In mille con Ugur: assieme per cambiare la Turchia.



In mille con Ugur: assieme per cambiare la Turchia.

Comunicato stampa

14 maggio: festival dell'obiezione di coscienza
Oggi 14 maggio ad Istanbul si e' svolto un festival sul diritto all'
obiezionedi coscienza.
Questa manifestazione e' stata organizzata dal gruppo antimilitarista
di obiettori di coscienza di Istanbul (IAMI) in collaborazione con il
partito politico ODP un partito di opposizione al governo
ma che non si è neppure mai schierato a favore della lotta armata del PKK.
La manifestazione e' stata organizzata nel quartiere Besiktas di
Istanbul dalle ore 12.30 alle ore 17.
Luogo ed orari del festival sono stati imposti dalla polizia che ha
pure "partecipato" controllando tutti i partecipanti perquisendo
ciascuna persona. Il numero delle sedie era mille: erano tutte occupate
e moltissima gente stava a sedere per terra o in piedi.
Alle 12.30 il festival e' cominciato con alcuni relatori: Saruhan Uluc
(vice presidente dell'ODP), Sanar Yurdatapan (intelettuale molto noto
che e' vicino politicamente all'ODP), Ahmet Insel (giornalista), Oguz
Sonmez (gruppo antimilitarista di Istanbul).
I loro discorsi sono stati centrati sul come la Turchia sia uno stato
militarista e quindi su come sia problematico promuovere una riforma
che tratti il diritto all'obiezione di coscienza e la liberta' di
opinione e scelta. Hanno sottolineato l'aspetto di come i militari
abbiano partita vinta nei confronti delle istituzioni , nei confronti
del mondo religioso, nei confronti della societa' civile in generale.
E' comunque emersa l'importanza di lavorare per la promozione della
liberta' di scelta , "cammino che sara' comunque lungo ed affatto
semplice".
Dopo uno spazio dedicato alla discussione nel quale molti ragazzi dal
pubblico hanno parlato tramite considerazioni e domande , si e'
arrivati al momento principale della giornata : la dichiarazione da
parte di tre ragazzi turchi di rifiutare le armi, la violenza e quindi
il rifiuto di svolgere il servizio militare.
I ragazzi si chiamano: Ugur Yorulmaz, Timucin Kizilay, Hasan Gimen.
In piedi davanti ad un microfono, con attorno giornalisti e fotografi
e le orecchie di tutti in ascolto, i tre ragazzi, carichi di emozione,
hanno letto la loro dichiarazione di disobbedienza al governo turco
spiegando che non hanno alcuna voglia di imparare la violenza e tanto
meno la vogliono esercitare su altri esseri umani!
Il momento e' stato forte, scandito da tre lunghissimi applausi e da
tantissimi abbracci.
Nell' ultima ora di festival, c'e' stato spazio per gli artisti
invitati : Nilufer Akbal, Nejat Yavasogullan, Koma Amed, Grup Yangin,
Siya Siyabend e Zugasi Berebe tutti artisti impegnati sulla nonviolenza
e la fratellanza dei popoli basti pensare che sono turchi, curdi,
armeni.
I presenti hanno ballato e cantato partecipando alla grande festa.
Il momento piu' delicato poteva essere all'uscita per i tre ragazzi che
avevano appena letto la loro dichiarazione in quanto potevano essere
immediatamente fermati ed arrestati dalla polizia.
Per fortuna non e' accaduto nulla ma loro sono comunque ben coscienti
del fatto che in qualunque momento da oggi cio' puo' accadere.
Da una prima verifica del festival si riscontra grande entusiasmo e
voglia di fare consci che cio' che e' accaduto oggi e' stato un segnale
che la gente, i giovani in particolare, sono stanchi di subire il
volere dei "piu' grandi" ma vogliono cominciare a pensare con la
propria testa!
Il festival ha segnato l'inizio della campagna di promozione della
nonviolenza e del diritto all'obiezione di coscienza in Turchia da
parte dello IAMI e dell'ISKD.
Istanbul, 14 maggio 2000.

Per l'Associazione Papa Giovanni XXIII
Lorena Ferraro e Daniele Tramonti

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