Re: perche' internet da sola non = a democrazia?



Grazie Andrea per le tue puntuali delucidazioni su ciò che avviene nel
mondo........
Mi fai sentire meno solo!!!!
Un abbraccio.
Andrea Meloni
armeloni at libero.it

----- Original Message -----
From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
To: <economia at peacelink.it>
Sent: Tuesday, July 02, 2002 7:39 PM
Subject: perche' internet da sola non = a democrazia?


> da affari e finanza
>
>
>
> lunedi 01 Luglio 2002
>
>  Perché Internet da sola non equivale a democrazia
>
> LETTERA DALLA SILICON VALLEY
>
> di FEDERICO RAMPINI
>
> Mentre ero a Calgary a seguire il vertice del G8 e scoppiava il caso
> WorldCom, mi sono riletto il bel saggio Internet: The Elusive Quest of a
> Frictionless Economy presentato da Bruno Amable, Philippe Askenazy e
Daniel
> Cohen due settimane fa a Catania al convegno della Fondazione Debenedetti
> sulla società dell'informazione. Sia il G8 che gli scandali finanziari
> hanno dato un particolare sapore di attualità alle tesi iconoclastiche di
> questi economisti francesi. Ecco uno dei passaggi chiave: «L'approccio
> ingenuo a Internet lo vede come un mezzo per creare un mondo perfettamente
> competitivo, rendendo l'informazione disponibile e a buon mercato per
> tutti...In realtà, l'idea che questa rivoluzione nella comunicazione ci
> offra un mondo senza frizioni e senza barriere rischia di non cogliere il
> cuore della vicenda di Internet. Non tutti hanno accesso alla Rete, così
> come non tutti potevano leggere un libro ai tempi di Gutenberg... Internet
> può portare ad un mondo con barriere d'ingresso e frizioni di tipo nuovo».
> Il caso Enron ne è una dimostrazione. Il colosso dell'energia aveva
> acquistato una perfetta padronanza di Internet, che usava per fare trading
> di futures su ogni sorta di commodity. Lungi dal creare un mercato più
> competitivo, questo ha consentito alla Enron una sofisticata manipolazione
> della Borsa elettrica californiana, dove pilotava a proprio vantaggio i
> prezzi dell'energia: del caso si occupano ora i tribunali.
> Al G8 uno dei temi discussi dai leader mondiali a Calgary è stato
> l'allargamento del digital divide che separa il Nord dal Sud del pianeta.
> E' un divario che tende ad aumentare perfino tra i paesi ricchi (con la
> diffusione più rapida delle linee dsl negli Usa, l'uso di Internet aumenta
> più velocemente che in Italia) e all'interno di ciascun paese tra i ceti
> più abbienti e le minoranze sfavorite. «Un'altra ingenuità scrivono ancora
> AmableAskenazyCohen è l'idea che l'information technology risolva la
> maggior parte dei problemi di informazione. L'informazione non è una
> materia prima completamente digitalizzabile». Il caso WorldCom ne è una
> conferma. Quel grossolano falso in bilancio era sotto gli occhi di tutti
da
> mesi: chi l'ha visto? Viviamo immersi in un mare di dati, ma se non
> selezioniamo quelli utili, se non facciamo i collegamenti giusti, se non
ci
> mettiamo un valore aggiunto di analisi, l'informazione rimane una materia
> inerte. Né l'ampia disponibilità di informazioni online basta a rendere il
> mercato "perfetto". Non tutti sono invitati in quei salotti dei vip
> newyorchesi dove, come scrive Allan Sloan su Newsweek, le soffiate da
> insider "vengono servite più generosamente delle tartine al salmone".
> Martha Stewart ha venduto le sue azioni ImClone il giorno prima che
> crollassero a Wall Street (per un brevetto biotech bocciato dalla Food and
> Drugs Administration) perché aveva avuto la notizia da una sua fonte
> privata e privilegiata. Hai voglia a usare Internet.
> A Calgary Jacques Chirac, stanco per le otto ore di fuso orario,
> l'isolamento in montagna per motivi di sicurezza e l'inconcludenza di
> questi maxivertici, ha proposto che il prossimo G8 si tenga per
> videoconferenza: ognuno da casa sua, un bel risparmio di soldi e di tempo.
> Ma non dovrebbe funzionare così già da un pezzo, e a tutti i livelli? In
> realtà i leader vogliono ancora incontrarsi di persona. Internet non ha
> neanche ridotto le spese di viaggio delle aziende. Per quanto la Rete sia
> destinata a svilupparsi come mezzo di comunicazione B2C e B2B, scrivono
> AmableAskenazyCohen, "un ampio numero di transazioni richiedono
> un'interazione F2F: face to face". Il che spiega, fra l'altro, perché
> Internet non ha cancellato le distanze e non ha abolito l'importanza della
> prossimità geografica. Come dimostrano i prezzi delle case nella Silicon
> Valley.
>
>