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Re: scelte di pace indeboliscono la pace
- Subject: Re: scelte di pace indeboliscono la pace
- From: "dantebd" <dantebd at libero.it>
- Date: Mon, 3 Jul 2006 09:14:35 +0200
Proprio in questi giorni sto leggendo il bel libro di Rocco Altieri su Aldo Capitini (La rivoluzione nonviolenta, ed. Biblioteca Franco Serantini, Pisa): "Nella terra di Macchiavelli, Aldo Capitini si è cimentato nell'ardua impresa di far attecchire l'albero di Gandhi, impegnandosi con lucida ed appassionata persuasione a costruire una prassi politica che delegittimasse il ricorso alla violenza e alla menzogna". Il macchiavellismo è una brutta bestia con cui ognuno di noi, nella sua coscienza, si deve confrontare. Troppi se e troppi ma (la pace sì ma...).Troppe menzogne, se persino la guerra può cambiare faccia e diventare "umanitaria". Per questo esprimo tutta la mia solidarietà ai senatori che voteranno contro la prosecuzione della guerra in Afghanistan. Dante Bedini Treviso Subject : Re: scelte di pace indeboliscono la pace > Che testardaggine e che imprudenza agitano questi 8 e i > solidali-sostenitori di loro, vero Franco? > A dire poco ci si riempie la bocca di questa PACE con imprudenza, senza > tatticismi e non guardando la rovinosa possibilità di mettere in crisi > questi diplomatici pacifisti nei tempi lunghi... > Ma chi vieta a te e a tutt* quelli che come te si stanno affannando, a > trovare vie "giuste", fare quello che dici: applicare le lezioni di Don > Milani ad esempio, che tu inviti a riprendere? Quando hai dismesso > questi abiti mentali? Chi si arroga, "fuori" dal Parlamento, dire > qual'è la strada giusta?Questi serrati botta e risposta, questi affanni > e lanciare terribili nuvole sugli impegnati > onorevoli-senatori-amministratori, che nei fatti, giustificano il loro > mezzi per il FINE, mi stanno veramente scocciando. > Il movimento per la pace aveva già da tempo mostrato i sintomi della > sua malattia psico-fisica.Rimane il cammino della non violenza, e > questa la dovremmo conoscere molto bene nei suoi risvolti anche > mediatici, oltre che diretti, nel locale e nazionale.La conoscono molto > bene anche le donne e gli uomini che attendono nei paesi in guerra > infinita...Pensi che condividano questi utili prudenti discorsetti? > Altro che dilatazioni di pace. > Se poi ti*vi piace questa saggia opporttunità politica che vi offre il > destro per nuovi-stravecchi corsi vacanze appuntamenti sul non > conflitto, scuole di pace e storiazze del genere, fate pure... > Piantiamola però con questi balletti di parole. Al punto che le stesse > (parole) temete diventino un boomerang che possa nuocere. Dillo > chiaramente: facciamoli lavorare. > Bene, giusto! > Io non sono una professionista della pace e nessuno mi paga, neanche > per sostenere i dipendenti del palazzo, che non temporeggiano per > niente, continuano a camminare in una direzione opposta alla mia.Fatti > non parole. > Obbligata a "farli lavorare" in santa pace... > Ed io a pregare sgranando un rosario di speranze trepide, e buone intenzioni? > NO grazie e non in mio nome, e che la cosiddetta pace si indebolisca pure! > > Doriana > > Quoting Franco Borghi <franco.borghi at fbitc.it>: > > > ...condivido ! Come ho scritto nelle precedenti risposte, non possiamo > > tagliare il ramo sul quale siamo seduti. Occorre valutare il "dopo" dell' > > azione degli 8 senatori. > > Quale sarebbe o potrebbe essere quel "dopo". E' così difficile immaginarne > > le difficoltà enormi? E' difficile immaginare che la posizione dell' Italia > > in Afganistan peggiorebbe anzichè migliorare ? > > > > Contruiamo la Pace giorno per giorno nel nostro ambiente, facciamola > > crescere e dilatarsi, allora sarà più facile imporre ai nostri governanti > > soluzioni di Pace. > > > > Perchè non riprendiamo fuori le lezioni di Dom Milani a proposito della > > coscientizzazione ? > > > > Franco > > ----------------------------------------------------- > > FB-Franco BORGHI > > Intern.Trading & Consulting > > Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO - Italy > > Ph. +39.051.6859231 - Fax +39.051.6836715 > > Mob.Ph. +39.348.3802633 > > Skype address: consultfb > > Reply to: franco.borghi at fbitc.it > > > > ----- Original Message ----- > > From: <alfonsonavarra at virgilio.it> > > To: <pace at peacelink.it> > > Sent: Sunday, July 02, 2006 10:11 PM > > Subject: scelte di pace indeboliscono la pace > > > > > >> > >> Alberto Cacopardo scrive: > >> Caro Angelo, cara Nella, caro Alfonso e cari > >> tutti, > >> ho apprezzato molto di quello che dite. Sapete bene quanto > >> condivida la radicale condanna della missione ISAF, complice della > >> colpevolissima Enduring Freedom, e quanto sia forte la mia indignazione > >> per l'odiosissima politica estera USA. (E quanto mi senta lontano da > >> chi, come fa il buon Padellaro sull'Unita' di oggi, rimastica beoti > >> stereotipi sulla minaccia talebana). > >> Non condivido pero' le vostre > >> conclusioni. Ritengo che in questo momento anche noi, come pacifisti e > >> come sinistra critica, abbiamo il compito di partecipare all'impresa di > >> tenere insieme un governo che va da Dini-Mastella-Bonino a Bertinotti- > >> Diliberto-Malabarba. Non possiamo dimenticare che qualsiasi senatore ha > >> il potere di far cadere il governo se decide di impuntarsi: non > >> possiamo essere noi a dare questo esempio a chi potrebbe seguirlo per > >> tutt'altri fini. > >> Il compromesso che e' stato raggiunto, senza invio di > >> caccia e senza aumento di truppe, e' decisamente sbilanciato a nostro > >> favore e rappresenta comunque una netta svolta nella politica estera > >> italiana. > >> I nostri otto senatori hanno fatto un gesto nobile e utile. > >> E' un gesto che puo' contribuire ad avviare la nostra politica estera > >> su binari migliori. Adesso mi auguro che, davanti al rischio di una > >> maggioranza ad hoc con Casini, si ricredano. Se lo fanno (nei modi > >> opportuni), avranno voce in capitolo per impedire ulteriori > >> deragliamenti futuri. DUNQUE CI FARANNO PIU' FORTI. Se non lo fanno, > >> D'Alema andra' per la sua strada e la causa della pace sara' piu' > >> debole. > >> Un abbraccio, > >> Alberto Cacopardo - Gruppo Scint, Firenze > >> > >> > >> Alfonso Navarra risponde: > >> > >> Caro Alberto, > >> > >> dopo un periodo di > >> intorpidimento intellettuale all'interno della concezione della storia > >> e della politica come "scienze materialistiche", fondate sulla analisi > >> e la previsione dei "rapporti di forza", ora sono arrivato alle > >> seguenti conclusioni, che ritengo essenziali per una "rivoluzione > >> intellettuale e morale" nonviolenta: > >> > >> - non esiste possibilita' di > >> previsione "scientistica" delle conseguenze delle nostre azioni, in una > >> realta' sociale dominata dalla complessita' e dal caos; > >> > >> - ragion per > >> cui possiamo metterci il cuore in pace: oltre che giusto e' anche > >> intelligente seguire il motto : "FA QUEL CHE DEVI, ACCADA QUEL CHE > >> PUO'" > >> > >> - questo motto, di Ernesto Rossi, significa che perseguiamo una > >> politica che tende all'omogeneita' mezzi-fini, quindi non separata > >> dall'etica: cio' che si accorda con la nostra coscienza "persuasa", > >> maturato in profondita', va sempre portato avanti; > >> > >> - diciamo che, come > >> regola generale, a buone azioni seguono buoni effetti a catena; a > >> cattive azioni, pur commesse con buone intenzioni, seguono cattivi > >> effetti; > >> > >> - nello specifico, i ragionamenti "machiavellici" sul governo > >> mi entusiasmano molto poco. Ma, seguendoti sul tuo piano scivoloso, > >> constato, ad esempio, che il "compromesso" che tu apprezzi e' stato per > >> l'appunto dovuto alla "obiezione" degli otto senatori: senza di essa > >> avremmo inviato, come Italia, i caccia AMX in Afghanistan; > >> > >> - cio' che > >> tu paventi come ipotesi peggiore, ammesso che si realizzi, potrebbe > >> essere meno spaventoso di quanto credi. Una maggioranza che arriva a > >> porre la fiducia per partecipare alla GUERRA UNICA, GLOBALE, PREVENTIVA > >> E PERMANENTE proclamata da Bush (ufficialmente contro il terrorismo, > >> praticamente per il petrolio), forse e' bene che imbarchi l'UDC e perda > >> pezzi della sinistra radicale; > >> > >> - se l'UDC viene annesso alla > >> maggioranza sarebbe la disgregazione della Casa delle liberta' e la > >> fine del berlusconismo: non mi sembra poi un gran male, anzi. A me > >> invece sembra proprio un incubo assoluto che, dopo una campagna > >> elettorale che l'Unione ha condotto con sventolio ossessivo di bandiere > >> e slogan arcobaleno, si arrivi all'unanimita' parlamentare per i > >> "crediti di guerra"! > >> > >> - il tuo quadro politico "peggiore" in realta' > >> potrebbe essere migliore di quanto pensi. Ed io insisto affinche' i > >> deputati ed i senatori obiettori continuino a puntare i piedi. Ti > >> assicuro che faro' grande pressing in questo senso. Essi debbono dire > >> chiaramente e pubblicamente all'attuale maggioranza: nessuno ci provi a > >> farsi beffe del popolo italiano. Nessuno ci provi a chiedere voti di > >> fiducia su guerre, manomissioni di costituzione, grandi opere che > >> violentano comunita' locali (come la TAV), tasse e salassi ai soliti > >> noti - il popolo del lavoro dipendente, che suda e che soffre. La > >> responsabilita' di violare gli impegni che avete preso con il popolo, > >> nel vostro stesso programma, sarebbe tutta vostra e noi non la > >> avalleremmo; > >> > >> - che cosa succederebbe dopo questa dichiarazione > >> pubblica di deputati e senatori dalla schiena dritta? > >> Ipotesi a: la > >> maggioranza degli inciucisti abbozzerebbe. Molto bene, no? L'asse del > >> governo sarebbe spostato in direzione degli autentici bisogni della > >> gente. > >> Ipotesi b- la maggioranza degli inciucisti imbarca l'UDC che > >> spasima per questo. Il centro-destra si disarticolerebbe. I > >> "renitenti" espulsi diventerebbero il punto di riferimento per una > >> autentica opposizione popolare al neoliberismo e alla guerra. Credi > >> che sarebbe un male assoluto? Ne sei proprio convinto? > >> Ripeto che per > >> me il male assoluto e' che non ci sia NESSUNA rappresentanza per, ad > >> es., l'istanza della pace. Non un voto - che so - per dire no al una > >> guerra che e' unica anche se articolata su piu' fronti. Deficit > >> democratico da incubo, appunto. > >> > >> A me sembra che la vecchia cultura > >> delle fumosita' simboliche e del politicismo non faccia vedere a tante > >> persone di spessore morale ed intellettuale, come te, il pericolo che > >> stiamo correndo nella realta', non nel mondo delle rappresentazioni: > >> non c'e' una guerra iraqena ed una guerra afghana, ma un'unica guerra > >> che, grazie anche all'acquiescenza del nostro governo, sta per > >> diventare anche iraniana e israeliana: un unico, tragico, devastante, > >> conflitto mondiale di civilta'. > >> > >> Mi dispiace, ma stavolta non possiamo > >> essere per la mezza pace e per la mezza guerra: la natura delle cose ci > >> dice che oggi o si e' per la pace o per la guerra. Leggi il direttore > >> di Limes: la NATO deve togliere la castagne dal fuoco per gli americani > >> in crisi in Afghanistan nella loro strategia bellica globale. > >> Se > >> avalliamo la "guerra unica al terrorismo" non abbiamo la "riduzione del > >> danno" (questa e' una vera invenzione retorica da Telegatto!), conceto > >> che non puo riguardare gli equilibri politici ma deve essere misurato > >> sulle vittime. > >> La "guerra unica al terrorismo" che, nei fatti, > >> avalleremo produrra' danni concreti e maggiori ai bambini iraqeni, > >> afghani, palestinesi, iraniani, eccetera (muiono in stragrande > >> maggioranza sempre i dimenticati civili, specie se poveracci) , e ci > >> precipitera' in un terrificante scontro di civilita'. Se non invertiamo > >> la rotta. > >> > >> Carissimo, avro' torto, ma ti prego di credere che la mia > >> posizione nasce da lunghe analisi realistiche e sofisticate (anche se > >> ora sommariamente espresse) e soprattutto da una revisione radicale, > >> molto sofferta, degli schemi mentali con cui mi approccio alla realta' > >> politica e sociale. > >> Ripeto il mio consiglio: prova a sospendere il > >> giudizio e a riflettere su questo semplicissimo quesito: perche' la mia > >> cultura attuale mi porta a credere che agire in modo lineare per la > >> pace, "senza se e senza ma", possa portare a rendere piu' debole la > >> causa della pace? > >> C'e' o non c'e' qualcosa che non quadra? A te l'ardua > >> risposta. > >> > >> Un saluto e un abbraccio, > >> Alfonso Navarra > >> > >> -- > >> Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > >> Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > >> Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > >> Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > >> Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > >> http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >> > >> > >> > > > > > > -- > > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >
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