Omertà e pace



Omertà e pace


Ok siamo per la Pace. 
Ma purtroppo la guerra c’è. 
Sul campo ci sono la Nato e la popolazione afgana.

Prima domanda: è giusto prendere posizione oppure no sulle forze in guerra?

Se la risposta è sì, bisogna passare a chiedersi: 
1) è logico che dall’ottobre 2001 la resistenza sarebbe costituita soltanto dal gruppo dei Talebani? 
2) E’ vero che per ogni qualsiasi guerra il nemico è descritto come meritevole di esser punito e quanto meno non all’altezza della cultura generale del momento? 

3) E’ vero che le Forze armate italiane sono lì grazie ai soldi delle tasse? 
4) E’ vero che milioni di noi finanziatori sono invece per il ritiro delle truppe?

Ecco, io di domande simili e di relative risposte in giro ne sento ben poche. Mi sembra che anche molti che sono per la Pace – con tutto il rispetto e tutti i loro meriti – facciano una gran fatica a prendere chiaramente e pubblicamente posizione.

Chi scrive considera criminali di guerra coloro i quali ricoprendo alte cariche istituzionali hanno riportato l’Italia a combattere dal 1999 e insieme ritiene sacrosanto il diritto di ogni popolo alla propria resistenza.

4/11/9 – Leopoldo BRUNO