SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER MAX 20 POSTI ATTUALMENTE DISPONIBILI AL WORKSHOP GRATUITO CON EYAL SIVAN




EYAL SIVAN presente a "libertà come bene supremo" con lectio magistralis, proiezioni, l'anteprima italiana del suo ultimo film "Jaffa, the orange's clockwork" e un workshop  
Eyal Sivan è nato ad Haifa, Israele, nel 1964. Autore e regista di film documentari, produttore e saggista, dal 1985 ha vissuto prevalentemente a Parigi, dove ha fondato la casa di produzione Momento! e attualmente vive a Londra, dove è docente in Produzioni Media presso la School of Social Sciences, Media & Cultural Studies (SSMCS) University of East London (UEL). Presente nel dibattito internazionale intorno al conflitto e alla relazione politica di Israele e Palestina, affronta con le sue opere i temi dell’utilizzo strumentale della memoria di Israele e la questione della disobbedienza civile. Israele Palestina, la Shoah, ma anche lo spionaggio della Stasi, l’Africa, l’America post 11/9 e la Polonia: lo sguardo analitico di Eyal Sivan smonta le costruzioni ideologiche e le ambiguità dei totalitarismi. Autore lontano dalle formule abusate del cinema politico, Eyal Sivan racconta Israele dall’interno, secondo un’interrogazione appassionata del passato e della memoria, con uno sguardo rivolto al presente e alla realtà del mondo. Documentarista, analista raffinato e costruttore di forme cinematografiche, da "Uno specialista. Ritratto di un criminale moderno", cronaca sulle tracce di Hannah Arendt del processo al burocrate dell’Olocausto Adolf Eichmann, a "Route 181", viaggio lungo la linea di confine di un possibile Stato binazionale, a "Aus Liebe zum Volk", immersione nel sistema di controllo della Germania Est, a "Citizens K", ritratto dei fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski e della loro ascesa politica in Polonia sostenuti dall’estrema destra e dai conservatori cattolici, Sivan ci invita a una lettura che rovescia le certezze consolidate degli immaginari occidentali. Con il dispositivo cinematografico sposta l’attenzione dalle vittime ai colpevoli, rivendica il primato della responsabilità individuale e della giustizia. Nel 1999 ha pubblicato con Rony Brauman "Éloge de la désobéissance", (Éditions Le Pommier-Fayard) che da il nome anche al workshop che terrà a Coriano (Rimini).  

LIBERTA' COME BENE SUPREMO _ tre giorni non-stop di workshop, proiezioni rare d'autore, incontri, lectio magistralis, poesia, voce, fumetto, per riflettere sulle relazioni tra arte e politica, filosofia, antropologia, diritti umani. Ruotano tutte intorno al documento storico e contemporaneo audiovisivo le tre giornate non-stop pensate come piattaforma formativa di integrazione curriculare e accesso democratico alla conoscenza, con workshop gratuito per studenti e non-studenti e con tutte le iniziative a ingresso libero. Le giornate di LIBERTA' COME BENE SUPREMO propongono il lavoro coraggioso di artisti che si misurano da tempo con i temi della costruzione del consenso, dell'uso propagandistico dell'educazione e della memoria, dei nuovi e vecchi totalitarismi.
Le giornate sono suddivise in tre sezioni ma legate da una trama di relazioni e rimandi artistici e teorici. Le unisce tra l'altro anche il WORKSHOP tenuto da EYAL SIVAN che si dipana durante le tre giornate. 

Possibilità di ospitalità a costi ridotti.

Per informazioni e iscrizioni: isabella.bordoni at tin.it 


isabella bordoni