Re: [pace] Contestato Zanotelli a Riva del Garda




Anche io non sono d'accordo con Enrico, che pur conosco e stimo. Ma questa storia che dobbiamo tenerci il male per evitare il peggio quanto può durare? Non hai paura, Enrico, che alle prossime elezioni il caimano, o qualche altro rettile che lo sostituirà, vincerà col 70 per cento dei voti? E non sarà responsabilità forte anche di chi non è capace di proporre una svolta nella politica italiana (come la cosiddetta sinistra radicale)? Che dire di chi ha addirittura paura dello sciopero del 17? Uno sciopero non per far cadere il governo, ma per chiedere un cambiamento. Si teme che qualunque vibrazione faccia frantumare questo esecutivo e lo si tiene come un cristallo nell'ovatta. Ma è solo questione di tempo. Per le strade avverto che la gente è stufa. Io penso che, anche in questa lista, dobbiamo essere quelli che ricostruiscono la sinistra, non quelli che puntellano un muro marcio.
Un saluto
Tiziano Cardosi


doriana at inventati.org ha scritto:
Io quasi mi indigno Enrico per quello che scrivi e sopratutto perchè le conclusioni di questa minidiscussione che da molto non animava più le pagine di questa mailinglist, sono con oggetto quanto da ierisera era apparso, guarda caso alla contestazione non di Zanotelli persona ma degli ospiti centristi. Riappare il caimano, che peraltro non è mai scomparso ma dilaga nel sentire quotidiano e culturale italiano, dilaga di nuovo per tua voce e mano quì e ora, il chiamare irresponsabili e chiacchieroni disfattisti coloro che non si allineano alla sinistra, i pacifisti non politicamente corretti. Forse ci siamo già scordati delle polemiche seguite al voto Afghanistan? All'assenza totale del cosiddetto movimento italiano all'indomani del Libano e di tutti i misfatti che continuano ad essere perpetrati ai danni del popolo palestinese?Personalmente, non sono allineata e tantomeno iscritta e tantomeno "amica" di nessun partito, e allora dove mi vuoi incasellare, sempre che io "desideri" essere incasellata? E allora devo tacere, subire censura, difendermi dalle parole che poi nei fatti escludono non tanto me, ma tutti quelli che non credono alla delega parlamentare, tantopiù a questi parlamentari?Cosa dovremmo tenerci caro? Ma tu davvero pensi questo? Io credo purtroppo che tu veramente sia in buona fede nell'asserire quanto dici...tanto quanto io diffido assolutamente di tutti, inesorabilmente contaminati dal potere, anche modestissimamente piccolo e ruffiano. Le regole democratiche che tu ricordi, per me puzzano di decomposizione, di morti caro Enrico. Morti dentro e fuori.Ho altre idee in merito all'alleanza e all'osare.
Doriana Goracci


     Citando Enrico Peyretti <e.pey at libero.it>:

Non smettiamo di indignarci, è giusto. Ma qui succede che molti di noi credono che al governo ci sia la sinistra. Invece c'è il centro-sinistra, che non è la sinistra, ma è un rimedio da tenerci caro, altrimenti c'è la destra del caimano: ve lo ricordate? Vi ricordate le leggi vergogna? quelle personali? l'assalto alla Costituzione? il ripudio dei tribunali? l'amore per Bush? i conti di Tremonti? chi si ricorda di Genova 2001? Se c'è il centro-sinistra, e non la sinistra da sola, è perché l'Italia è fatta così, e non è un'altra, e ha prevalso d'un pelo - meno male! - sull'Italia del caimano. Pensare, volere e dire il meglio e il più giusto, è sempre necessario, per volere migliorare il futuro. Ma, nelle decisioni, si deve stare ai numeri della regola democratica: non è la perfezione, ma evita il peggio. Nel decidere e agire, la volontà e i programmi alti e chiari della migliore sinistra (se e qiando ha le idee chiare), che sono anche i miei, devono, oggi, mescolarsi e mediare con quelli del centro. E i risultati sono migliori di quelli cui arriverebbe un centro da solo, senza la sinistra. La vita non è un sogno né un volo, ma un cammino passo passo, sotto la legge ineludibile del necessario e del possibile. In politica, come in famiglia, si deve volere anche qualcosa che non si vuole, perchè si deve lavorare insieme, e da soli non si fa niente, se non parole. Se la sinistra abbandona il centro, non governa di sicuro, non fa una politica più giusta: fa semplicemente un regalo al caimano in agguato. Chi vuole questo? lo so, c'è anche chi dice: "Si stava meglio col caimano, almeno si poteva lottare". Sono gli irresponsabili della politica, sono evasori politici, che ignorano i fatti reali per pascersi di illusioni. Tradiscono anche la sinistra, non la fanno progredire, ma emarginare. Si deve tener chiara l'idea e immetterla quanto è possibile nei fatti, ma non si deve rompere l'unica coalizione possibile.
Enrico Peyretti