R: Incontro con il Prof. Alberto l'Abate (una questione di linguaggio)



Cari amici,

il punto non è SOLTANTO esprimere tristezza in solidarietà a una determinata
persona (anche se nel caso specifico mi sembra certamente doveroso). E'
ANCHE liberarsi da un tipo di linguaggio inutilmente aggressivo e offensivo.
Non pretendo che tutti in questa lista siano pacifisti e nonviolenti - va
bene polemizzare - ma è troppo sperare che ci si accosti con rispetto ed
educazione alle idee altrui?

Saluti,

Francesca


> Fulvio Grimaldi wrote:
>
> > Nell'elenco dei meriti del L'Abate c'è una dimenticanza: il suo totale,
> > incondizionato e perenne appoggio alla fanteria NATO, narcotrafficante
ed
> > etnopulitrice, chiamata UCK e oggi in Macedonia come ieri in Jugoslavia
> > operativa, con tagliagole formati e inviati da Bin Laden, al servizio
della
> > strategia USA di frantumazione di stati e popoli multietnici e
> > multiculturali, nonchè di creazioni di enclavi etnicamente pure,
premiate
> > con licenze di narcotraffico e di amministrazione mafiosa.
> > Bassotto.
>
>
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