Re: [glt NV] Alberto L' Abate interviene nella lunga violenta discussione su assolutismo o gradualità della nonviolenza.



quello del "voto utile",
scusate, a me è sempre parso un argomento pretestuoso e in fondo intimamente antidemocratico

dico "sempre sembrato" perchè con parole diverse è usato da almeno 30 dai partiti maggiori (prima, col proporzionale, la chiamavano "dispersione dei voti")

(sarebbe anche interessante osservare che è un arnese vecchio anche contettualmente e di fatto, e che gli architetti delle campagne elettorali USA -paese a cui Veltroni guarda sempre, non so capendo cosa, mi chiedo- da alcuni decenni hanno capito che uno schieramento vince non necessariamente con la "rincorsa al centro", ma sapendo selettivamente e simultaneamente galvanizzare a motivare settori diversi e anche lontani di elettorato, e proprio anche quelli delle minoranze attive, meno transigenti e assai motivati ideologicamente. trovare "la quadra" fra questi settori e il ventre molle dell'elettorato di centro è la sfida del politico, è ovvio fin dall'inizio, ma è chi ha voluto la bicicletta che deve far vedere che sa pedalare, o no? Questi dati li conosco io che leggo un po' di giornali e libri ogni tanto, e devono mostrare di ignorarle i grandi architetti del PD con tutti i loro guru e "think tank"? ma facessero il piacere!   

la sconfitta del centrosinistra, del PD, è da imputare alla minore capacitià dei suoi dirigenti e alla maggiore abilità dei loro avversari. Punto e a capo.
Che esistono ali di elettorato non più disposto a fare sconti o accettare compromessi non era cosa difficle da prevedere, mi pare. Dece essere compito del politico trovare gli argomenti e le proposte per attirare gli elettori, non dovere degli elettori chinarsi supinamente ad accettare ciò che il panorama elettorale offre, sempre e comunque.

e se si crede alla democrazia come concetto dotato intrinsecamente di valore (io ci credo, non so quanro ci crede chi vede la sconfitta del PD come tragedia apocalittica), allora non si può non vedere un valore nel fatto che vinca le elezioni una forza che miete consensi maggiori di un'altra. Può dispiacere (a me non ha fatto piacere, e non li ho votati), ma è forse preferibile che governi una forza che non ha la maggioranza nel paese? Secondo me, no.

Ciò detto, torno a ripetere una cosa che ho scritto poco dopo il voto: le maggioranze e minoranze le decidono i voti di milioni di persone (salvo i casi di "testa a testa" per pochi decimali, ma non era proprio il nostro caso). Stando così le cose, e visto il divario fra PD e PDL, imputare responsabilità di alcunchè all'opinione nonviolenta mi pare grottesco e ridicolo -scusa la durezza, Enrico- quando i nonviolenti non sono mai stati così poco coesi, attivi, visibili, almeno dal 2000 ad oggi.  

Questo, per la sostanza delle cose

nel metodo, concordo con Gubitosa

se i "piccoli" vanno ognuno per conto suo si può certo dar loro degli irresponsabili (a parte che è vano: gli "irresponsabili" ci saranno sempre, e fra i milioni che non hanno votato quelli che l'avran fatto con motivazione politicizzata e/o nonviolenta non credo siamo stati una quota stratosferica: ci girate per strade, locali, scuole, supermercati, autobus? li avete presente gli umori correnti?...)
ma magari la responsabilità maggiore è di chi chi li dovrebbe attirare, che non sa ispirare la minima fiducia (magari, ispira proprio l'opposto)

il pesce è sempre dalla testa che inizia a puzzare

e certi leader e ambienti a me pare che puzzino -per restare nella metafora.
non che no puzzino a destra, ma sono infinitamente più bravi a fare il loro mestiere: attirare il loro elettorato (che comunque, di questi tempi è oggettivamente e secondo me comprensibilmente più mumeroso di quello di idee opposte, cosa che se non si accetta e non si comprende non si può andare da nessuna parte)

se una squadra di calcio che punta a vincer invece perde, c'è sempre chi prova a dar la colpa di tutto all'arbitro 
è più raro che si dia la colpa a una parte dei tifosi
a me pare che sia il caso di chi dà la colpa del tracollo PD alla minoranza nonviolenta e/o "estrema"

quanta disistima abbia per PCdI, PRC e arcobalenando (con eccezioni individuali) l'ho già manifestato, ma va riconosciuto che queste forze avevano previsto la sconfitta e offerto/chiesto al PD di definire qualche forma di unità per cercare di evitarla.
Il PD ha rifiutato senza appello, in nome della "vocazione maggioritaria" (ultime parole famose)

è andata così o no, scusate?

tutto qua

Gualtiero

p.s.
con un po' di cinismo, si potrebbe dire che anche Veltroni sapeva bene che le speranze erano poche, e pochissme correndo da soli, ma che il suo obiettivo vero non era vincere, ma far vedere ai referenti veri -Confindustria, USA, Vaticano, lobby finanziarie e giornalistiche- che il nuovo PD sarebbe stato un soggetto affidabile. Tutto bene, tutto comprensibile, tutto coerente con le premnesse dell'operazione PD: ma perchè pretendere un ruolo attivo in questo di quella parte di elettori che quyella operazione non condivide e a cui quella operazione non è rivolta?
 

--- Mer 16/7/08, Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it> ha scritto:

> Da: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
> Oggetto: Re: [glt NV] Alberto L' Abate interviene nella lunga violenta discussione su assolutismo o gradualità della nonviolenza.
> A: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
> Cc: "lista Peacelink Pace" <pace at peacelink.it>, "lista lilliput glt NV" <


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