Re: [pace] VICENZA: TUTTI FELICI E CONTENTI, FINO A QUANDO?



Bella e tristemente realistica l'analisi di Lorenzo Dellacorte su Vicenza.....

Ma bisogna andare oltre.

Prodi rappresenta, tutto sommato, un momento di transizione, seguendo un copione standard, un déjà vu caro all'incultura politica italiana: che duri un anno o un lustro, dal suo governo - o non governo, visto che ci governa sempre Washington - non dobbiamo aspettarci nulla di nuovo, di generativo.

Con Prodi - smettiamola d'illuderci! - non realizziamo sogni o utopie possibili.

Se nel nostro governo nani e ballerine prevalgono, per fortuna sono meno pervasivi nella sinistra radicale, i cui portavoce saranno leader innocui, folkloristici, giolittiani (... una regressione dal frontismo al bifrontismo.....), ma almeno cercano di recuperare frammenti di dignità politica.

Il vero dramma di questi leader è che continuano ad agire per tattiche contingenti, limitate, di profilo basso e talvolta peloso, senza avere la capacità di attivare unitariamente una proficua riflessione strategica su obiettivi e metodi per coniugare l'altro mondo possibile sognato e discusso a Nairobi con azioni di governo coerenti ed efficaci.

La sinistra cosiddetta radicale, frammentata, dispersa in microrivoli che, invece di confluire in un tumultuoso torrente, continueranno a diluirsi nella paranoica ricerca di differenze, di palcoscenici isolati ed autoreferenziali per grilli parlanti, o trova una sua identità unitaria, che sappia trovare relazioni efficaci con movimenti e reti della società civile, al fine di produrre opzioni politiche concrete, nel solco di un riformismo progressivo realistico che sappia dare una nuova impronta al governo del paese, o delle forze che la compongono resteranno policrome bandierine, idonee solo a consentire a governi sempre più stantii di dire che le politiche sociali avanzate ci sono, esistono, sono citate nei programmi e conservate, magari esposte, come animali in estinzione negli zoo, tra solide sbarre, nelle compagini dell'esecutivo....

Ergo, facciamo un movimento/partito che dia voce e rappresentanza complessiva a movimenti, reti, partiti la cui azione si fondi su una strategia consapevole, su una visione del mondo che includa i punti discussi al Social Forum di Nairobi, ma anche tematiche che sono patrimonio storico della sinistra europea e mondiale. Si chiami come si vuole, ma non sia un intervento di facciata......

Mandi!

Paolo Zuliani






A Vicenza tra convitati vivi e convitati di pietra siamo arrivati al giro di boa:

IL POPOLO DELLA PACE E NON SOLO con una partecipazione straordinaria, pur senza raggiungere altre intensità, è contento per aver dimostrato ai suoi eletti cosa vuole: niente raddoppio di Vicenza, ritiro dall'Afganistan e dalle avventure militari, ed un cambiamento radicale della politica neoliberista ed antipopolare del governo Prodi o la sua immediata fine!

IL PENTAGONO è contento perchè Prodi gli ha garantito il raddoppio della base di Vicenza ed il suo attivo inserimento come base operativa nella guerra contro i popoli del medioriente! E per la felicità ha deciso di abbellire la base con qualche addobbo colorato su cui lascerà ai vicentini ed alla sinistra la libertà di scegliere i colori!

LA SINISTRA COSI DETTA RADICALE, è contenta perchè crede di essere riuscita ad interpretare bene il doppio copione: il "manifestante contestarore" la mattina ed il "venduto" la sera! Vedremo questi capitan fracassa come se la caveranno: se verranno abbandonati al loro destino o se risorgeranno come Lazzaro dalla tomba parlamentare!

PRODI è contento perchè ha avuto conferma del suo pensiero vedendo sfilare in una splendida giornata di carnevale i dirigenti della sinistra radicale "innocui e folkloristici". Potrebbe risvegliarsi mercoledi con stampato sul fondo dei pantaloni l'impronta della scarpa destra di Giordano, sarà possibile?









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