R: Incontro con il Prof. Alberto l'Abate



Caro Paolo,
stavo per rispondere anch'io alla mail di F. Grimaldi perché provavo
tristezza in quelle parole, ma penso proprio che basti questa tua risposta
fatta col cuore.
 grazie, Massimiliano.

"Noi dobbiamo dire no alla guerra ed essere duri come pietre".
(Aldo Capitini)


----- Original Message -----
From: paolo nerozzi <di14907 at iperbole.bologna.it>
To: <pck-pace at peacelink.it>
Sent: Saturday, October 20, 2001 11:40 AM
Subject: Re: Incontro con il Prof. Alberto l'Abate


> E' un periodo che ho veramente poco tempo, e non riesco a interagire per
via telematica, ma a questo messaggio dovevo rispondere.
> E' triste leggere queste parole su Alberto L'Abate.
> Se c'é un persona che appunto mi ha insegnato a cambiare idea su Nato,
guerra, sul capire la forza della nonviolenza sia come filosofia che come
strategia. questa é appunto Alberto L'Abate.
> Sono troppo giovane per aver conosciuto Aldo Capitini, ma se ora posso
immaginarmi questa figura anche nel suo aspetto di umiltà e non arroganza di
chi come professore a volte diventa é appunto anche grazie a conoscere
figure come Alberto L'Abate che ne é stato un suo ragazzo.
> Non voglio qui ricordare come Alberto L'Abate spende quotidianamente la
sua vita perché basta conoscerlo per capire quanto siano assurde le parole
scritte contro di lui.
> Ciao, paolo nerozzi.
>
>
>
> Fulvio Grimaldi wrote:
>
> > Nell'elenco dei meriti del L'Abate c'è una dimenticanza: il suo totale,
> > incondizionato e perenne appoggio alla fanteria NATO, narcotrafficante
ed
> > etnopulitrice, chiamata UCK e oggi in Macedonia come ieri in Jugoslavia
> > operativa, con tagliagole formati e inviati da Bin Laden, al servizio
della
> > strategia USA di frantumazione di stati e popoli multietnici e
> > multiculturali, nonchè di creazioni di enclavi etnicamente pure,
premiate
> > con licenze di narcotraffico e di amministrazione mafiosa.
> > Bassotto.
>
>
>
>