Re: [pace] Quando si cerca la pace perdendola



Quando si cerca la pace perdendo la pazienza

volevo ribattezzare così l'oggetto della tua mail. E' singolare Enrico
come tu perdi la pazienza, quasi un nervo scoperto, allorquando di un
testo lungo e articolato legato alla mia risposta, inarchi le reni e
addolorato, sottolinei solo un nome, a te caro, scordando tutti gli
altri citati e sottaciuti. Mi spiace questo modo di difendere una,
tralasciando gli altri che dipendenti o indipendenti vengono dalla
stessa area. Fai porre chi legge immediatamente in uno schieramento che
io non amo con questi termini .
La pace deve essere politica così come la guerra è politica: cosa
significa per te pacifista essere politico? Credere nell'operato di una
singola persona nelle istituzioni? Credere nell'area in cui opera
quella singola persona? Spegnere la rivolta che possa compromettere le
mediazioni o il lavoro politico di quella persona o dell'area in cui
lavora?
Accettare tutto il cucuzzaro, altrimenti è la fine e torna la banda dei
sordidi?
Cerca per cortesia di non riportare sempre qualunque testo, a volte anche
esteso come quello proveniente da red link, a polemiche personali in
nome di Lidia e della pace. Oltretutto detraendo e non aggiungendo
niente alla persona stessa che sa, e cerca di farlo non sola, difendere
le sue pratiche politiche e non teme scendere nelle piazzette come
quella di montecitorio, dove eravamo in cento grazie alla delegazione
vicentina.

L a rabbia che tu paventi io la cerco di controllare e se la incontro
negli altri, non mi ci scontro. La includo perchè è segno di vita e la
rispetto.
Se tu sei arrivato a pratiche sulla tua persona di satyagraha, devi
controllare allora con pazienza anche le critiche che possano arrivare
alle tue compagne di percorsi di pace. Purtroppo, giorno dopo giorno, il
percorso politico di questa maggioranza di governo percorre il cammino
della guerra, condiviso dall'opposizione.

Per questo me ne sto fuori, apprezzando le strade di quelli che non
contano niente, i cosiddetti comitati locali, per questo consigliavo la
lettura e la chiusura delle mail con www.altravicenza.it
Doriana

In data 21/1/2007, "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it> ha scritto:

>No. Quando insultate Lidia con un nome di guerra e mettete in un fascio solo
>Libano e Iraq, voi sabotate l'unità dei pacifisti nella ricerca difficile, e
>naturalmente articolata, di una politica di pace, preferendo sfogarvi in un
>grido facile perché assoluto, che elude la responsabilità concreta.
>La politica deve essere pace, e la pace deve essere politica, oltre che
>bisogno e sete dolorosa del cuore umano.
>E la pace si cerca coi mezzi della pace.
>Ci stiamo opponendo insieme alla vergogna governativa di Vicenza, più
>insieme di altri momenti.
>Questa unità non va rotta insultando chi lavora per la pace anche nelle
>istituzioni, con la pazienza ben orientata dei passi concreti, insieme
>all'impazienza della chiarezza dei fini.
>Si lavora per la pace non col dare soddisfazione alla propria rabbia, anche
>giustificata, ma "trasformando il dolore in forza" (come Etty Hillesum), in
>forza di amore, di ragione, di unità, di argomenti, di organizzazione.
>Questo è con il "satyagraha" di Gandhi, che è la forza più grande, mentre
>la rabbia che colpisce anche i vicini e i compagni è una grande
>disastrosa debolezza.
>Buon coraggio, buona resistenza, buona speranza!
>Enrico Peyretti
>
>
>
>
>----- Original Message ----- 
>From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
>To: <"pace - peacelink.it <pace"@peacelink.it>; "vialebasi"
><vialebasi at liste.comodino.org>
>Sent: Sunday, January 21, 2007 11:33 AM
>Subject: [pace] sul prosieguo della lotta di Vicenza
>
>
>> Mi ritrovo integralmente su quanto da voi scritto. Ho visitato il sito
>> www.altravicenza.it, penso che ognuno di noi possa metterlo a chiusura
>> di mail.E' riassuntivo, completo e stimolante nell'analisi e nelle
>> prospettive di lotta.
>>
>>  Grazie per l'impegno dei comitati locali che ci sono e ci saranno.
>> A Montecitorio c'ero e ho scritto anche su peacelink le mie impressioni,
>> a modo mio.
>>
>>  Le ombre nere e gli avvoltoi sono assolutamente reali, da non
>> sottovalutare minimamente perchè non sono fantasmi nè tantomeno nuvole
>> passeggere.
>> Doriana
>>
>> In data 21/1/2007, "red_link" <red_link at tiscali.it> ha scritto:
>>
>> >
>> >OMBRE NERE ED AVVOLTOI SULLA LOTTA DELLE POPOLAZIONI VICENTINE CONTRO
>L'AMPLIAMENTO DELLA BASE MILITARE U.S.A.
>> >