Re: ROM ed immigrati in genere



Maurizio Bartolini commenta credo una mia mail dal titolo
snazionalizziamoci, peraltro non mia ma di Silvia Maiorani, in ogni caso
da me condivisa, anche se Silvia ha molto meno della metà dei miei anni.
Vorrei intanto tranquillizzare Maurizio che io sono stata derubata, forse
da rom forse no, hanno manomesso la mia casa e hanno portato via quel
qualcosa di caro a cui lui fa riferimento, almeno 4 volte nel passato
devo dire a almeno tre senza portare via niente, perchè niente era per
loro quella quantità esagerata di cose di cui mi contorno, ahimè. Altro
che mancanza di rispetto, gli serviva la mia "roba" vuoi per emergenze
vuoi per altro: se la sono presa la roba, cioè quei 4 gioielli di 2
generazioni.
Libero Maurizio e tutti di ritenere che i MURI possano contenere tutte le
cause e le persone che procurano effetti di paura disagio incertezza e
insicurezza.
Non a caso le nostre carceri sono piene di delinquenti tanto come il
Parlamento, le strade, le case, la home, comune solo con chi crediamo,
non tanto nella vita privata, nella pubblica, eh la collettività...la
città comune...
Lascio Silvia libera di ricorrere all'utopia della non frontiera,
Maurizio di ricorrere alla sicurezza e alla legalità e io di scrivere
come ho fatto stamattina, a quanto pare non al vento perchè qualcuno
raccoglie anche magari per rafforzare la sua posizione, altri mi dicono
di sentirsi meno soli quando leggono. Inoltro come mi chiede Maurizio in
difficoltà "tecniche", da me ben conosciute negli ultimi tempi e forse
non solo negli ultimi.
Doriana Goracci

In data 14/10/2007, "Maurizio Bartolini" <mau.bart at gmail.com> ha
scritto:

>Il tuo discorso ha tanti punti condivisibili ma se io venissi a casa tua a
>derubare ciò che hai, forse non ti darebbe tanto fastidio il valore dell'oro
>che ti porto via quanto non disporre più di un oggetto a cui dai particolare
>valore perché ti ricorda qualcuno che ti è stato molto caro.
>Ti darebbe fastidio vedere la tua casa, la tua "home" inglese, profanata da
>sconosciuti che ti hanno rovistato dappertutto ed hanno lasciato
>maleducatamente tutto sottosopra e fuori posto dopo aver toccato tutto
>quanto è tuo, anche ciò che dovrai mettere a contatto con il tuo corpo.
>Non sarebbe importante se io fossi ROM o non ROM; potrei essere anche
>italiano ed i tuoi sentimenti sarebbero esattamente uguali, perché il
>mancato rispetto che io avrei avuto per te e per le tue cose lo percepirai
>in maniera identica indipendentemente dalla mia razza e dalla mia
>nazionalità.
>
>C'è solo un particolare che evidentemente tu non hai tenuto conto. Ciascun
>ROM ti considera un essere da sfruttare, da derubare, affinché lui possa
>accumulare ricchezza e quindi possa sfoggiare la corpulenza che per lui è lo
>status symbol della sua posizione sociale di ricco e libero.
>Orbene tu puoi avere l'idea che vuoi ed io la rispetto ma non puoi
>pretendere che tutti gli altri, me compreso, accettino di essere derubati da
>qualcuno che li considera solo come soggetto da derubare in virtù della
>propria cultura e dei propri costumi.
>
>Le dogane, le frontiere, a mio avviso dovrebbero essere, per una popolazione
>avente simile livello culturale e simili costumi, l'equivalente delle mura
>che circoscrivono la 'home" di un apersona o di una famiglia.
>Chi entra nella "home" di un altro popolo dovrebbe avere l'educazione di
>rispettarne la cultura ed i costumi.
>Se ciò avvenisse per davvero non ci sarebbe bisogno dei passaporti e delle
>dogane.
>
>Shengen è questo: fare dell'Europa la "home" di una serie di popoli aventi
>cultura e costumi  simili. in questa "home" i popoli possono muoversi come
>tu ti muovi senza passaporto dalla cucina alla camera da letto della tua
>"home".
>Ma se la cultura ed i costumi e, soprattutto, l'educazione non è omogenea
>emergono problemi come quelli creati dai ROM.
>
>E' comodo per chi ha deciso di unire l'Europa far bella mostra dei suoi
>meriti quando poi non si prende le responsabilità delle conseguenze delle
>scelte fatte.
>Comodo per chi non ne ha conseguenze approvare questa scelta.
>Ben educato è colui che si rende conto che chi ne ha conseguenze non può
>condividere gli stessi sentimenti e le stesse esternazioni.
>
>Grazie se rispetterai anche il mio modo di vedere il problema. Rispettare
>l'opinione degli altri è democratico o educato o di buon senso, come lo si
>vuol definire.
>
>Maurizio Bartolini
>
>
>NB: scrivo alla tua e-mail solo perché il server ha respinto il mio
>messaggio motivandolo con la mia mancata iscrizione a peacelink.
>Peraltro la ricezione del messaggio da peacelink è la dimostrazione che vi
>sono iscritto, i un modo o in un altro.
>Ti ringrazio se vorrai inoltrare a peacelink questa mia risposta affinché
>anche tutti gli altri possano  prenderne atto e condividerla, criticarla o,
>meglio, approfondire ulteriormente i vari aspetti del problema immigrati in
>genere.