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Appello per riconoscimento dei diritti collettivi dei popoliindigeni
Cari Amici
mi permetto rinviare copia appello che vorremmo firmato da GRUPPI (non
singoli) ed inviare al e`parlamento europeo congiuntamente con quanto
stanno facendo realta` belghe, francesi, tedesche e spagnole
all'europarlamento per il chiapas
In questo inizio di manifestazioni popolari estive prendiamo atto con
soddisfazione che il tema Chiapas e` ricorrente in molti dibattiti ed
iniziative.
Riteniamo pero` che sia coerente accompagnare questa opera di
sensibilizzazione con azioni di valore politico coordinate con azioni
equivalenti di altre organizzazioni in altri europei. Proponiamo pertanto a
tutte le realta` che condividono l'iniziativa di firmare il presente
appello ed accompagnamo la richiesta con le seguenti modalita` realizzative:
- le organizzazioni firmatarie appariranno paritariamente elencate in
ordine alfabetico; verranno incluse le adesioni ricevute entro il 15 giugno
dopo di che l'appello sara` inoltrato a chi elencato in apertura
- eventuali suggerimenti di modifiche ove migliorativi formalmente verranno
introdotti direttamente dallo scrivente per non perdere tempo ulteriore; se
ci saranno proposte di modifica sostanziale le riproporremo ai firmatari
Hanno espresso l'intenzione di fare azioni analoghe compagni catalani,
tedeschi , olandesi e belgi
aldo zanchetta
Hanno ad ora firmato :
Associazione amici del Guatemala Siena - Comitato Chiapas Torino - Comitato
Chiapas 'Maribel' Bergamo - Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta
zapatista - Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano - CGIL Zona Lucca
- Giulio Girardi Tribunale Permanente dei Popoli - Mani Tese Lucca
___________________
BOZZA DI APPELLO A:
europarlamentari italiani
governo italiano : chi, nuovo, vecchio....? o ministro esteri soltanto ?
presidenti Camera e Senato
ambasciata messicana in italia
p.c. ai mezzi di comunicazione
(Grazie a chi vuole dare suggerimenti)
________________________
Le espressioni della società civile italiana firmatarie della presente
dichiarazione, da tempo impegnate nel sostenere i diritti dei popoli
indigeni del Messico ed in particolare della lotta degli indigeni zapatisti
del Chiapas, sentono loro dovere
denunciare la campagna di disinformazione o di non informazione circa il
reale atteggiamento del Governo e del Parlamento messicani per quanto
concerne la legge sui diritti collettivi dei popoli indigeni votata dal
Parlamento nelle scorse settimane dopo la marcia dei 24 comandanti
dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da San Cristobal
(Chiapas) a Città del Messico e circa i reali motivi per cui l'EZLN ha
rifiutato di riprendere i colloqui di pace ed il Consiglio Nazionale
Indigeno (CNI) di riconoscere la legge votata dal Parlamento.
Tale legge è lontana dall'aver recepito il contenuto degli Accordi di San
Andrés firmati nel Febbraio '96 e mai tradotti in legge. Tali accordi erano
stati siglati sia dai rappresentanti del potere legislativo (la COCOPA -
Commissione per la Concordia e la Pacificazione, composta da rappresentanti
di tutti i partiti ed eletta dal Parlamento) sia dai rappresentanti del
potere esecutivo, a ciò delegati dal Governo messicano dell'allora
Presidente Zedillo.
Tali accordi erano stati poi redatti in forma di proposta di Legge dalla
stessa COCOPA, forma approvata dall'EZLN ma rigettata dal Presidente
Zedillo.
Il Presidente Fox, al suo insediamento, aveva fatto propria questa proposta
di Legge inviandola al Parlamento per permettere l'adempimento di una delle
3 condizioni poste dall'EZLN per la ripresa del dialogo.
Il Parlamento, al termine della Marcia della Dignità, ha invece approvato
una legge che snatura in molti punti essenziali il contenuto della legge
COCOPA e ciò senza neppure interplellare le controparti firmatarie degli
Accordi di san Andrés, l'EZLN ed il CNI. Con questo atto è stato di fatto
sconfessata l'iniziativa del Presidente il quale invece di opporsi ha di
fatto accettato lo snaturamento dichiarando di avere adempiuto l'impegno.
Ma oggi con chiarezza possiamo affermare che neppure le altre 2 condizioni
per la ripresa dei colloqui di pace sono state adempiute.
Non un solo militare è stato ritirato dal Chiapas mentre la smobilitazione
delle 7 istallazioni dell'esercito richieste a titolo simbolico dall'EZLN
sono solo state spostate di pochi kilometri e le operazioni militari, come
le attività dei paramilitari, hanno ripreso il corso precedente.
Infine alcuni prigionieri politici restano in prigione senza regolare processo.
Deploriamo pertanto l'invito rivolto dall'Unione Europea all'EZLN perchè
prenda atto delle dimostrazioni di buona volontà del Governo messicano e
rinunci a posizioni 'intransigenti' ritornando al tavolo dei colloqui.
Questa dichiarazione è stata subito recepita dal nuovo rappresentante del
Governo messicano presso l'Unione Europea il quale ha ringraziato per il
riconoscimento dell'impegno del Governo del Presidente Fox per riportare la
pace nel paese.
Così facendo l'Unione Europea ha rafforzato la doppia politica del
Presidenmte Fox ed ha avallato il contenuto della legge approvata,
compiendo un grave atto di incoerenza.
Vogliamo infatti ricordare che il contenuto degli Accordi di San Andrés è
conforme al contenuto della Convenzione n. 169/1989 dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite. Tale Convenzione
fu firmata da vari governi europei e due Parlamenti Nazionali, l'Olanda e
la Danimarca, lo hanno ratificato da tempo.Tale Convenzione fu subito
ratificata dal Governo messicano che non la ha mai rispettata anzi la viola
con l'approvazione di una legge di riforma contraria alla Convenzione, per
l'appunto, ed agli accordi di S.A.
Il recente Accordo di libero commercio e cooperazione fra Unione Europea e
Messico (TLCUEM), entrato in vigore il 1° luglio 2000, viene retoricamente
definito 'di terza generazione' perchè include la cosidetta 'clausola
democratica' che subordina l'esecuzione del Trattato al rispetto, da parte
di entrambi i contraenti, di TUTTI i diritti umani: individuali e
collettivi, civili, poiltici, economici, sociali, culturali.
Ci sembra pertanto gravemente contradditorio che oggi i Ministri
dell'Unione Europea plaudano ad una legge che con questa Convenzione 169 è
in contrasto palese.
Invitiamo l'Unione Europea a voler rivolgere il proprio appello al Governo
messicano perchè adempia alle 3 condizioni onde permettere la ripresa dei
colloqui di pace anzichè rivolgerlo all'EZLN permettendone cosi' la
criminalizzazione di fronte all'opinione pubblica priva di corretta
informazione
Sollecitiamo gli europarlamentari italiani a farsi promotori di una
iniziativa che ristabilisca in sede europea una posizione coerente con gli
impegni discendenti dalla 'clausola democratica' del TLCUEM
Sollecitiamo il Parlamento Italiano, a ratificare con un gesto di civiltà
la Convenzione OIL 169/1989, unico strumento internazionale di
riconoscimento e protezione dei diritti collettivi delle popolazioni
indigene e tribali, che sancisce l'esistenza di diritti delle collettività
oltre che dei diritti individuali di ciascun membro, rendendo così un atto
di giustizia non ai soli indigeni zapatisti del Chiapas ma alle centinaia
di milioni di appartenenti ai popoli indigeni dell'America Latina,
dell'America Settentrionale, dell'Africa, dell'Asia e della stessa Europa.
Firmano in ordine alfabetico.............