[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Comunicati Legambiente



03 Ottobre 2000 

CARBONIERA AFFONDATA IN SARDEGNA 

    "Potrebbe essere l'ultimo campanello d'allarme prima di un disastro
ambientale in pieno Mediterraneo: speriamo che qualcuno lo ascolti". Con
queste parole Sebastiano Venneri, responsabile nazionale del Settore Mare
di Legambiente, interviene quest'oggi sulla vicenda della carboniera
affondata in Sardegna. "L'ennesima "carretta del mare" che stava solcando
le nostre acque - ha proseguito Venneri - questa volta è andata incontro ad
un destino altre volte miracolosamente scongiurato. Trasportava carbone, un
carico che liberando l'ennesima marea nera ricoprirà con una coltre
inquinante i fondali sardi. Ma sono centinaia le navi che, nelle stesse
condizioni di insicurezza, solcano ogni giorno il mare nostrum trasportando
enormi quantità di petrolio o più genericamente di idrocarburi. Fino ad
oggi, fatta salva la vicenda della Haven in Liguria, il Caso, e solo
quello, ha voluto risparmiare il Mediterraneo da un disastro da tempo
annunciato. Non vorremmo recitare la parte delle Cassandre, ma è bene che
si sappia: già oggi i nostri mari registrano la più alta concentrazione di
idrocarburi al mondo. Colpa degli sversamenti, di pratiche di ordinaria
incuria e del potere in mano agli armatori, uno potere che rende
massimamente insicuri i trasporti di carburante nelle acque del
Mediterraneo". Legambiente ricorda a tal proposito che il Mediterraneo è il
mare più colpito al mondo dall'inquinamento da petrolio e suoi derivati.
Raccoglie infatti circa un quarto del traffico di greggio mondiale pur
rappresentando lo 0.7% delle acque del pianeta: in un momento qualsiasi si
possono contare circa 2.000 navi mercantili circolanti e 300 di queste
trasportano qualcosa come 350 milioni di tonnellate di petrolio all'anno
(il 20% del greggio trasportato al mondo). Ogni anno il Mediterraneo è il
bacino del pianeta più inquinato dagli idrocarburi: ogni anno ne "beve"
almeno 1 milione di tonnellate. Ed ancora: 5.390.000 tonnellate di petrolio
sfiorano ogni anno piazza San Marco, il Canal Grande, il Ponte dei Sospiri.
Decine e decine di carghi simili alla Erika, la nave responsabile del
disastro ambientale in Bretagna, ed alla Eurobulker IV transitano infatti
ogni anno per la Laguna, diretti a Porto Marghera. Un incidente ad una
vecchia carretta in queste acque potrebbe compromettere l'esistenza stessa
di Venezia. La Eurobulker IV, rivela Legambiente, è di proprietà di una
compagnia greca, la Elias Shipping: batteva bandiera di S. Vincent
Granadine, una delle molte bandiere di comodo dietro le quali si cela
l'irresponsabilità di questi armatori. Appena una settimana fa una sua
"sorella", la Eurobulker X, era affondata nelle acque greche trasportando
un carico di cemento. "A fronte di questi problemi e di questi rischi - ha
concluso Venneri - vorremmo che i traffici di carichi inquinanti nel
Mediterraneo fossero riconosciuti non come una semplice materia di politica
dei trasporti, ma anche come una questione di evidente rilievo ambientale.
Chiediamo per il Ministero dell'Ambiente un ruolo di verifica e di
certificazione per quelle navi realmente in grado di operare in sicurezza
nei nostri mari. Non possiamo più permetterci di delegare alla buona sorta
la tutela di un patrimonio tanto rilevante quanto il Mediterraneo, e senza
una certificazione di sicurezza ambientale a certi armatori dovrebbero
essere impedito di proseguire i loro traffici".  
_________________________________________________
 
ABUSIVISMO EDILIZIO. REALACCI OSPITE DI MICCICHE' 

    "Piena disponibilità a partecipare ad un incontro di Forza Italia in
Sicilia sui temi dell'abusivismo edilizio. Sarebbe un utile occasione per
discutere di tutela delle coste e dei danni che il cemento illegale causa a
tutto il Paese". Questo il commento del Presidente nazionale di Legambiente
Ermete Realacci, alla notizia diffusa oggi da alcuni quotidiani, secondo la
quale il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè,
vorrebbe coinvolgerlo in un prossimo seminario per i quadri del suo
partito, per cercare di sanare la "frattura interna" relativa alla legge
sull'abusivismo edilizio sulle coste e al possibile abbattimento degli
edifici illegali. "Sarebbe utile un confronto su questi temi - ha
continuato Realacci - come sarebbe utile, da parte di Miccichè, assumere un
impegno preciso per contrastare l'eventualità di una sanatoria per le ville
abusive nel parco archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento, e di
Forza Italia al completo per far sì che il disegno di legge contro
l'abusivismo edilizio sia approvato rapidamente. Purtroppo per quel che
riguarda la Sicilia, va sottolineato che la notizia di un'imminente condono
edilizio ha già prodotto gravi danni. Basta la sola ipotesi infatti ad
innescare una smodata rincorsa a costruire nuovi edifici abusivi".