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[Nonviolenza] A Viterbo un incontro di studio e di testimonianza riflettendo su due libri di Raja Shehadeh e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti
- Subject: [Nonviolenza] A Viterbo un incontro di studio e di testimonianza riflettendo su due libri di Raja Shehadeh e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Thu, 9 Oct 2025 11:27:58 +0200
A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA RIFLETTENDO SU DUE LIBRI DI RAJA SHEHADEH E DI RONEN BERGMAN E MARK MAZZETTI
La mattina di giovedi' 9 ottobre 2025 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza riflettendo su due libri di Raja Shehadeh e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti; l'incontro era parte di un ciclo di incontri di studio e di testimonianza per la cessazione del massacro in corso a Gaza.
*
L'incontro si e' aperto con una riflessione del responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha espresso profonda gioia e viva speranza per gli accordi che sembrano essere stati raggiunti dai negoziatori in Egitto.
"Che abbiano immediata e completa attuazione gli accordi raggiunti nel negoziato in Egitto e riescano finalmente a fermare le stragi e a far tornare in liberta' tutte le persone rapite ancora in vita.
Che abbiano immediata e completa attuazione gli accordi raggiunti nel negoziato in Egitto e riescano finalmente a promuovere la pace, che e' prerequisito per la civile convivenza, la promozione della giustizia, il rispetto della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani", ha detto il responsabile del "Centro di ricerca per la pace".
*
Si e' poi passati alla presentazione e al commento dei due libri.
Il primo dei due libri presentati e commentati e' stato quello di Raja Shehadeh, "Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare", Edt, Torino 2010. L'autore e' un illustre avvocato, saggista e difensore dei diritti umani palestinese che vive a Ramallah in Cisgiordania; oltre a una presentazione generale del libro sono stati letti integralmente e commentati particolarmente l'introduzione e gli ultimi due capitoli. E' una lettura commovente e straordinariamente persuasiva su come l'occupazione israeliana e la violenza dei coloni abbiamo provocato sofferenze e distruzioni indicibili. Di Raja Shehadeh e' indispensabile aver letto anche almeno il recente libro "Che cosa teme Israele dalla Palestina?", Einaudi, Torino 2024.
Il secondo dei due libri, di Ronen Bergman e Mark Mazzetti, "L'impunita' dei coloni. Come un movimento estremista ha conquistato Israele", Internazionale, Roma 2025, e' opera di due prestigiosi giornalisti d'inchiesta entrambi vincitori del Premio Pulitzer. Il libro e' stato letto integralmente e commentato approfonditamente; sulla base di testimonianze e rapporti ufficiali di autorevoli personalita' istituzionali israeliane descrive come la parte piu' spietatamente criminale e razzista dei coloni israeliani illegalmente insediatisi nei territori occupati non solo si macchi di scellerati delitti in Cisgiordania, ma stia dando l'assalto al potere in Israele per distruggerne la democrazia ed insediarvi un regime totalitario e sanguinario, anche a costo di una guerra civile, essendo gia' arrivata ormai ad avere un ruolo egemone nel governo Netanyahu e a gestire direttamente due ministeri-chiave con due personaggi palesemente criminali, razzisti, golpisti, elogiatori della violenza omicida, ed esplicitamente sostenitori del genocidio dei palestinesi.
*
Dinanzi all'orrore in corso varra' la pena tornare a dire ancora una volta alcune cose fondamentali.
Il primo dovere e' salvare le vite, tutte le vite.
E quindi occorre opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
*
Cessi immediatamente il massacro della popolazione inerme di Gaza e si rechino immediatamente tutti gli indispensabili soccorsi umanitari.
Siano immediatamente liberate tutte le persone rapite da Hamas e siano immediatamente restituite alle famiglie tutte le salme delle persone da Hamas assassinate.
Tutti gli stati rappresentati nell'Onu riconoscano lo stato di Palestina e lo stato di Israele.
Siano smantellate tutte le illegali colonie in Cisgiordania, condizione necessaria affinche' lo stato di Palestina abbia l'indispensabile continuita' territoriale.
Cessi ogni aggressione razzista in qualunque parte del mondo.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 9 ottobre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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La mattina di giovedi' 9 ottobre 2025 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza riflettendo su due libri di Raja Shehadeh e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti; l'incontro era parte di un ciclo di incontri di studio e di testimonianza per la cessazione del massacro in corso a Gaza.
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L'incontro si e' aperto con una riflessione del responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha espresso profonda gioia e viva speranza per gli accordi che sembrano essere stati raggiunti dai negoziatori in Egitto.
"Che abbiano immediata e completa attuazione gli accordi raggiunti nel negoziato in Egitto e riescano finalmente a fermare le stragi e a far tornare in liberta' tutte le persone rapite ancora in vita.
Che abbiano immediata e completa attuazione gli accordi raggiunti nel negoziato in Egitto e riescano finalmente a promuovere la pace, che e' prerequisito per la civile convivenza, la promozione della giustizia, il rispetto della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani", ha detto il responsabile del "Centro di ricerca per la pace".
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Si e' poi passati alla presentazione e al commento dei due libri.
Il primo dei due libri presentati e commentati e' stato quello di Raja Shehadeh, "Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare", Edt, Torino 2010. L'autore e' un illustre avvocato, saggista e difensore dei diritti umani palestinese che vive a Ramallah in Cisgiordania; oltre a una presentazione generale del libro sono stati letti integralmente e commentati particolarmente l'introduzione e gli ultimi due capitoli. E' una lettura commovente e straordinariamente persuasiva su come l'occupazione israeliana e la violenza dei coloni abbiamo provocato sofferenze e distruzioni indicibili. Di Raja Shehadeh e' indispensabile aver letto anche almeno il recente libro "Che cosa teme Israele dalla Palestina?", Einaudi, Torino 2024.
Il secondo dei due libri, di Ronen Bergman e Mark Mazzetti, "L'impunita' dei coloni. Come un movimento estremista ha conquistato Israele", Internazionale, Roma 2025, e' opera di due prestigiosi giornalisti d'inchiesta entrambi vincitori del Premio Pulitzer. Il libro e' stato letto integralmente e commentato approfonditamente; sulla base di testimonianze e rapporti ufficiali di autorevoli personalita' istituzionali israeliane descrive come la parte piu' spietatamente criminale e razzista dei coloni israeliani illegalmente insediatisi nei territori occupati non solo si macchi di scellerati delitti in Cisgiordania, ma stia dando l'assalto al potere in Israele per distruggerne la democrazia ed insediarvi un regime totalitario e sanguinario, anche a costo di una guerra civile, essendo gia' arrivata ormai ad avere un ruolo egemone nel governo Netanyahu e a gestire direttamente due ministeri-chiave con due personaggi palesemente criminali, razzisti, golpisti, elogiatori della violenza omicida, ed esplicitamente sostenitori del genocidio dei palestinesi.
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Dinanzi all'orrore in corso varra' la pena tornare a dire ancora una volta alcune cose fondamentali.
Il primo dovere e' salvare le vite, tutte le vite.
E quindi occorre opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
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Cessi immediatamente il massacro della popolazione inerme di Gaza e si rechino immediatamente tutti gli indispensabili soccorsi umanitari.
Siano immediatamente liberate tutte le persone rapite da Hamas e siano immediatamente restituite alle famiglie tutte le salme delle persone da Hamas assassinate.
Tutti gli stati rappresentati nell'Onu riconoscano lo stato di Palestina e lo stato di Israele.
Siano smantellate tutte le illegali colonie in Cisgiordania, condizione necessaria affinche' lo stato di Palestina abbia l'indispensabile continuita' territoriale.
Cessi ogni aggressione razzista in qualunque parte del mondo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 9 ottobre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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