NO TRIV...dal 15 al 17 marzo



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Adriana

 

Da: andreaslash at libero.it [mailto:andreaslash at libero.it]

Inviato: sab 10/03/2007 0.38

Oggetto: NO TRIV...dal 15 al 17 marzo

 

Sicilia - Dal 15 al 17 marzo contro le trivelle in val di Noto

 

 

Il 17 marzo 2007, in val di Noto, si terrà la manifestazione indetta dal Comitato No-Triv. Come Giovani Comunisti, abbiamo organizzato una conferenza il giorno 15 marzo alle ore 18 nell'auditorium della facoltà di Lingue, con l'adesione del preside Famoso e del Comitato No-Triv. Interverranno il parlamentare europeo Claudio Fava, Francesco Manna (Responsabile Enti Locali del Prc), il noto musicista Roy Paci del gruppo Aretuska, che da tempo si spende pubblicamente a fianco del comitato.

Il problema delle trivellazioni in val di Noto non riguarda solo il territorio (di recente inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco). L'area per la quale la multinazionale delle energie fossili, la Panther Oils, ha ottenuto dal presidente della Regione sicilia Cuffaro la concessione per la ricerca di combustibili fossili è vasta millesettecento chilometri quadrati e si estende da Noto a Modica, a Caltagirone attraversando il territorio interno di tutte le provincie della Sicilia orientale. Si tratta del territorio siciliano finora meno colpito dal selvaggio degrado che ha accompagnato qualsiasi forma di industrializzazone, una zona ancora ricca di risorse naturali ed idrogeologiche nella quale una nuova generazione di siciliani sta faticosamente riscoprendo un'economia fondata sul biologico e sul turismo.

Com'è possibile che il ceto politico isolano ignori così ottusamente la storia e la vocazione produttiva di un territorio riportandolo bruscamente ad un modello di sviluppo vecchio di cinquant'anni? La Panther Oils ha ricominciato ad investire nella ricerca di nuovi giacimenti in Sicilia a partire dal 2000, quando il governo Capodicasa (di centrosinistra) approvò la legge regionale n° 14, nella quale si assimilano alle materie di pubblica utilità le operazioni di carotaggio e si rende addirittura possibile espropriare i terreni ritenuti "interessanti". Il proprietario del terreno che rifiuti le offerte degli "emissari" della Panther Oils si trova a dover scegliere se continuare ad investire e produrre in un territorio stravolto dalla invasiva tecnologia dell'estrazione e dal suo indotto (pensate ad un agriturismo accanto ad una trivella...) e rischia anche di trovarsi contro il diritto pubblico statale.

Ma, in sfregio al pagnottismo delle elites, è maturata nella coscienza collettiva l'esperienza delle precedenti "invasioni" compiute in nome del petrolio, tristemente testimoniate dalle vicende dei "poli" di Priolo e Gela. E' nato il percorso di controinformazione e mobilitazione del comitato No-Triv, che ha autoprodotto anche un documentario che spiega le ragioni della mobilitazione, in collaborazione con la casa produttrice indipendente Malastrada. La mobilitazione ha incontrato anche la sensibilità di molti sindaci ed amministratori locali, i quali si rifiutano di produrre le autorizzazioni necessarie per le trivellazioni. Serve solo un altro passo per diventare vincenti: allargare la mobilitazione a tutta la Sicilia orientale e porre il caso sotto gli occhi di tutt'Italia. Noi, con questo percorso, speriamo di essere riusciti a dare il nostro modesto contributo.

I Giovani del Prc

 

 

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