R: Incontro con il Prof. Alberto l'Abate



   In quanto amico ed estimatore di Alberto, militante, come Alberto, del
Movimento Nonviolento ed aderente a Resistenza e Pace, associazione che ha
deciso di invitare Alberto a Reggio Emilia per apprendere qualcosa dalla sua
enorme esperienza sull'azione nonviolenta, mi associo alla tristezza
espressa da Paolo Nerozzi per le accuse lette.
   Pasquale Pugliese


> E' un periodo che ho veramente poco tempo, e non riesco a interagire per
via telematica, ma a questo messaggio dovevo rispondere.
> E' triste leggere queste parole su Alberto L'Abate.
> Se c'é un persona che appunto mi ha insegnato a cambiare idea su Nato,
guerra, sul capire la forza della nonviolenza sia come filosofia che come
strategia. questa é appunto Alberto L'Abate.
> Sono troppo giovane per aver conosciuto Aldo Capitini, ma se ora posso
immaginarmi questa figura anche nel suo aspetto di umiltà e non arroganza di
chi come professore a volte diventa é appunto anche grazie a conoscere
figure come Alberto L'Abate che ne é stato un suo ragazzo.
> Non voglio qui ricordare come Alberto L'Abate spende quotidianamente la
sua vita perché basta conoscerlo per capire quanto siano assurde le parole
scritte contro di lui.
> Ciao, paolo nerozzi.
>
>
>
> Fulvio Grimaldi wrote:
>
> > Nell'elenco dei meriti del L'Abate c'è una dimenticanza: il suo totale,
> > incondizionato e perenne appoggio alla fanteria NATO, narcotrafficante
ed
> > etnopulitrice, chiamata UCK e oggi in Macedonia come ieri in Jugoslavia
> > operativa, con tagliagole formati e inviati da Bin Laden, al servizio
della
> > strategia USA di frantumazione di stati e popoli multietnici e
> > multiculturali, nonchè di creazioni di enclavi etnicamente pure,
premiate
> > con licenze di narcotraffico e di amministrazione mafiosa.
> > Bassotto.
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