R: IRAQ: CONSIGLIO SICUREZZA, "POSIZIONE COMUNE DI PACE" PER GLIINCERTI



Mi pare importante e significativa l'azione di questo "Ministero-ombra della
Pace": non è ministero di un governo alternativo (una delle forme più
avanzate di lotta
pur sempre nonviolenta), ma un'iniziativa che esprime, nella fiacchezza
dell'opposizione parlamentare, il ripudio della guerra e la volontà di pace
della manifesta maggioranza del popolo italiano, constatata anche da
sondaggi scientifici.
Le Ambasciate visitate hanno mostrato interesse per il movimento e per il
lavoro dal basso, hanno ascoltato questa rappresentanza, hanno rispettato le
posizioni espresse.
Questa iniziativa evidenzia la infondatezza democratica e soprattutto la
incostituzionalità dell'azione del governo attuale, che oscilla tra
l'entusiasmo bellico (ministro Martino) e il barcamenarsi equivoco di
Berlusconi e soci tra servire Bush, blandire i sondaggi e fare calcoli
cinici e necrofagi sul dopo guerra insanguinato.
Perciò fa bene il  "Ministero-ombra della Pace" a prendere questi contatti
con le ambasciate degli altri paesi, con un'azione di diplomazia popolare di
pace, che salva l'onore e la Costituzione pacifica dell'Italia.
Vedo necessario rivolgersi anche ai rappresentanti diplomatici e agli
operatori dell'informazione dei paesi arabi e del Terzo Mondo, dove è facile
che l'immagine dell'Italia pacifica venga confusa e oscurata dalla
sovrapposta immagine ufficiale del governo di centro-destra.
Enrico Peyretti
"Disperati, noi speriamo"
"Aspettare la guerra è come assistere a un delitto"
"Ci sono sempre alternative, perché la guerra è una rinuncia"
"Ci sono due sole grandi potenze al mondo: gli Usa e l'opinione pubblica"
http://www.arpnet.it/regis; www.ilfoglio.org



----- Original Message -----
From: Ufficio Stampa Lilliput Nodo di Roma <stampa_lilliput_roma at yahoo.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Saturday, March 15, 2003 2:30 AM
Subject: IRAQ: CONSIGLIO SICUREZZA, "POSIZIONE COMUNE DI PACE" PER
GLIINCERTI


> IRAQ: CONSIGLIO SICUREZZA, "POSIZIONE COMUNE DI PACE"
> PER GLI INCERTI
>
> ROMA, 14 MAR 2003 - I sei paesi ancora incerti stanno
> lavorando per una posizione comune di pace al
> Consiglio di sicurezza. E' quanto hanno dichiarato gli
> ambasciatori messicano e cileno, Rafael Tovar e Jose'
> Goni, questa mattina ai delegati del Ministero-ombra
> della Pace, composto da Rete Lilliput Roma e Comitato
> Fermiamo la guerra.
>
> La visita fa parte di un giro di consultazioni con le
> ambasciate dei paesi membri del consiglio di sicurezza
> che oggi ha toccato anche le sedi di Francia e
> Inghilterra. "Tutte le Ambasciate - ha dichiarato
> Luigi Pirelli del nodo di Roma della Rete Lilliput -
> hanno mostrato interesse per la vastita' e la natura
> del movimento, hanno apprezzato e valorizzato la
> capacita' del movimento di lavorare dal basso, di
> dialogare e costruire insieme una realtà di pace e
> di economia solidale, esprimendo profondo rispetto per
> le posizioni espresse".
>
> Ai delegati incontrati e' stata consegnata una
> bandiera di Pace. Gli unici a chiedere di non averla
> sono stati gli inglesi che hanno esplicitamente
> chiesto che gli fosse "risparmiato" l'imbarazzo di
> rifiutarla.
>
> Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate dai
> rappresentanti incontrati.
> Ambasciata del Cile
> Ambasciatore Jose' Goni
> "Anche noi abbiamo gia' la bandiera della Pace in
> ambasciata
> La posizione del governo del Cile e' di votare no alla
> seconda risoluzione.
> Stiamo lavorando con i sei paesi incerti del consiglio
> di sicurezza, in particolare il Messico, per una
> proposta di mediazione all'interno del Consiglio
> stesso".
>
> Ambasciata del Messico
> Ambasciatore Rafael Tovar
> "Agiremo di concerto con il Cile e con gli altri
> membri ancora incerti del Consiglio di sicurezza
> dell'Onu e cercheremo pertanto di tener fede alla
> tradizione di pace che ci consegna la storia del
> nostro paese".
>
> Ambasciata della Francia
> Secondo Consigliere Marc Fonbaustier
> "La Francia ha da sempre una posizione ferma e
> coerente verso la questione dell'Iraq: no ad una
> guerra poiche' il disarmo sta dando i suoi effetti e
> sta ottenendo buoni risultati, è una strada da
> continuare a perseguire con fermezza e coraggio.
> Una guerra potrebbe avere ripercussioni impensabili
> per quel che concerne il terrorismo.
> La Francia non e' contro gli Stati Uniti, ma contro
> una guerra preventiva.
> In passato la Francia ha utilizzato poche volte, in
> confronto alla Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti, il
> diritto di veto e nel 72percento delle volte in
> accordo con gli Stati Uniti.
> La Francia non ha una posizione di pacifismo, per cui
> non e' contro una soluzione armata dei conflitti, ma
> non e' in accordo con una inopportunità dell'utilizzo
> della forza e delle armi".
>
> Ambasciata della Gran Bretagna
> Vice capo missione Ministro Scott Whiteman
> "La stampa internazionale e nazionale non ci dipinge
> correttamente.
> La nostra posizione e' di ottenere il disarmo
> effettivo attraverso una pressione militare per
> rimediare ai 12 anni di tolleranza avuti verso il
> regime iraqueno.
> Siamo per un approccio multilaterale alla soluzione
> del conflitto ma l'Onu deve dimostrare verso tutti i
> regimi la sua autorita'.
> Ci tengo a chiarire che quello che ci muove non sono
> gli interessi economici ma un imperativo morale in
> difesa dei nostri cittadini dal problema del
> terrorismo dopo l'11 settembre e dalle armi di
> distruzione di massa".
>
>
> =====
> Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
> http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm
>
>                                *** Cosa e' Lilliput? ***
> Lilliput e' una rete laica di associazioni (cattoliche e non) e di singoli
>            Lilliput non e' una rete di associazioni cattolica
>                           www.retelilliput.org
>
>