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Comunicati Legambiente



28 Settembre 2000 
    
BOLLETTA ENERGETICA E FINANZIARIA: NO ALLE MANCE 

    "Siamo d'accordo con la necessità di destinare con la finanziaria 2000
miliardi per intervenire sugli effetti del caro petrolio in favore di
famiglie ed imprese. Il problema è che non serve farlo con una politica di
semplice alleggerimento dei costi, con uno sconto generalizzato che
allevierebbe minimamente il peso economico della bolletta economica senza
risolvere i problemi strutturali della nostra dipendenza dal barile.
Interveniamo quindi per sostenere la nostra economia ed i cittadini, ma
facciamolo nella direzione del risparmio energetico e con l'investimento
sulle fonti rinnovabili" Con queste parole Francesco Ferrante, direttore
generale di Legambiente, è intervenuto oggi, alla vigilia del Consiglio dei
Ministri di venerdì 29 settembre, per chiarire la posizione di Legambiente
sulle possibili soluzioni alla crescita esponenziale della bolletta
energetica nazionale, effetto del continuo aumento del prezzo del petrolio.
"In Italia - ha proseguito Ferrante - il vero problema non è quello di
destinare bonus fiscali alle categorie colpite dal caro petrolio: questa
non è una politica economica o energetica, si tratta di misure tampone che
lasciano assolutamente immutato il problema. Se pensiamo che nel solo 1997
la Germania ha installato impianti di produzione di energia solare pari a
30 volte quelli presenti nel nostro Paese ci rendiamo immediatamente conto
che l'Italia ha un deficit di investimento nelle fonti alternative che si
trasforma immediatamente in una mancanza di innovazione ed in una
preoccupante debolezza sui mercati internazionali. In più la politica del
demand site management, del risparmio energetico non è una strada battuta
in Italia; anzi, non si fa nulla per incentivare forme di mobilità
alternative, o per incoraggiare il cittadino ad un utilizzo più sobrio
delle risorse energetiche: prova ne è la politica dell'Enel, di fatto
ancora monopolista sul mercato, e l'attività svolta in questi anni
dall'Autorità per l'Energia. Insomma, noi diciamo un no secco alle "mance";
e chiediamo più coraggio ed investimenti per un vero processo di
ammodernamento energetico del Paese"  
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29 Settembre 2000 

ARRIVANO I MOSTRI: LEGAMBIENTE COLLABORA ALLA TRASMISSIONE DI RADIO RAI TRE 

    Abbattiamoli! Il tradizionale grido di battaglia di Legambiente contro
gli Ecomostri, da domenica primo ottobre risuonerà anche via etere. Grazie
a RadioTre e al giornalista Guido Vergani che condurrà il programma, ogni
domenica alle 7.15 per tre mesi "I Mostri", realizzato in collaborazione
con il Corriere della Sera, Legambiente e Wwf racconterà L'Italia da
difendere e segnalerà gli scempi edilizi da abbattere. Da nord a Sud, il
Belpaese sarà battuto a tappeto per scoprirne danni e abusi e per attirare
l'attenzione su chi continua impunemente a costruire in aree archeologiche,
nei parchi, sulle spiagge più belle, a dispetto di leggi e divieti. La
stagione delle ruspe quindi deve continuare per a colpire gli ecomostri più
famosi ancora in piedi: le migliaia di ville nell'Oasi del Simeto
(Catania); le case nella pineta di Eboli e le costruzioni nel bosco
pregiato di Baia Punta Licosa a Salerno; l'orrendo Villaggio Coppola
"Pinetamare" in provincia di Caserta; i famosi palazzi a saracinesca sul
lungomare di Punta Perotti, le case sulla spiaggia di Torre a Mare e gli
alberghi di Polignano a Mare (Bari); le villette a schiera "Stella Marina"
di Lavinio (Roma); i fatiscenti immobili in cemento armato nel Parco
dell'Arcipelago Toscano; l'immenso scheletro di Palmaria (Portovenere); la
lottizzazione sulla scogliera di Tricase (Lecce). Il primo appuntamento con
"I Mostri" è per domenica primo ottobre, ore 7.15 su RadioTre, per parlare
del "Villaggio Coppola", lo scempio edilizio che tra la pineta di Castel
Volturno e il mare di Napoli, nel mezzo di tre riserve naturali.  
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