Re: R: [pace] Fwd: EPISTOLA DI CRISTO SUI CROCIFISSI NELLE AULE



Non ho letto l'epistola di Bonica, ma cmq ci tengo a dire che dal mio punto di vista il crocifisso nei posti pubblici è senza senso dal punto di vista della legge italiana, dato che la religione cattolica non è più religione di stato e quindi è giusta l'indignazione di un ateo o di un musulmano che si trova ad andare a votare o a dormire in un ospedale in una stanza arredata di crocifisso - che è inequivocabilmente simbolo religioso.
Per quanto riguarda la questione dei simboli, la demolizione dei simboli la fa chi li strumentalizza: i conquistadores spagnoli che sterminavano in nome del crocifisso, i preti che benedivano le navi da guerra, e anche chi ha deciso fin da Costantino o quasi, di dare in qualche modo impronta divina o religiosa a ogni carica o ufficio pubblico. In altre parole, secondo me chi ha cuore il crocifisso non dovrebbe aver bisogno di vederlo esposto ovunque, anzi, dovrebbe tenere a evitarne l'esposizione in luoghi pubblici. Ma quest'ultimo discorso, mi rendo conto, è una questione di sensibilità personale, riguarda come ognuno vive la spiritualità. E non significa che la fede è solo una questione privata che non deve lasciar traccia nell'agire sociale.
Lorenzo
PS quando il ministro Frattini propose di eliminare svastica e falce e martello, un esponente indù della comunità inglese reclamò che in Europa non si poteva usare un simbolo, la svastica, che non era nato con il nazismo, e che era un simbolo religioso millenario, con il quale gli indù celebravano un rito corrispettivo alla cresima cattolica. Io sono per il riappropriarsi dei simboli religiosi ed esoterici, anche della svastica, e per riscoprirli nel loro significato primitivo, senza che questo impegni lo stato o la politica.
 
 
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Sent: Wednesday, November 04, 2009 4:53 PM
Subject: Re: R: [pace] Fwd: EPISTOLA DI CRISTO SUI CROCIFISSI NELLE AULE


Il giorno 04/nov/2009, alle ore 10.50, dr. Giuseppe V. Canale ha scritto:

Caro Mario,
mi sembra che come tanti altri non abbia capito la partita in gioco: si prende in prestito i numerosi, troppi, punti deboli della Chiesa e la si attacca non per colpire una struttura di potere in sè, come è accaduto dopo la Rivoluzione Francese e poi a fine Ottocento con l'affermazione della forma imperialista del capitalismo, ma si vuole spazzar via il sentimento  cristiano della popolazione, quello realmente interiorizzato e che rimane, dopo l'evaporazione del comunismo, l'ultima resistenza al dominio mentale dell'uomo. La demolizione passa attraverso la distruzione dei simboli, delle pratiche consolidate, delle liturgie. Quello che fa pena è vedere i resti putrefatti di una ex sinistra che invece di chiedere alla Comunità Europea il diritto assoluto al lavoro ed al salario garantito si masturba con queste cazzate!

Sono molto d'accordo con Lorenzo
lo dico da uomo di sinistra e non credente, ma assolutamente non laico. La laicità è la fine della sinistra e di qualsiasi idea di trasformazione del mondo

Ciao
Claudio Bazzocchi
Bologna