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R: Appello per riconoscimento dei diritti collettivi dei popoliindigeni
Grazie della segnalazione. Chiedo a Enrico Mercandalli se può farsi
promotore di peacelink per firmare l'appello anche noi come associazione.
Saluti.
Marina
> Cari Amici
>
> mi permetto rinviare copia appello che vorremmo firmato da GRUPPI (non
> singoli) ed inviare al e`parlamento europeo congiuntamente con quanto
> stanno facendo realta` belghe, francesi, tedesche e spagnole
>
> all'europarlamento per il chiapas
>
> In questo inizio di manifestazioni popolari estive prendiamo atto con
> soddisfazione che il tema Chiapas e` ricorrente in molti dibattiti ed
> iniziative.
>
> Riteniamo pero` che sia coerente accompagnare questa opera di
> sensibilizzazione con azioni di valore politico coordinate con azioni
> equivalenti di altre organizzazioni in altri europei. Proponiamo pertanto
a
> tutte le realta` che condividono l'iniziativa di firmare il presente
> appello ed accompagnamo la richiesta con le seguenti modalita`
realizzative:
>
> - le organizzazioni firmatarie appariranno paritariamente elencate in
> ordine alfabetico; verranno incluse le adesioni ricevute entro il 15
giugno
> dopo di che l'appello sara` inoltrato a chi elencato in apertura
>
> - eventuali suggerimenti di modifiche ove migliorativi formalmente
verranno
> introdotti direttamente dallo scrivente per non perdere tempo ulteriore;
se
> ci saranno proposte di modifica sostanziale le riproporremo ai firmatari
>
> Hanno espresso l'intenzione di fare azioni analoghe compagni catalani,
> tedeschi , olandesi e belgi
>
>
>
> aldo zanchetta
>
>
> Hanno ad ora firmato :
>
> Associazione amici del Guatemala Siena - Comitato Chiapas Torino -
Comitato
> Chiapas 'Maribel' Bergamo - Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta
> zapatista - Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano - CGIL Zona
Lucca
> - Giulio Girardi Tribunale Permanente dei Popoli - Mani Tese Lucca
>
>
>
>
>
>
>
>
> ___________________
> BOZZA DI APPELLO A:
>
> europarlamentari italiani
> governo italiano : chi, nuovo, vecchio....? o ministro esteri soltanto ?
> presidenti Camera e Senato
> ambasciata messicana in italia
>
> p.c. ai mezzi di comunicazione
>
> (Grazie a chi vuole dare suggerimenti)
>
> ________________________
>
>
> Le espressioni della società civile italiana firmatarie della presente
> dichiarazione, da tempo impegnate nel sostenere i diritti dei popoli
> indigeni del Messico ed in particolare della lotta degli indigeni
zapatisti
> del Chiapas, sentono loro dovere
>
> denunciare la campagna di disinformazione o di non informazione circa il
> reale atteggiamento del Governo e del Parlamento messicani per quanto
> concerne la legge sui diritti collettivi dei popoli indigeni votata dal
> Parlamento nelle scorse settimane dopo la marcia dei 24 comandanti
> dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da San Cristobal
> (Chiapas) a Città del Messico e circa i reali motivi per cui l'EZLN ha
> rifiutato di riprendere i colloqui di pace ed il Consiglio Nazionale
> Indigeno (CNI) di riconoscere la legge votata dal Parlamento.
>
> Tale legge è lontana dall'aver recepito il contenuto degli Accordi di San
> Andrés firmati nel Febbraio '96 e mai tradotti in legge. Tali accordi
erano
> stati siglati sia dai rappresentanti del potere legislativo (la COCOPA -
> Commissione per la Concordia e la Pacificazione, composta da
rappresentanti
> di tutti i partiti ed eletta dal Parlamento) sia dai rappresentanti del
> potere esecutivo, a ciò delegati dal Governo messicano dell'allora
> Presidente Zedillo.
>
> Tali accordi erano stati poi redatti in forma di proposta di Legge dalla
> stessa COCOPA, forma approvata dall'EZLN ma rigettata dal Presidente
> Zedillo.
> Il Presidente Fox, al suo insediamento, aveva fatto propria questa
proposta
> di Legge inviandola al Parlamento per permettere l'adempimento di una
delle
> 3 condizioni poste dall'EZLN per la ripresa del dialogo.
> Il Parlamento, al termine della Marcia della Dignità, ha invece approvato
> una legge che snatura in molti punti essenziali il contenuto della legge
> COCOPA e ciò senza neppure interplellare le controparti firmatarie degli
> Accordi di san Andrés, l'EZLN ed il CNI. Con questo atto è stato di fatto
> sconfessata l'iniziativa del Presidente il quale invece di opporsi ha di
> fatto accettato lo snaturamento dichiarando di avere adempiuto l'impegno.
>
> Ma oggi con chiarezza possiamo affermare che neppure le altre 2 condizioni
> per la ripresa dei colloqui di pace sono state adempiute.
> Non un solo militare è stato ritirato dal Chiapas mentre la smobilitazione
> delle 7 istallazioni dell'esercito richieste a titolo simbolico dall'EZLN
> sono solo state spostate di pochi kilometri e le operazioni militari, come
> le attività dei paramilitari, hanno ripreso il corso precedente.
> Infine alcuni prigionieri politici restano in prigione senza regolare
processo.
>
> Deploriamo pertanto l'invito rivolto dall'Unione Europea all'EZLN perchè
> prenda atto delle dimostrazioni di buona volontà del Governo messicano e
> rinunci a posizioni 'intransigenti' ritornando al tavolo dei colloqui.
> Questa dichiarazione è stata subito recepita dal nuovo rappresentante del
> Governo messicano presso l'Unione Europea il quale ha ringraziato per il
> riconoscimento dell'impegno del Governo del Presidente Fox per riportare
la
> pace nel paese.
> Così facendo l'Unione Europea ha rafforzato la doppia politica del
> Presidenmte Fox ed ha avallato il contenuto della legge approvata,
> compiendo un grave atto di incoerenza.
>
> Vogliamo infatti ricordare che il contenuto degli Accordi di San Andrés è
> conforme al contenuto della Convenzione n. 169/1989 dell'Organizzazione
> Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite. Tale Convenzione
> fu firmata da vari governi europei e due Parlamenti Nazionali, l'Olanda e
> la Danimarca, lo hanno ratificato da tempo.Tale Convenzione fu subito
> ratificata dal Governo messicano che non la ha mai rispettata anzi la
viola
> con l'approvazione di una legge di riforma contraria alla Convenzione, per
> l'appunto, ed agli accordi di S.A.
> Il recente Accordo di libero commercio e cooperazione fra Unione Europea e
> Messico (TLCUEM), entrato in vigore il 1° luglio 2000, viene retoricamente
> definito 'di terza generazione' perchè include la cosidetta 'clausola
> democratica' che subordina l'esecuzione del Trattato al rispetto, da parte
> di entrambi i contraenti, di TUTTI i diritti umani: individuali e
> collettivi, civili, poiltici, economici, sociali, culturali.
> Ci sembra pertanto gravemente contradditorio che oggi i Ministri
> dell'Unione Europea plaudano ad una legge che con questa Convenzione 169 è
> in contrasto palese.
>
> Invitiamo l'Unione Europea a voler rivolgere il proprio appello al Governo
> messicano perchè adempia alle 3 condizioni onde permettere la ripresa dei
> colloqui di pace anzichè rivolgerlo all'EZLN permettendone cosi' la
> criminalizzazione di fronte all'opinione pubblica priva di corretta
> informazione
>
> Sollecitiamo gli europarlamentari italiani a farsi promotori di una
> iniziativa che ristabilisca in sede europea una posizione coerente con gli
> impegni discendenti dalla 'clausola democratica' del TLCUEM
>
> Sollecitiamo il Parlamento Italiano, a ratificare con un gesto di civiltà
> la Convenzione OIL 169/1989, unico strumento internazionale di
> riconoscimento e protezione dei diritti collettivi delle popolazioni
> indigene e tribali, che sancisce l'esistenza di diritti delle collettività
> oltre che dei diritti individuali di ciascun membro, rendendo così un atto
> di giustizia non ai soli indigeni zapatisti del Chiapas ma alle centinaia
> di milioni di appartenenti ai popoli indigeni dell'America Latina,
> dell'America Settentrionale, dell'Africa, dell'Asia e della stessa Europa.