[Nonviolenza] La sera di giovedi' 9 ottobre 2025 a Cura di Vetralla (in provincia di Viterbo) un incontro di festa, di riflessione, di esortazione a proseguire nell'impegno nonviolento per salvare tutte le vite



LA SERA DI GIOVEDI' 9 OTTOBRE 2025 A CURA DI VETRALLA (IN PROVINCIA DI VITERBO) UN INCONTRO DI FESTA, DI RIFLESSIONE, DI ESORTAZIONE A PROSEGUIRE NELL'IMPEGNO NONVIOLENTO PER SALVARE TUTTE LE VITE

La sera di giovedi' 9 ottobre 2025 a Cura di Vetralla (in provincia di Viterbo) si e' tenuto un incontro per festeggiare l'accordo raggiunto in Egitto per il cessate il fuoco a Gaza e il ritorno alle loro famiglie dei rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha svolto ancora una volta una riflessione dei cui temi principali di seguito proponiamo una parziale sintesi.
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1. Il primo dovere: salvare le vite
Per quanto imperfetto e precario possa essere l'accordo raggiunto in Egitto, esso consente finalmente di far cessare l'abominevole massacro di persone inermi ed innocenti a Gaza, e di far tornare in liberta' le persone ancora vive tra quante furono rapite dai nazisti di Hamas durante il pogrom del 7 ottobre 2023.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La pace, anche la piu' imperfetta, anche la piu' ingiusta, e' comunque sempre migliore della guerra assassina. Solo la pace salva le vite, solo la pace consente di realizzare la civile convivenza, di costruire relazioni di comprensione e misericordia, di giustizia e liberta'.
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2. Lo sviluppo necessario: riconoscimento universale dello stato di Palestina e dello stato di Israele, due stati per due popoli
Ma affinche' dal cessate il fuoco si giunga alla pace occorre l'universale riconoscimento da parte di tutti gli stati del mondo dello stato di Palestina e dello stato di Israele: due stati per due popoli, due stati indipendenti e sovrani, due stati democratici.
Ma affinche' questa necessaria prospettiva si realizzi, e si realizzi tempestivamente, occorre in primo luogo smantellare tutte le colonie illegali in Cisgiordania, ed estromettere dal governo come da tutti i centri di potere israeliani i criminali genocidi dell'estrema destra razzista e stragista.
Ugualmente, occorre estromettere dalle istituzioni rappresentative e dagli organi di parziale autogoverno oggi e di governo statuale domani del popolo palestinese i criminali nazisti di Hamas.
In altre parole: occorre riconoscere il diritto all'esistenza tanto dello stato di Israele quanto dello stato di Palestina, ed operare affinche' siano due stati democratici, non razzisti, non criminali, entrambi sicuri da ulteriori minacce e aggressioni. Ovvero: occorre riconoscere a tutte le persone che li' vivono tutti i diritti democratici, tutti i diritti umani, nessuno escluso.
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3. Alcuni schiarimenti necessari
L'incontro e' stato anche occasione per alcuni schiarimenti necessari su molte sciagurate ed infami follie che sono state dette e fatte anche in Italia in questi ultimi tempi con il pretesto di ua falsa solidarieta' ed espressione invece di un effettuale razzismo ed abissale prostituzione alle ideologie e alle prassi della violenza stragista e del nazismo che torna.
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4. Non solo in Medio Oriente occorre pace e difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma ovunque
Ovunque sono in corso guerre, conflitti e massacri occorre la pace che salva le vite e la difesa nitida e intransigente, concreta e coerente, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre innanzitutto nel cuore d'Europa, in Ucraina.
Occorre ovunque menano strage di esseri umani le tante guerre dimenticate, i tanti regimi totalitari, i sempre piu' pervasivi poteri criminali.
Occorre qui in Europa in cui tanto i governanti razzisti quanto i criminali mafiosi esercitano la piu' brutale violenza razzista e schiavista contro i migranti e gli immigrati che qui vivono.
Occorre opporsi alla violenza con la nonviolenza.
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5. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Questo convincimento morale e politico teniamo per fermo: che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Questo incontrovertibile dato razionale ci dimostra l'intera storia cosi' come l'ora presente dell'intera umana famiglia: che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza in modo adeguato.
Solo la nonviolenza riconosce l'umanita' di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza salva tutte le vite.
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6. Ripetendo ancora una volta alcune fondamentali conclusioni
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 10 ottobre 2025

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

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