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Re: nonviolenza e politica
- Subject: Re: nonviolenza e politica
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Mon, 24 Jul 2006 12:20:30 +0200
Caro Fernando Rossi, non credo che Lidia Menapace e altri come lei siano sciocchi nel valutare possibile orientare alla meno-guerra, verso la non-guerra, questo decreto. Sono preoccupatissimo dell'uso politico che si farà, e che voi lasciate fare, del vostro voto contrario - se ci sarà - perché la questione Afghanistan è importantissima, ma altrettanto e di più il confronto generale tra due coalizioni: una insoddisfacente, una depreecabile: ci ricordiamo anocra il governo precedente?. Io penso che voi sbagliate gravemente, e danneggiate tutti, se favorirete la seconda. Pensate al Paese, non alle posizioni politiche! La coscienza impone anche questo. Se poi siete capaci di affermare la vostra posizione (che capisco bene!) sulla questione Afghanistan, senza causare quel danno politico generale, avrete l'ammirazione di tanti (e mia). Sempre nella cordialità Enrico Peyretti, Torino ----- Original Message ----- From: "Rossi, Fernando" <rossi_f at posta.senato.it> To: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it> Sent: Monday, July 24, 2006 11:11 AM Subject: RIF: nonviolenza e politica > > > > > > > Nel programma dell’Unione non c’è scritto nessun impegno a continuare la guerra in Afghanistan. Tuttavia, ogni giorno, qualcuno attacca i parlamentari contro la guerra sostenendo che non c’è scritto nemmeno il contrario e quindi si può continuare a farla. > > Nel Programma dell’Unione c’è invece scritto, a pag 98 (ultimi due capoversi ) che il nuovo governo, nell’applicazione rigorosa dell’art.11 della Costituzione parteciperà solo a: missioni di sicurezza collettiva come previsto dall’art.VII della Carta delle Nazioni Unite; distinguendo le funzioni di polizia internazionale, dalla guerra; (missioni, ndr)“di natura tale da garantire la terzietà rispetto al paese (in cui si entra, ndr) e agli interessi in campo; la congruità dei mezzi rispetto ai fini perseguiti.” > > A pag.99, il primo capoverso recita: “Crediamo che il Parlamento debba autorizzare le spese relative ad un’eventuale partecipazione dell’Italia con votazione separata per ogni singola missione.” > > A pag. 109, primo capoverso: “Noi pensiamo per l’oggi e per il domani, che non sia possibile un impegno delle Forze Armate italiane fuori dai confini nazionali senza mandato diretto e preciso delle Nazioni Unite e della UE. > > L’ultimo capoverso di pag.109 recita: “L’Unione si impegna, nell’ambito della cooperazione europea, a sostenere una politica che consenta la riduzione delle spese per armamenti”. > > Il Decreto che ci è stato sottoposto non rispetta nessuna di tali condizioni. > > La missione ISAF non è più, se mai lo è realmente stata, una “missione multilaterale ONU “di Pace” ma si è fusa con “Enduring Freedom”, (missione unilaterale “di guerra” decisa e voluta dalle gerarchie militari e dal presidente degli Stati Uniti). > > Nell’agosto 2003, la missione ISAF si trasforma da missione ONU a missione a comando NATO: alleanza militare formalmente in guerra a fianco degli USA, in virtù di un improprio richiamo all’art.5 del Trattato dell’Alleanza Nord Atlantica. > > Come ha spiegato il generale Fabio Mini (ex comandante della missione KFOR in Kosovo) le forze ISAF, nel 2005 e nel 2006, si sono trovate impegnate a fianco, ed al posto delle forze USA, in operazioni di “bonifica”, ovvero nella guerra ai talebani. > > Nei primi 6 mesi del 2006, la “missione di pace” ha prodotto 2500 morti Afgani e 84 militari Nato e USA, ed è a tutti noto che, per coprire il fallimento militare (e morale) della loro guerra, hanno già deciso una “escalation” (aumentarne l’ampiezza e la potenza distruttiva). > > > > > > Chi era contrario alla guerra all’Afghanistan fatta dal Governo Berlusconi, perché dovrebbe sostenerla se la stessa guerra viene proposta dal Governo dell’Unione, che ora non può nemmeno avvalersi delle vecchie bugie sul presunto ruolo umanitario? > > Noi “disobbedienti” contro la guerra, secondo chi parla a nome del futuro partito democratico (DS, Margherita, IDV e Rosa nel Pugno) dovremmo dimetter ci perché avremmo tradito il mandato elettorale……. > > Suggerirei di dare un’occhiata al sondaggio del Corriere della sera, (subito occultato) dove è emerso che un’ampia maggioranza di italiani è contro la nostra partecipazione alla guerra afgana. > > Chi onora il proprio dovere di rappresentante del popolo non dovrebbe essere aggredito da “ragionatori” che si richiamano ad un Programma elettorale, che forse non hanno nemmeno letto o ad una disciplina di partito che è il contrario della democrazia parlamentare (sono decisamente contrario ad un parlamento “bulgaro”, fatto da 13 Segretari nazionali di partito o da centinaia di loro cloni. > > Nessuno nega al Governo di avanzare proposte non contemplate nel Programma, ma in tal caso, un confronto ed un coinvolgimento di partiti e parlamentari, di maggioranza, è un percorso democratico obbligatorio. > > Quindi i guardiani del nulla si mettano tranquilli: non esistono teste calde e teste fredde, esistono idee diverse sulla inderogabile necessità di non deludere gli Stati Uniti. Tali diverse idee andrebbero sempre e comunque messe a confronto. Se c’è chi pensa che un pre-accordo “democratico” possa imporre al parlamento una guerra (ma anche una legge finanziaria) dovrà ricredersi, almeno al Senato. > > Il resto delle polemiche è solo propaganda per salvarsi l’anima, poichè. > > “Voi volete far cadere Prodi”, è una inutile intimidazione poichè non è vera è perché anche i più creduloni giovedì sera vedranno che la montagna non avrà nemmeno partorito il topolino; > > “Sarete voi a favorire ‘allargamento al centro dell’Unione e delle sue scelte sociali” è un argomento fasullo. Basti vedere le numerose aperture pre-Decreto guerra o la campagna promossa da alcuni grandi giornali nazionali (che è cominciata il giorno dopo al voto, avendo a modello la grosse coalition tedesca) per rendersene conto. > > > > -----Messaggio originale----- > Da: Enrico Peyretti [mailto:e.pey at libero.it] > Inviato: dom 23/07/2006 8.21 > A: bravo anna; azionenonviolenta; buccoliero elena; capitini luciano; centro Gandhi 1 Pisa; Ciardi Filippo; Codrignani Giancarla; Dogliotti Angela; giusti luca; Iannamorelli Pasquale; l'abate 01 alberto; locascio 01 francesco (mir); lugli daniele; malleo m. antonietta, palermo; Manara Fulvio Cesare; martirani giuliana; menapace 01 lidia; moratto adriano; pilati massimiliano, trento; pompeo 1 rocco; Pontara Giuliano; pugliese pasquale; racca A1 piercarlo; rizzi02 flavia; salio nanni; satyagraha; siino 1 marco; soccio 01 matteo; valpiana mao > Cc: lista pax christi gr discussione; lista Peacelink Pace; lista nonviolenti; lista Mir dibattito; lista BCP; Bulgarelli,Mauro; De Petris Loredana; Malabarba Gigi; Silvestri, Gianpaolo; Turigliatto,Franco; Giannini,Fosco; Rossi, Fernando; Grassi,Claudio > Oggetto: nonviolenza e politica > > > La nonviolenza davanti al voto > Ho riletto i due numeri di Azione Nonviolenta su "nonviolenza e politica". > Abbozzo qui un appunto, nulla più che un breve scarabocchio sullo schermo, che metto sotto l'esame comune. > - I nonviolenti organizzati hanno il programma costruttivo "politico" (pratico, storico, urgente, integrale, irrinunciabile) dell'abolizione della guerra e della trasformazione/soluzione nonviolenta dei conflitti; > - se e quando singoli nonviolenti/e vanno a lavorare nella politica istituzionale, dove incontrano tutte le posizioni, dalla fede (e duri interessi) nella guerra, al pacifismo tiepido e negativo (non far guerra, ma accettarla se aggrediti; non conquista armata, ma intervento armato "soi disant" per i diritti umani e per la legalità internazionale; ecc.), devono, per necessità e anche per dovere, collocarsi sulle linee al momento in quella sede possibili e praticabili, purché siamo il più possibile vicine o meno lontane dal programma nonviolento; > - e devono anche votare perché siano deliberate le scelte relativamente migliori o meno peggiori, perché hanno il dovere primario di impedire che siano deliberate altre scelte meno buone o decisamente peggiori o pessime; > - il motivo di questo loro dovere è il fatto che la realizzazione matura o intera della pace nonviolenta lì e ora non è di fatto possibile, e il solo proclamarlo isolandosi dal voto non significa, in quella sede deliberante, una testimonianza ideale e politica, ma produce l'effetto apparente di relegare il proprio obiettivo nell'astratto utopismo (aspetto negativo dell'utopia concreta positiva), mentre è possibile lì e ora, nella sede deliberante, sostenere concrete parziali riduzioni del male della guerra e proporzionali passi in avanti, o punti di resistenza, del bene della pace; > - tale scelta nel voto non tradisce la coscienza del nonviolento/a, coscienza nota e di nuovo fermamente dichiarata, ma, nei limiti naturali di quell'attività istituzionale collettiva, costituisce una difesa e una promozione possibile, graduale, parziale ma orientata, chiara e non equivoca di tutto ciò che la coscienza del nonviolento/a irrinunciabilmente vuole e cerca. Se il nonviolento/a nell'istituzione non si sente di reggere il carattere dimezzato di questa azione, torni al lavoro culturale, educativo, sociale del programma costruttivo nonviolento, fuori della via deliberativa istituzionale, che ha il valore democratico insostituibile. Ma, in quanto cittadino/a avrà sempre inevitabile il problema e il dovere del voto, nei limitati termini detti, mi pare. > - Quando il medico non può ora guarire completamente il malato, lo cura attivamente, per salvarlo dalla morte e porre le condizioni indispensabili per, domani, libereralo dal male. Il paragone ovviamente zoppica perchè ci sono malattie mortali dei nostri corpi, che il medico non guarisce, mentre è possibile pensare e sperare che la storia umana guarisca un giorno dalla violenza organizzata e sitituzionalizzata. La pace nonviolenta è in cammino. > Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza! > Enrico Peyretti > > > > > > -------------------------------------------------------------------------- ---------------- > This e-mail was checked by the e-Sweeper Service. > For more information visit our website, Clearswift Corporation e-Sweeper : > http:// www.mimesweeper.com/products/esweeper/ > -------------------------------------------------------------------------- ---------------- > > ---------------------------------------------------------------------------- ---- No virus found in this incoming message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.1.394 / Virus Database: 268.10.3/395 - Release Date: 21/07/2006
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