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Re: Appello per riconoscimento dei diritti collettivi dei popoli indigeni
"Il Villaggio dei popoli", bottega del commercio equo e solidale di
Firenze, firma l'appello per il riconoscimento dei diritti collettivi dei
popoli indigeni e sostiene ogni iniziativa al riguardo.
Il Villaggio dei popoli,
via de' pilastri 45r, firenze
>Cari Amici
>
>mi permetto rinviare copia appello che vorremmo firmato da GRUPPI (non
>singoli) ed inviare al e`parlamento europeo congiuntamente con quanto
>stanno facendo realta` belghe, francesi, tedesche e spagnole
>
>all'europarlamento per il chiapas
>
>In questo inizio di manifestazioni popolari estive prendiamo atto con
>soddisfazione che il tema Chiapas e` ricorrente in molti dibattiti ed
>iniziative.
>
>Riteniamo pero` che sia coerente accompagnare questa opera di
>sensibilizzazione con azioni di valore politico coordinate con azioni
>equivalenti di altre organizzazioni in altri europei. Proponiamo pertanto a
>tutte le realta` che condividono l'iniziativa di firmare il presente
>appello ed accompagnamo la richiesta con le seguenti modalita` realizzative:
>
>- le organizzazioni firmatarie appariranno paritariamente elencate in
>ordine alfabetico; verranno incluse le adesioni ricevute entro il 15 giugno
>dopo di che l'appello sara` inoltrato a chi elencato in apertura
>
>- eventuali suggerimenti di modifiche ove migliorativi formalmente verranno
>introdotti direttamente dallo scrivente per non perdere tempo ulteriore; se
>ci saranno proposte di modifica sostanziale le riproporremo ai firmatari
>
>Hanno espresso l'intenzione di fare azioni analoghe compagni catalani,
>tedeschi , olandesi e belgi
>
>
>
>aldo zanchetta
>
>
>Hanno ad ora firmato :
>
>Associazione amici del Guatemala Siena - Comitato Chiapas Torino - Comitato
>Chiapas 'Maribel' Bergamo - Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta
>zapatista - Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano - CGIL Zona Lucca
>- Giulio Girardi Tribunale Permanente dei Popoli - Mani Tese Lucca
>
>
>
>
>
>
>
>
>___________________
>BOZZA DI APPELLO A:
>
>europarlamentari italiani
>governo italiano : chi, nuovo, vecchio....? o ministro esteri soltanto ?
>presidenti Camera e Senato
>ambasciata messicana in italia
>
>p.c. ai mezzi di comunicazione
>
>(Grazie a chi vuole dare suggerimenti)
>
>________________________
>
>
>Le espressioni della società civile italiana firmatarie della presente
>dichiarazione, da tempo impegnate nel sostenere i diritti dei popoli
>indigeni del Messico ed in particolare della lotta degli indigeni zapatisti
>del Chiapas, sentono loro dovere
>
>denunciare la campagna di disinformazione o di non informazione circa il
>reale atteggiamento del Governo e del Parlamento messicani per quanto
>concerne la legge sui diritti collettivi dei popoli indigeni votata dal
>Parlamento nelle scorse settimane dopo la marcia dei 24 comandanti
>dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da San Cristobal
>(Chiapas) a Città del Messico e circa i reali motivi per cui l'EZLN ha
>rifiutato di riprendere i colloqui di pace ed il Consiglio Nazionale
>Indigeno (CNI) di riconoscere la legge votata dal Parlamento.
>
>Tale legge è lontana dall'aver recepito il contenuto degli Accordi di San
>Andrés firmati nel Febbraio '96 e mai tradotti in legge. Tali accordi erano
>stati siglati sia dai rappresentanti del potere legislativo (la COCOPA -
>Commissione per la Concordia e la Pacificazione, composta da rappresentanti
>di tutti i partiti ed eletta dal Parlamento) sia dai rappresentanti del
>potere esecutivo, a ciò delegati dal Governo messicano dell'allora
>Presidente Zedillo.
>
>Tali accordi erano stati poi redatti in forma di proposta di Legge dalla
>stessa COCOPA, forma approvata dall'EZLN ma rigettata dal Presidente
>Zedillo.
>Il Presidente Fox, al suo insediamento, aveva fatto propria questa proposta
>di Legge inviandola al Parlamento per permettere l'adempimento di una delle
>3 condizioni poste dall'EZLN per la ripresa del dialogo.
>Il Parlamento, al termine della Marcia della Dignità, ha invece approvato
>una legge che snatura in molti punti essenziali il contenuto della legge
>COCOPA e ciò senza neppure interplellare le controparti firmatarie degli
>Accordi di san Andrés, l'EZLN ed il CNI. Con questo atto è stato di fatto
>sconfessata l'iniziativa del Presidente il quale invece di opporsi ha di
>fatto accettato lo snaturamento dichiarando di avere adempiuto l'impegno.
>
>Ma oggi con chiarezza possiamo affermare che neppure le altre 2 condizioni
>per la ripresa dei colloqui di pace sono state adempiute.
>Non un solo militare è stato ritirato dal Chiapas mentre la smobilitazione
>delle 7 istallazioni dell'esercito richieste a titolo simbolico dall'EZLN
>sono solo state spostate di pochi kilometri e le operazioni militari, come
>le attività dei paramilitari, hanno ripreso il corso precedente.
>Infine alcuni prigionieri politici restano in prigione senza regolare
>processo.
>
>Deploriamo pertanto l'invito rivolto dall'Unione Europea all'EZLN perchè
>prenda atto delle dimostrazioni di buona volontà del Governo messicano e
>rinunci a posizioni 'intransigenti' ritornando al tavolo dei colloqui.
>Questa dichiarazione è stata subito recepita dal nuovo rappresentante del
>Governo messicano presso l'Unione Europea il quale ha ringraziato per il
>riconoscimento dell'impegno del Governo del Presidente Fox per riportare la
>pace nel paese.
>Così facendo l'Unione Europea ha rafforzato la doppia politica del
>Presidenmte Fox ed ha avallato il contenuto della legge approvata,
>compiendo un grave atto di incoerenza.
>
>Vogliamo infatti ricordare che il contenuto degli Accordi di San Andrés è
>conforme al contenuto della Convenzione n. 169/1989 dell'Organizzazione
>Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite. Tale Convenzione
>fu firmata da vari governi europei e due Parlamenti Nazionali, l'Olanda e
>la Danimarca, lo hanno ratificato da tempo.Tale Convenzione fu subito
>ratificata dal Governo messicano che non la ha mai rispettata anzi la viola
>con l'approvazione di una legge di riforma contraria alla Convenzione, per
>l'appunto, ed agli accordi di S.A.
>Il recente Accordo di libero commercio e cooperazione fra Unione Europea e
>Messico (TLCUEM), entrato in vigore il 1° luglio 2000, viene retoricamente
>definito 'di terza generazione' perchè include la cosidetta 'clausola
>democratica' che subordina l'esecuzione del Trattato al rispetto, da parte
>di entrambi i contraenti, di TUTTI i diritti umani: individuali e
>collettivi, civili, poiltici, economici, sociali, culturali.
>Ci sembra pertanto gravemente contradditorio che oggi i Ministri
>dell'Unione Europea plaudano ad una legge che con questa Convenzione 169 è
>in contrasto palese.
>
>Invitiamo l'Unione Europea a voler rivolgere il proprio appello al Governo
>messicano perchè adempia alle 3 condizioni onde permettere la ripresa dei
>colloqui di pace anzichè rivolgerlo all'EZLN permettendone cosi' la
>criminalizzazione di fronte all'opinione pubblica priva di corretta
>informazione
>
>Sollecitiamo gli europarlamentari italiani a farsi promotori di una
>iniziativa che ristabilisca in sede europea una posizione coerente con gli
>impegni discendenti dalla 'clausola democratica' del TLCUEM
>
>Sollecitiamo il Parlamento Italiano, a ratificare con un gesto di civiltà
>la Convenzione OIL 169/1989, unico strumento internazionale di
>riconoscimento e protezione dei diritti collettivi delle popolazioni
>indigene e tribali, che sancisce l'esistenza di diritti delle collettività
>oltre che dei diritti individuali di ciascun membro, rendendo così un atto
>di giustizia non ai soli indigeni zapatisti del Chiapas ma alle centinaia
>di milioni di appartenenti ai popoli indigeni dell'America Latina,
>dell'America Settentrionale, dell'Africa, dell'Asia e della stessa Europa.
>
>Firmano in ordine alfabetico.............