Re: [pace] Contestato Zanotelli a Riva del Garda



Le posizioni di Enrico somigliano in modo singolare al
collateralismo di democraticocristiana memoria, oggi
applicato a quello diessino: una gestione del dissenso
che deve essere raccolto, sterilizzato e pilotato in
un vano esercizio della protesta e della contestazione
che rimane fine a se stesso e lascia l'Unione a fare
la sua politica berlusconiana indisturbata. E' vero
che i maestri di questo collateralismo sterile sono
PRC e PdCI che arrivano addirittura a fare
manifestazioni contro se stessi per poi votare la
finanziaria e non cambiare niente! Dobbiamo smettere
con queste buffonate, dobbiamo rimboccarci le maniche
per costruire una "nuova sinistra" che
dall'opposizione ricostruisca quel patrimonio
culturale e politico della sinistra raso al suolo dai
diesse. Tutti questi movimenti cresciuti sull'onda
dell'anti berlusconismo devono andare avanti, devono
abbandonare il tacito appoggio all'Unione neoliberista
e passare all'opposizione. Certo si deve ricominciare
di nuovo liberandoci di questi inutili e pericolosi
ex-dirigenti del movimento dei lavoratori, contro
tutti i neoliberisti di destra o sedicenti di
sinistra! I cattolici, per natura svincolati dalle
nomenclature avranno una opportunità doverosa enorme
nell'avvio di questo processo!
--- doriana at inventati.org ha scritto: 

> Anche se rispondi a Tiziano, provo io a rispondere a
> te, Enrico, non  
> fosse altro per il trascinamento dei messaggi  che
> mi vedono  
> immediatamente dopo.
> A me sembra che tu abbia detto molto tutto in una
> volta, ed è per  
> questo che ribatto.Chi è che non ha il senso della
> realtà? O meglio  
> chi si accontenta di questa realtà? Sono proponibili
> le tue  
> considerazioni progettuali al popolo cui accenni, a
> quell'italian* che  
> non appare mai eppure conta numericamente? Chi si
> muove NON partendo  
> da sè? Su quali basi tu ti MUOVI? Sempre che tu ti
> senta di metterti  
> in discussione, in movimento per l'appunto. Perchè
> ho l'impressione  
> che ci sia un discreto numero, per niente
> minoritario che all'indomani  
> di una qualsiasi contestazione di piazza o di umore,
> si arroghi il  
> diritto della "fermezza democratica antifascista e
> bla bla" per di  
> fatto bloccare qualunque velleità altra e/o
> possibile di convivenza  
> civile, ricorrendo poi alla non tanto raffinata arma
> del ricatto  
> basato sulla paura del cambiamento, che può
> attraversare ANCHE, quasi  
> sicuramente momenti incivili e di lotta.La
> cosiddetta "frana" che tu  
> temi, io pensa la vorrei. La preferisco di gran
> lunga a qualsivoglia  
> MURO, tantopiù se marcio. Non temere Enrico, ancora
> non sono maturi i  
> tempi delle folle che straripano nelle piazze a
> reclamare i propri  
> soggettivissimi e primari diritti. E' vero che l'età
> porta esperienza  
> e senso del limite, e anche un po' più di timore e
> consapevolezza ma  
> non per questo si può continuare a reggere il
> moccolo come amanti del  
> dialogo, non violento per carità...
> Doriana
> 
>    Citando Enrico Peyretti <e.pey at libero.it>:
> 
> > Caro Tiziano,
> > siamo più d'accordo con te di quello che sembra.
> Non si può dire tutto in
> > una volta. Io sono preoccupato - tra tante altre
> cose - di chi non ha il
> > senso della realtà, che è quella stretta realtà
> che vediamo.
> > Inserisco qualche commento-risposta nel tuo testo,
> per amore di dialogo.
> > Ciao! Enrico
> >
> > ----- Original Message -----
> > From: "tiziano cardosi" <tcardosi at indire.it>
> > To: <pace at peacelink.it>
> > Sent: Wednesday, November 08, 2006 12:20 AM
> > Subject: Re: [pace] Contestato Zanotelli a Riva
> del Garda
> >
> >
> >>
> >> Anche io non sono d'accordo con Enrico, che pur
> conosco e stimo. Ma
> >> questa storia che dobbiamo tenerci il male per
> evitare il peggio quanto
> >> può durare?
> > - Non si tratta di amore del male, ma di timore
> del peggio. Tra due mali
> > inevitabili che mi arrivano addosso, senza altra
> possibiltà, preferisco il
> > minore. Perché, tu no? Come fai, col voto che
> l'Italia ha dato, a liberarti
> > totalmente dal "male"?
> >> Non hai paura, Enrico, che alle prossime elezioni
> il caimano, o qualche
> >> altro rettile che lo sostituirà, vincerà col 70
> per cento dei voti?
> > - Certo che ho paura! Ho paura anche di chi, per
> puro sfogo
> > morale-irrazionale, fa Prodi uguale a Berlusconi.
> >> E non sarà responsabilità forte anche di chi non
> è capace di proporre una
> >> svolta nella politica italiana (come la
> cosiddetta sinistra radicale)?
> > - Ma è forse possibile pensare che una sinistra
> più radicale - che anch'io
> > vorrei - trascinerebbe più a sinistra il centro
> senza il quale oggi non c'è
> > altro governo possibile che quello precedente, il
> peggiore della storia
> > italiana dopo Mussolini? Stiamo parlando in teoria
> astratta oppure nella
> > realtà?
> >> Che dire di chi ha addirittura paura dello
> sciopero del 17? Uno sciopero
> >> non per far cadere il governo, ma per chiedere un
> cambiamento.
> > - Va bene che il popolo prema per fare il massimo
> del possibile, anche se
> > non è possibile il massimo.
> >> Si teme che qualunque vibrazione faccia
> frantumare questo esecutivo e lo
> >> si tiene come un cristallo nell'ovatta. Ma è solo
> questione di tempo.
> > - E' un cristallo fragile. Preferisco di gran
> lunga questo fragile e
> > contraddittoro centro-sinistra ad una destra
> forte.
> >> Per le strade avverto che la gente è stufa.
> > - La "gente" ha delle ragioni. Ma - diciamo la
> verità - anche a sinistra c'è
> > molto individualismo e assai poca politica (la
> quale è sempre "per gli
> > altri", oppure non è politica). La mentalità di
> destra ha inquinato la
> > sinistra, profondamente. Anche a sinistra c'è poca
> mentalità vera di
> > giustizia e di pace. La "gente" non vede neppure a
> sinistra una chiara
> > cultura altruista, di giustizia e di pace. E forse
> - questo è il peggio -
> > anche se la vedesse forse non la vorrebbe. Lamenti
> e proteste - fatte salve
> > alcune frange minori - sono privatistiche, per sé
> e non per tutti. La
> > "gente" non brontola o protesta, non si mobilita
> davvero per gli ultimi, ma
> > per sé. L'Italia è berlusconiana e l'attuale
> fragile argine dobbiamo tenerlo
> > ben caro, pure se siamo scontenti.
> >> Io penso che, anche in questa lista, dobbiamo
> essere quelli che
> >> ricostruiscono la sinistra, non quelli che
> puntellano un muro marcio.
> > - D'accordissimo sulla prima parte della frase.
> Nel frattempo, un muro,
> > benché marcio o fragile, è meglio della frana.
> > Ciao! In amicizia e stima! Enrico
> >
> >> Un saluto
> >> Tiziano Cardosi
> >>
> >>
> >> doriana at inventati.org ha scritto:
> >> > Io quasi mi indigno Enrico per quello che
> scrivi e sopratutto perchè
> >> > le conclusioni di questa minidiscussione che da
> molto non animava più
> >> > le pagine di questa mailinglist, sono con
> oggetto quanto da ierisera
> >> > era apparso, guarda caso alla contestazione non
> di Zanotelli persona
> >> > ma degli ospiti centristi. Riappare il caimano,
> che peraltro non è mai
> >> > scomparso ma dilaga nel sentire quotidiano e
> culturale italiano,
> >> > dilaga di nuovo per tua voce e mano quì e ora,
> il chiamare
> >> > irresponsabili e chiacchieroni disfattisti
> coloro che non si allineano
> >> > alla sinistra, i pacifisti non politicamente
> corretti. Forse ci siamo
> >> > già scordati delle polemiche seguite al voto
> Afghanistan? All'assenza
> >> > totale del cosiddetto movimento italiano
> all'indomani del Libano e di
> >> > tutti i misfatti che continuano ad essere
> perpetrati ai danni del
> >> > popolo palestinese?Personalmente, non sono
> allineata e tantomeno
> >> > iscritta e tantomeno "amica" di nessun partito,
> e allora dove mi vuoi
> >> > incasellare, sempre che io "desideri" essere
> incasellata? E allora
> >> > devo tacere, subire censura, difendermi  dalle
> parole che poi nei
> >> > fatti escludono non tanto me, ma tutti quelli
> che non credono alla
> >> > delega parlamentare, tantopiù a questi
> parlamentari?Cosa dovremmo
> >> > tenerci caro?
> >> > Ma tu davvero pensi questo? Io credo purtroppo
> che tu veramente sia in
> >> > buona fede nell'asserire quanto dici...tanto
> quanto io diffido
> >> > assolutamente di tutti, inesorabilmente
> contaminati dal potere, anche
> >> > modestissimamente piccolo e ruffiano. Le regole
> democratiche che tu
> >> > ricordi, per me puzzano di decomposizione, di
> morti caro Enrico. Morti
> >> > dentro e fuori.Ho altre idee in merito
> all'alleanza e all'osare.
> >> > Doriana Goracci
> >> >
> >> >
> >> >      Citando Enrico Peyretti <e.pey at libero.it>:
> >> >
> >> >> Non smettiamo di indignarci, è giusto. Ma qui
> succede che molti di
> >> >> noi credono che al governo ci sia la sinistra.
> Invece c'è il
> >> >> centro-sinistra, che non è la sinistra, ma è
> un rimedio da tenerci
> >> >> caro, altrimenti c'è la destra del caimano: ve
> lo ricordate? Vi
> >> >> ricordate le leggi vergogna? quelle personali?
> l'assalto alla
> >> >> Costituzione? il ripudio dei tribunali?
> l'amore per Bush? i conti di
> >> >>  Tremonti? chi si ricorda di Genova 2001? Se
> c'è il centro-sinistra,
> >> >>  e non la sinistra da sola, è perché l'Italia
> è fatta così, e non è
> >> >> un'altra, e ha prevalso d'un pelo - meno male!
> - sull'Italia del
> >> >> caimano. Pensare, volere e dire il meglio e il
> più giusto, è sempre
> >> >> necessario, per volere migliorare il futuro.
> Ma, nelle decisioni, si
> >> >>  deve stare ai numeri della regola
> democratica: non è la perfezione,
> >> >>  ma evita il peggio. Nel decidere e agire, la
> volontà e i programmi
> >> >> alti e chiari della migliore sinistra (se e
> qiando ha le idee
> >> >> chiare), che sono anche i miei, devono, oggi,
> mescolarsi e mediare
> >> >> con quelli del centro. E i risultati sono
> migliori di quelli cui
> >> >> arriverebbe un centro da solo, senza la
> sinistra. La vita non è un
> >> >> sogno né un volo, ma un cammino passo passo,
> sotto la legge
> >> >> ineludibile del necessario e del possibile. In
> politica, come in
> >> >> famiglia, si deve volere anche qualcosa che
> non si vuole, perchè si
> >> >> deve lavorare insieme, e da soli non si fa
> niente, se non parole. Se
> >> >>  la sinistra abbandona il centro, non governa
> di sicuro, non fa una
> >> >> politica più giusta: fa semplicemente un
> regalo al caimano in
> >> >> agguato. Chi vuole questo? lo so, c'è anche
> chi dice: "Si stava
> >> >> meglio col caimano, almeno si poteva lottare".
> Sono gli
> >> >> irresponsabili della politica, sono evasori
> politici, che ignorano i
> >> >>  fatti reali per pascersi di illusioni.
> Tradiscono anche la
> >> >> sinistra,  non la fanno progredire, ma
> emarginare. Si deve tener
> >> >> chiara l'idea  e immetterla quanto è possibile
> nei fatti, ma non si
> >> >> deve rompere  l'unica coalizione possibile.
> >> >> Enrico Peyretti
> 
> 
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