non 
  significa che la fede è solo una questione privata che non deve lasciar 
  traccia nell'agire sociale. Lorenzo PS quando il ministro Frattini propose di 
  eliminare svastica e falce e martello, un esponente indù della comunità 
  inglese reclamò che in Europa non si poteva usare un simbolo, la 
  svastica, che non era nato con il nazismo, e che era un simbolo religioso 
  millenario, con il quale gli indù celebravano un rito corrispettivo alla 
  cresima cattolica. Io sono per il riappropriarsi dei simboli religiosi ed 
  esoterici, anche della svastica, e per riscoprirli nel loro significato 
  primitivo, senza che questo impegni lo stato o la politica.     ----- Original Message -----  
    
    
    Sent: Wednesday, November 04, 2009 4:53 
    PM Subject: Re: R: [pace] Fwd: EPISTOLA DI 
    CRISTO SUI CROCIFISSI NELLE AULE 
 
 
    Il giorno 04/nov/2009, alle ore 10.50, dr. Giuseppe V. Canale ha 
    scritto: 
      
        
          
          
            | Caro Mario, mi sembra che come tanti altri non abbia capito la partita in 
              gioco: si prende in prestito i numerosi, troppi, punti deboli 
              della Chiesa e la si attacca non per colpire una struttura di 
              potere in sè, come è accaduto dopo la Rivoluzione Francese e poi a 
              fine Ottocento con l'affermazione della forma imperialista del 
              capitalismo, ma si vuole spazzar via il sentimento  cristiano 
              della popolazione, quello realmente interiorizzato e che rimane, 
              dopo l'evaporazione del comunismo, l'ultima resistenza al dominio 
              mentale dell'uomo. La demolizione passa attraverso la distruzione 
              dei simboli, delle pratiche consolidate, delle liturgie. Quello 
              che fa pena è vedere i resti putrefatti di una ex sinistra 
              che invece di chiedere alla Comunità Europea il diritto assoluto 
              al lavoro ed al salario garantito si masturba con queste 
              cazzate! |  
 Sono molto d'accordo con Lorenzo lo dico da uomo di sinistra e non credente, ma assolutamente non laico. 
    La laicità è la fine della sinistra e di qualsiasi idea di trasformazione 
    del mondo 
 Ciao Claudio Bazzocchi Bologna 
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