Morto un altro militare italiano in Afghanistan. I no War: “Ritirate subito le truppe dai fronti di guerra”



COMUNICATO STAMPA URGENTE
 
Ritirate subito le truppe italiane dai fronti di guerra

Non votate quel decreto

Mercoledi 20 manifestazione sotto Montecitorio


L’uccisione di un altro militare italiano sul fronte di guerra in Afghanistan (sono ormai tredici i soldati uccisi in questi anni), conferma la validità della richiesta del ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan e dagli altri teatri di conflitto
La prossima settimana alla Camera e quella successiva al Senato si discuterà  ancora una volta del decreto che finanzia e approva le missioni militari  italiane all'estero.

Il Patto permanente contro la guerra chiede ad ogni singolo parlamentare di  votare contro l'intero decreto di rifinanziamento delle missioni di guerra e su questo lancia un appello alla mobilitazione a cominciare dal 20 febbraio sotto alla Camera. Sulle missioni di guerra ormai non sono accettabili né credibili i distinguo che abbiamo sentito ripetere in questi mesi.

Un altro soldato italiano è stato ucciso ma il numero degli afghani uccisi in questa assurda guerra, più civili che militari, è ancora sconosciuto sia a noi che all'intera opinione pubblica e continua a ispirarci rabbia  e vergogna come per tutte le vittime di guerra - italiane e straniere - delle nostre finte "missioni di pace".

PERCIO'  CHIEDIAMO IL RITIRO IMMEDIATO DALL'AFGHANISTAN E  DA TUTTI I  FRONTI  DI GUERRA, CONDIZIONE INDISPENSABILE PER UNA SVOLTA IN POLITICA ESTERA ED UNA VERA POLITICA DI PACE.

Primo appuntamento MERCOLEDI' 20 FEBBRAIO a Montecitorio
 
Il Patto permanente contro la guerra